ITALIA. Modolo plurivittorioso, Nibali lo batte coi criterium

PROFESSIONISTI | 16/11/2014 | 07:55
Il ciclismo europeo sta vivendo il suo breve letargo, mentre in altre parti del mondo, ad esempio in  Cina, Australia e Sudamerica, le gare continuano in un carosello che sembra non avere mai fine.
La stagione dei ciclisti professionisti italiani si è conclusa con un primattore assoluto, lo “Squalo di Messina” Vincenzo Nibali (Astana) che - oltre ad avere primeggiato nelle graduatorie di rendimento nazionali come testimonia la quarta vittoria nella'Oscar tuttoBICI – è risultato anche il professionista plurivittorioso in Italia, con 10 successi ottenuti in totale tra i quali spiccano il Tour de France con quattro tappe e il campionato italiano su strada, oltre a 4 ricchi criterium tra Belgio e Olanda.
Se consideriamo le sole corse Uci, guida il talentuoso sprinter veneto Sacha Modolo (Lampre Merida) - a dire il vero un po' sotto le generali aspettative ma comunque primo in due tappe alla Tre Giorni di La Panne (B) e in una tappa al Tour de Suisse - a guidare la classifica con otto successi.
A quota 6 vittorie figura un giovane passista di belle speranze come il veneto Sonny Colbrelli (Bardiani CSF), grande rivelazione del 2014, primo nell'Appennino, nel Memorial Pantani, nel GP Prato, nella Coppa Sabatini, nella classifica finale della Coppa Italia e 13° - primo azzurro – al mondiale di Ponferrada. Medesimo bottino per l'altro veneto Elia Viviani (Cannondale), poco efficace su strada anche se ha vinto, tra le altre corse, la Coppa Bernocchi, ma ottimo su pista con il recente trionfo nel campionato europeo dell'Omnium in Guadalupa (F). Sempre a quota 6 vittorie si trova Adriano Malori, transfuga nella spagnola Movistar ma asso delle crono grazie ai primi posti nel campionato italiano, in due tappe alla Vuelta di Spagna e in una tappa della Tirreno-Adriatico.

5 i trionfi per il (forse...) ritrovato velocista tascabile Andrea Guardini (Astana), incluse due tappe al Giro di Danimarca, e per l'ottimo neoprofessionista Niccolò Bonifazio della Lampre Merida, con l'aggiunta del Sakai International Criterium.

Con le sue 4 vittorie, 2 tappe al Giro d'Italia, una al Tour Down Under (AUS) e il GP Camaiore, Diego Ulissi (Lampre Merida), ancora al palo per la vicenda del salbutamolo, ci porta a introdurre un discorso di sapore nostalgico riguardante i ciclisti professionisti toscani per i quali il 2014 è risultato sicuramente un annata da dimenticare in fretta. Con il già citato Ulissi, hanno infatti vinto gare soltanto il navigato sprinter versiliese Francesco Chicchi (Neri Sottoli Yellow Fluo), primo in 3 tappe al Giro di Venezuela, una ciascuno il combattivo ma sfortunato (specialmente sullo Zoncolan al Giro...) Francesco Manuel Bongiorno e il giovane pisano Leonardo Pinizzotto (Amore & Vita SMP Fanini). Davvero troppo poco per una regione che pochi anni addietro dominava il panorama internazionale con molti campioni. Le due squadre di matrice toscana hanno comunque avuto modo di togliersi qualche bella soddisfazione: la Amore & Vita-Selle SMP gestita da Ivano e Cristian Fanini ha rilanciato il versatile Mattia Gavazzi (4 vittorie per questo imprevedibile figlio d'arte, l'utima firmata proprio oggi) ed ha centrato  altre affermazioni con il già citato Pinizzotto e con il reprobo Luca Benedetti. Il team Neri Sottoli-Yellow Fluo ha invece valorizzato Simone Ponzi, primo 4 volte come il compagno brasiliano Rafael Andriato, ha messo in ottima evidenza il redivivo Mauro Finetto (3 successi qualificanti incluso il Tour du Limousin a tappe) ed ha trionfato nella classifica finale della Coppa Italia, una graduatoria che però è attualmente sub judice.

Risalendo a livello nazionale non resta che segnalare i giovani più interessanti emersi nel corso del 2014. La palma del migliore spetta al sardo Fabio Aru (Astana), grandissimo al Giro e alla Vuelta (3 vittorie di tappa in totale), senza però sottovalutare il già citato passista-velocista ligure Niccolò Bonifazio, oppure il coraggioso talento laziale Valerio Conti suo compagno di squadra alla Lampre Merida, dominatore del GP Beghelli e il finisseur veneto Edoardo Zardini (Bardiani CSF) primo in una tappa del Trentino e del Giro di Gran Bretagna.

Proseguendo nella classifica 2014 dei ciclisti italiani plurivittoriosi, 3 successi li ha colti Marco Benfatto (Astana continental), mentre un plotone nutrito staziona a quota 2 vittorie: Dario Cataldo (Sky), Cristian Delle Stelle (MG Kvis), Pierpaolo De Negri (Vini Fantini), Oscar Gatto (Cannondale), Giacomo Nizzolo (Trek), Andrea Pasqualon (Area Zero), Matteo Pelucchi (Iam), Davide Rebellin (CCC Polsat) e il superlativo Matteo Trentin (Omega Pharma).

Infine una vittoria ciascuno è stata appannaggio di “Mister Combattività” Alessandro De Marchi che con i suoi attacchi ha infiammato Tour e Vuelta, di Davide Ballerini, Enrico Battaglin, Manuel Belletti, Liam Bertazzo, Nicola Boem, Manuele Boaro, Matteo Busato, Marco Canola, Giampaolo Caruso, Andrea Dal Col, Rino Gasparrini, Alessandro Malaguti, Danilo Napolitano, Daniel Oss e Manuel Quinziato (entrambi iridati della cronosquadre a Ponferrada con la BMC), Andrea Palini, Alessandro Petacchi, Stefano Pirazzi, Nicola Ruffoni, Ivan Santaromita, Andrea Vaccher, Flavio Valsecchi, Davide Viganò e Marco Zanotti. In definitiva, si può notare molta insalata e poca... ciccia. Come appare assai evidente la stagione degli italiani è stata salvata dai risultati ottenuti nei grandi Giri a tappe, con il trionfo di Nibali e le ottime performances di Fabio Aru. Nel settore delle grandi Classiche in linea si continua invece a registrare una preoccupante calma piatta.

Nota finale, purtroppo un po' stonata, per la leggendaria dinastia dei Moser: Ignazio, figlio di Francesco, ha vinto una tappa del Giro della Guadalupa giusto prima di annunciare il suo ritiro dalle competizioni a soli 21 anni. Suo cugino Moreno ha fatto addirittura peggio, non essendo praticamente mai “pervenuto” (intendiamo dire all'arrivo...) in nessuna gara importante nel corso del 2014 ed infatti ci dispiace indicarlo proprio come la delusione più grande dell'annata ciclistica appena conclusa, specialmente se si considerano le notevoli speranze che il giovane atleta trentino aveva fatto nascere con i suoi exploit negli appassionati dello sport del pedale, soltanto un paio di stagioni addietro.

Stefano Fiori
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Nienke Vinke, 21enne olandese vincitrice della classifica giovani al Tour de France Femmes 2025, a fine anno lascerà il team Picnic PostNL per vestire la maglia della SD Worx Protime con cui ha raggiunto un accordo triennale. «Siamo convinti che...


Yoeri Havik e Iuri Leitao sono tornati al comando della Sei Giorni di Rotterdam al termine della terza notte di gara, con una classifica appassionante visto che ci sono quattro coppie a pari giri, impegnate a lottare per la vittoria.Ad...


Non c’è affezionato del ciclocross italiano che non conosca Borgo Barattin di Faè di Oderzo. Poche case, vigne a perdita d’occhio, ma soprattutto una enorme passione per il ciclocross. Come ogni anno questa piccola località della Marca Trevigiana ospiterà più...


Se il sapersi rialzare e andare avanti fosse una disciplina olimpica Elisa Balsamo avrebbe il primato assoluto. La fuoriclasse della Lidl Trek che ha già vinto tantissimo in carriera, spesso ha dovuto fare i conti con la sfortuna e degli...


Se oggi Edoardo Agnini è in sella a una bicicletta da corsa il merito è del cugino Paolo Panelli omonimo del celebre attore comico e conduttore televisivo italiano. "Inizialmente facevo nuoto poi all'età di 9 anni mi è garbato andare...


Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della bici che è arrivato a tutti gli effetti al suo massimo sviluppo, giusto?Le cose non vanno così, infatti, questo ragionamento...


Nell'intervista doppia che abbiamo realizzato con lui e Mattio ai corsi per i neoprofessionisti a Milano, Alessandro Borgo mostra l'attitudine di chi, non ancora ventunenne ma già forte di classiche e maglia tricolore tra gli U23 (oltre che del ruolo...


Che tu preferisca camminare o pedalare, l’appuntamento più atteso è quello di domenica 14 dicembre a Bonferraro di Sorgà con la “PEDALATA e CAMMINATA di NATALE” organizzata da Alé Cycling e da DMT. Iscriviti ed unisciti al gruppo per celebrare...


Garmin annuncia l’atteso Garmin Connect™ Data Report 2025,  che evidenzia le tendenze generali di fitness e salute degli appassionati Garmin di tutto il mondo. Da metriche come lo stress medio e i passi giornalieri, all'aumento delle attività registrate, le informazioni fornite dagli...


Un anno di lavoro, di corse, di fatica, di lacrime, di dolore e di gioia. Un anno intenso, costellato da grandi emozioni, un anno da rivivere attraverso le immagini di Silvano Rodella, uomo che ama il ciclismo e lo racconta da...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024