FRENI A DISCO. Ad agosto parte la sperimentazione UCI

TECNICA | 14/04/2015 | 14:36
Freni a disco nel ciclismo su strada? Ormai ci siamo. L’UCI e la WFSGI (Federazione Mondiale dell’Industria per lo Sport) hanno ufficialmente annunciato il via di test di valutazione. Nel corso di questa stagione, tutte le squadre avranno la possibilità di affrontare con bici munite di freni a disco due corse a a loro scelta nei mesi di agosto e settembre. Le sperimentazioni proseguiranno poi nel corso del 2016 e, se l’esperienza sarà giudicata soddisfacente, i freni a disco saranno ufficialmente autorizzati a partire dal 2017.

A riguardo, il presidente Brian Cookson spiega: «Nonostante i freni a disco siano adottati da una decina d’anni nel fuoristrada e da due anni nel ciclocross, la loro adozione per le corse su strada deve essere attentamente studiata con tutti i protagonisti coinvolti, quindi con corridori, squadre e costruttori. La volontà dell’Uci è quella di favorire l’innovazione con l’obiettivo di rendere ancora più appassionante il nostro sport».

«Gli industriali del settore hanno accolto con favore questa notizia e ringraziano l’Uci per la collaborazione offerta - afferma il segretario generale della WFSGI Robbert de Kock -. Questa decisione stimolerà ulteriormente l’innovazione e offrirà nuove opportunità all’industria del ciclismo e un vantaggio alle performance dei corridori. Sarà necessario procedere a qualche ulteriore aggiustamento a livello di procedura, ma siamo molto soddisfatti,. Certo, dobbiamo ancora definire alcuni punti in sospeso come l’assistenza tecnica neutra in corsa o il protocollo fra l’Uci e le squadre: argomenti che affronteremo presto».
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COMMENTI
freni a disco
14 aprile 2015 23:24 vandeboer
UCI dovrebbe consentire di farli installare adottarli subito, così il gruppo riuscirà a fermarsi al passaggio a livello chiuso!


Meglio tardi che mai...
15 aprile 2015 08:04 geo
E ci voleva tanto a capire la bontà di questa scelta tecnica?
Diciamo la verità, ovvero che hanno aspettato che altri produttori (Shimano e cugini vari) le mettessero in produzione. Senza il loro consenso non c'è innovazione che tenga.

Bravo Brian Cookson
15 aprile 2015 08:07 The rider
Questo Presidente mi piace, ovvio non può avere la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi del Ciclismo, ma gli va dato atto che ci sta provando, istituendo per esempio, la commissino INDIPENDENTE dell'antidoping, ed ha una cosa che i suoi due predecessori (TOTALMENTE INCOMPETENTI) non avevano, l'apertura mentale all'innovazione tecnica.
Lo dimostra anche l'introduzione delle bici attuali (E NON DEGLI ANNI SETTANTA) per effettuare i tentativi del record dell'ora.

Pontimau.

MA INNOVAZIONE DI CHE??
15 aprile 2015 22:53 Bartoli64
I freni a disco sulle bici da corsa sarebbero un’innovazione? Si per far spendere un pò di soldi ai gonzi!
A parte il fatto che appesantiscono la specialissima da strada esteticamente e fisicamente, ma il pradosso è che aggiungono peso sulle masse rotanti (cioè laddove l’ingegneria del settore fa di tutto per alleggerire).

A questo aggiungasi pure che rende molto più lento e laborioso il cambio della ruota (sai che piacere in gara), tutto questo per cosa? Per una presunta maggiore sicurezza in frenata? Mai visto un test di comparazione finora tra freni classici e freni a disco su bici da strada! E poi quei dischi dal profilo cosi tagliente...

Sicuramente saranno più efficenti per le MTB o per il cross (forse), ma per la strada lasciamo proprio perdere!

Bartoli64

una nuova generazione di prodotti
18 aprile 2015 15:31 Loscar
Finalmente! Freni a disco ammessi nelle competizioni, e poi freni a disco su tutte le tipologie di bici, comprese le bici elettriche (con buona pace di ciclisti professionisti e dilettanti). E sì, perché il mercato del tempo libero, come molti altri del resto, funziona così: se un prodotto viene “sdoganato” dal circuito agonistico e dei professionisti allora viene recepito anche dal sistema commerciale ed è disponibile anche per i comuni mortali che possono goderne i benefici nella quotidianità. Disporre di mezzi più sicuri anche al di fuori dei contesti di gara è auspicabile sia che si usi la bici per sport, per cicloturismo, per lavoro, nella vita di tutti i giorni.
Immaginate una bici dove il freno a disco è integrato nel telaio. Immaginate che la ruota anteriore e la ruota posteriore siano identiche, autobloccanti, si possano mettere e togliere senza interagire con il sistema di trasmissione e che sullo stesso telaio possiate montare ruote con diametri e copertoni di diversi. Ora immaginate quanta sicurezza potreste avere su ogni mezzo, su qualunque terreno e condizione. Immaginate con quanta rapidità e facilità potreste eseguire il cambio ruote e fare manutenzione. Immaginate…
Ecco tutto questo è possibile adottando il mozzo Loscar. Guarda la versione 1.2.0. di Loscar concept bike del prototipo su YouTube [https://www.youtube.com/watch?v=Vi82IJTRodc]. Presto sarà on-line la campagna di crowdfunding per realizzare la prima serie di Loscar concept bike (V.2.1.1). Seguici su Facebook Loscar - Concept Bike [https://www.facebook.com/LoscarConceptBike?ref=hl] e sul Sito www.loscar.it . Da qui può nascere una nuova generazione di prodotti.

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