GIRO WOMEN. MARLEN REUSSER, TRA LACRIME DI STANCHEZZA E LA VOGLIA DI RIPROVARCI

DONNE | 14/07/2025 | 08:20
di Giorgia Monguzzi

Marlen Reusser si è presentata al Giro Women da grande favorita e affamata di vittoria. La stessa Elisa Longo Borghini ci aveva detto che proprio la svizzera sarebbe stata un’avversaria ostica, dopo tutto la fila di successi positivi non davano spazio a nessun dubbio, negli ultimi due mesi un secondo posto alla Vuelta e una vittoria al Tour de Suisse davanti a Demi Vollering, insomma, dei numeri che facevano paura. Marlen ha impostato l’intera stagione sul Giro, ogni gara era stata scelta a puntino per avere la forma migliore, un percorso assolutamente perfetto che già al primo giorno aveva indossato la rosa.


Poi d’improvviso qualcosa si è rotto, così, tutto d’un tratto. Credevamo che Marlen Reusser avesse semplicemente sottovalutato l’attacco della Uae Adq poco prima di monte Nerone, che si fosse mossa troppo tardi, dopo tutto la sua faccia di bronzo non lasciava trasparire nessuna fatica. E invece c’era altro, l’atleta svizzera non stava bene, stava lottando con le unghie e con i denti per rimanere aggrappata alla maglia rosa. Passato il traguardo di Imola la forte Marlen, la Marlen imperscrutabile, si è lasciata andare alle emozioni. «Sono stanchissima, non vedo l’ora di andare a casa per riposarmi, non ho veramente più energie. Negli ultimi tre giorni sono stata davvero male, non riuscivo più ad andare avanti, ma ho voluto provarci comunque. Volevo mollare, ma non potevo farlo, dopo tutto indossavo la maglia rosa e così mi sono fatta forza e ho indossato la mia “poker face”. Volevo dare l’impressione che stavo bene e che era tutto apposto, ma in realtà era tutto il contrario.» ci dice Marlen che poco dopo scoppia in un pianto liberatorio. Tutto la fatica, tutta la tensione degli ultimi giorni prende il sopravvento.


Nella tappa di Monte Nerone ci aveva particolarmente colpito vederla accasciarsi dopo il traguardo e lasciarsi andare in un pianto. Accanto a lei era arrivata Antonia Niedermaier che ha provato a consolarla, non sono compagne di squadra, anzi fino ad un attimo prima entrambe stavano combattendo per la generale, eppure in quel momento la rivalità è stata messa da parte per fare posto a qualcosa di speciale. «Antonia è stata davvero dolce, ammetto che non me lo aspettavo. Dopo il traguardo io ero distrutta fisicamente e mentalmente e quel su abbraccio mi ha veramente aiutato. Lei è molto giovane, ma la sua forza mi ha davvero colpito molto, quello che ha fatto lei non è per nulla scontato. Si è dimostrata una persona straordinaria oltre che e una forte atleta, le dico un grande grazie.» ha aggiunto Marlen che ieri mattina ha voluto ringraziare con un post social la vincitrice della maglia bianca per il prezioso sostegno ricevuto.

Mentre Marlen ci racconta i suoi difficili giorni di giro l’altoparlante annuncia l’ennesimo premio riservato ad Elisa Longo Borghini. La svizzera la guarda con gli occhi lucidi, sarebbe potuta esserci lei al suo posto, ma si sa, non sempre le cose vanno secondo i piani. «Elisa è fortissima, si è meritata tutta la vittoria e il mio dire che sono stanca non è assolutamente un giustificare la mia scarsa prestazione degli ultimi giorni. Indossare la maglia rosa è stato speciale, ho realizzato un sogno bellissimo, non so come sarebbero potute andare le cose se non fossi stata così male, ma sicuramente avrei lottato e chissà forse in rosa ci sarei stata io, ma è difficile dire come sarebbe andata. Mi sono divertita tanto a lottare con Elisa, è stato davvero bello, mi piacerebbe sfidarla di nuovo. L’anno prossimo voglio riprovarci, voglio riuscire a vincere il Giro»ci dice prima di salutarci e noi l’aspettiamo per un nuovo assalto al Giro.


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COMMENTI
Reusser Cafona
14 luglio 2025 09:03 9colli
rispetto zero, quando suona l'inno ci si toglie il cappello. Impara l'Educazione

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