| 14/09/2004 | 00:00 ''E' una cronometro difficile, impegnativa. Direi non adatta agli specialisti. Un nome? Mah, se dovessi giocare un euro direi l'australiano Michael Rogers. Lui con tutti questi saliscendi va a nozze''. Franco Ballerini ha appena terminato di visionare il percorso della cronometro iridata di Bardolino, in programma il 29 settembre. Lo ha fatto, il commissario tecnico della nazionale, seguendo attentamente le pedalate di Marzio Bruseghin e Andrea Peron, i due azzurri che rappresenteranno l'Italia nella gara contro il tempo. Una prova di difficile interpretazione, perche' non semplice appare il percorso scelto dagli organizzatori. ''Bisognera' interpretarlo al meglio - dice Ballerini -. C'e' subito una salita tosta, guai a sprecare troppo, ma guai anche a farla blandamente. Sara' importante riscaldarsi bene. Anche la discesa non e' facile. Bisogna spingere sempre e poi, nel finale, ci sono cambi di ritmo che potrebbero farti perdere secondi importanti o magari farteli guadagnare. Insomma si tratta di una bella gara, affascinante, in cui anche i nostri ragazzi potranno dire la loro''. Ballerini e' convinto che ''Bruseghin e Peron hanno la condizione per poter ben figurare'', ma ammette anche che ''per noi il podio sarebbe un risultato da firmare gia' adesso, senza fare la cronometro''. La presenza di Ballerini a Verona significa anche il Mondiale su strada che si correra' il prossimo 3 ottobre. Il tecnico dell'Italia confessa ''di avere molte certezze e, tuttavia, ancora qualche dubbio''. Promuove una squadra a due punte, ''che poggera' su Bettini e Cunego. Paolo e' ancora piu' carico dopo aver vinto l'Olimpiade, Davide sta facendo una buona Vuelta, ha un talento straordinario''. Il ct e' convinto che anche ''Garzelli e' un corridore da considerare. Si potrebbe parlare di una terza punta, un elemento che le altre squadre terranno ben presente in gara''. Sulla polemica relativa al passaggio di Rebellin nelle fila dell'Argentina Ballerini ha le idee chiare. ''Mi e' dispiaciuto molto, anche perche' Davide non era in discussione. Io la squadra la' davanti l'avevo chiara, sono andato a vedere le corse per definire meglio le retrovie. E' un peccato, ma Davide e' un uomo di 33 anni e le scelte di un uomo vanno rispettate, anche se chiaramente non le condivido''. Infine, se Rogers e' l'uomo da battere contro il tempo Ballerini indica l'avversario numero uno degli azzurri. ''La Spagna. Hanno una squadra di grandi talenti con tante punte. Escono dalla Vuelta con una grande condizione. Sono loro i corridori piu' insidiosi''.
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