UEC. Stage a Aigle per 15 atleti e 6 tecnici

GIOVANI | 29/11/2014 | 09:00
Nell’ambito delle iniziative inserite nel programma “Insieme per il Ciclismo Europeo” (http://uec.ch/news-1/item/262-uec-2014-2017-together-for-european-cycling.html), il piano quadriennale presentato lo scorso inverno durante il congresso di Tallinn (Estonia), l’Union Européenne de Cyclisme, nel corso dell’ultimo direttivo di Nyon, ha disposto la realizzazione di una serie di importanti iniziative, supportate dall’azienda ITERA, rivolte a giovani atleti e tecnici, la prima delle quali riguarda la pista.

Grazie alla collaborazione dell’Union Cycliste Internationale, dal 23 novembre al 14 dicembre, 15 ragazzi (nati nel 1996, 1997 e 1998) e 6 allenatori provenienti da paesi emergenti dal punto di vista sportivo, hanno avuto l’opportunità di effettuare il primo stage di allenamento presso il Centre Mondial du Cyclisme di Aigle (Svizzera).


Durante questo periodo i ragazzi saranno seguiti dal personale del CMC per sviluppare le proprie potenzialità così come gli allenatori avranno modo di seguire un programma avanzato mirato alla preparazione e alla formazione di giovani talenti.


Il presidente dell’Union Européenne de Cyclisme, David Lappartient, ha dichiarato: “Questa è solo la prima di una serie di iniziative mirate allo sviluppo e alla promozione del ciclismo in aree in cui il nostro sport non gode di una popolarità di massa, proprio per questo diamo l’opportunità ad alcuni ragazzi particolarmente talentuosi di esprimere e di veder valutate al meglio le proprie potenzialità e ad alcuni allenatori di incrementare il proprio bagaglio tecnico per mettersi a disposizione di nuovi giovani. Voglio ringraziare inoltre – prosegue David Lappartient – l’azienda ITERA e il suo presidente Igor Makarov che, con ROSTI, NORTHWAVE e DMT, sostiene con entusiasmo questo progetto che apre le porte del grande ciclismo ad una globalizzazione sempre più forte. Tutto questo è possibile grazie alla sinergia con il Centre Mondial du Cyclisme che metterà a disposizione dei giovani ragazzi e degli allenatori europei il personale qualificato che opera proprio nell’ambito della preparazione di alto livello.”

Il presidente dell’Union Cycliste Internationale, Cookson ha dichiato "L'UCI World Cycling Centre è una piattaforma unica con cui realizziamo il nostro impegno per lo sviluppo del ciclismo in tutto il mondo e per dare maggiori opportunità agli atleti. L'UCI è orgogliosa delle centinaia di atleti, allenatori e dirigenti che si sono succeduti ad Aigle nel corso degli ultimi dodici anni per migliorare le loro competenze e le conoscenze del nostro bellissimo sport. Da allora abbiamo ampliato il nostro raggio di azione attraverso centri satellite in Sud Africa, Giappone e Repubblica di Corea, con una nuova che aprirà presto nelle Americhe. Sono molto lieto che possiamo sostenere la UEC ospitando questo stage di allenamento nella casa del ciclismo e sono convinto che questo sia solo l'inizio di una proficua collaborazione ".

 

Allo stage partecipano gli atleti: Elgun Alizada (Azerbaijan, 1996), Eric Burtsau (Belarus, 1996), Zeljko Damjanovic (Bosnia, 1997), Alexandros Evdokimidis (Greece, 1997), Liviu Geamana (Moldova, 1997), Ziga Jerman (Slovenia, 1998), Dusan Kalaba (Serbia, 1996), Nijat Niftlaliyev (Azerbaijan, 1996), Jaka Primozic (Slovenia, 1998), Dusan Rajkovic (Serbia, 1997) Zisis Soulios (Greece, 1996), Edgar Stepanyan (Armenia, 1997), Pavel Stepanyan (Armenia, 1998), Andrej Strmiska (Slovakia, 1996) e Ilya Volkau (Belarus, 1997).

Tecnici: Srdjan Babic (Bosnia), Abulfaz Mammadov (Azerbaijan), Ihar Patenka (Belarus), Dimitra Plesitoti (Greece), Josip Radakovic (Slovenia) e Michal Rohon (Slovakia).

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COMMENTI
Ci risiamo.
29 novembre 2014 13:02 Bastiano
Na è possibile che l'UCI si debbe sempre mettere in queste situazioni di conflitto di interessi? Oggi prendi i soldi dal proprietario del Team World Tour russo e domani riuscirai ad essere obbiettivo quando li dovrai giudicare?
Io onestamente ho forti dubbi e questo mi lascia molto dubbioso sul nuovo corso UCI.
Forse sarebbe stato meglio prendere soldi da sponsor esterni, in modo da mantenere la propria indipendenza e non doversi poi trovare a difendere l'indifendibile, così come fatto con i due Team Astana!

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