TUTTOBICI | 19/10/2014 | 07:40 Diciamoci la verità, senza inutili ipocrisie, noi del dannato mondo ciclistico: la storia del doping in casa Schwazer-Kostner, due cuori e una provetta, ci appassiona parecchio. Sincerità per sincerità: in un modo un po’ perverso, ci provoca persino una specie di piacevole consolazione.
Dicono i saggi dell’antichità che è dell’uomo forte riconoscere le proprie debolezze. E allora riconosciamole tranquillamente, sperando di essere uomini forti. Personalmente, devo proprio ammetterlo: la novela dei due piccioncini delle nevi mi diverte. Ma non tanto perché mi piaccia godere delle sventure altrui: fino a quei punti di abiezione non mi spingo. Non riesco a infierire sui disgraziati. Il livello di divertimento non è legato ai guai e alle angosce che stanno rovinando il clima in quella casa dei sogni, la casa dei suadenti spot tutti montagna, amore e pulizia, quanto agli imbarazzi e ai finti stupori che stanno turbando il mondo dello sport olimpico italiano.
Finora, alla bella gente cresciuta a pane e De Coubertin, faceva un gran gioco raccontarsi che gli sporcaccioni e i farabutti stavano tutti in bicicletta. Loro duri e puri, il ciclismo losco e truffaldino. Inutile tirarla in lungo: sul ciclismo non avevano neanche torto, ma era sul dogma della castità nelle altre discipline che chiaramente ciurlavano nel manico. Poi il terremoto alla vigilia dei Giochi di Londra, con la bella faccia del ragazzone d’alta montagna che improvvisamente si sporca di Epo. E lei, la fidanzatina? La fidanzata di Schwazer e la fidanzata d’Italia? Tanto leggiadra, candida come giglio, il più bel visino e il più bel vitino dello sport azzurro, improvvisamente raccontata come povera gioia finita nel baratro di un compagno imbroglione. All’inizio, più avvincente di una fiction: lui a tramare cose turche con Michele Ferrari, il satana di tutti gli scandali, lei poverina all’oscuro, vittima ignara, innamoratissima e romanticissima nella casetta delle cose belle, delle medaglie preziose e dei valori veri. Alla faccia dei valori. Messa mano a quelli ematici, un cataclisma. Non lo dico per malvagità congenita: già dal primo attimo, non mi sono mai bevuto questo film di lui mascalzone e baro che vive dentro la stessa casa, facendo di tutto, a totale insaputa dell’ingenua compagna. Carolina all’oscuro? Ma per favore. Sarà che noialtri in questi venti anni ci siamo fatti un immane master su modalità e messinscene del doping, su recite e complicità, ma l’idea che davvero una convivente possa risultare completamente estranea e ignara è francamente fuori da ogni limite. Possiamo essere benevoli e creduloni, ma questa mi sembra davvero eccessiva. Difatti.
Difatti l’inchiesta della Procura di Bolzano, cui poi ha fatto riferimento quella del Coni, squarcia il velo sulla favoletta sud-tirolese. La cara Carolina, tanto cara e tanto ingenua, finisce sotto accusa per complicità e omessa denuncia. Altro che ignara e vittima: deve difendersi e spiegare perché mai abbia coperto - a dir poco - il cmpagno. Lasciandola alla nuova fatica di rifarsi una verginità a livello pubblico, augurandole le migliori fortune, noi possiamo tranquillamente avvertire lei e i suoi cantori che comprendiamo bene il dramma, avendolo più e più volte sperimentato in vent’anni d’inferno. Diciamo però nel contempo che proprio in questa interminabile odissea abbiamo imparato bene che le favolette stanno a zero. Niente duri e puri, niente isole felici, niente casette di montagna al di fuori e al di sopra delle miserie umane. Il male non sta tutto nel ciclismo, il bene non sta tutto fuori, negli sport e negli spot poetici dell’olimpismo idealizzato. Per quanto ci riguarda, adesso stiamo un po’ noi alla finestra. Vediamo come se la cavano, vediamo cosa raccontano. Se trovano choccante e faticoso muoversi tra le macerie, chiedano pure. Siamo sempre qui, pronti a spiegare che dalle macerie non se ne esce più.
Tutto, ma proprio tutto, condivisibile. A seguito di quanto esposto, un'ulteriore riflessione a cui non trovo risposta: perché nel ciclismo, se viene trovato chi bara il ''CICLISMO'' è sporco! Questo non succede in altri settori? Se i tennisti che... i calciatori che... i preti che... ecc. in questi casi vengono definiti delle mele marce, ed è finita lì. E non mi si parli di proporzioni e numeri, alla fine del ''girone'' scopriremmo che... Pantani docet.
chieè senza peccato.....
19 ottobre 2014 20:38armeniaquindio
Grazie Direttore!! A quando qualcosa sul calcio? Noooooo, sul calcio non si può!!
sono d'accordo su tutto quanto ha scritto.
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Sulla strada verso il Campionato Italiano Under 23 (già assegnato) che si svolgerà a Lucca nel 2026, domenica 21 settembre si corre il 54° Trofeo Città di Lucca-Ricordando Giacomo Puccini che possiamo considerare sotto certi aspetti la prova generale della...
Maurizio Fondriest è stato campione del Mondo in linea nel’88, nel ’93 ha vinto Milano-Sanremo e Freccia Vallone. Oggi, a 60 anni suonati, continua a pedalare come una volta. Nello spirito, almeno, se non con le stesse gambe. Cosa...
La Tre Valli Varesine e la Tre Valli Varesine Women’s Race | e-work si fanno sempre più vicine. E la marcia di avvicinamento è cominciata ieri con la prima presentazione “Quartier Tappa” 5° Tre Valli Varesine Women’s Race|e-work e 104°...
La diciannovesima tappa della Vuelta torna a sorridere alle ruote veloci: sui 161, 9 chilometri da Rueda a Guijuelo non c'è infatti nemmeno un gpm. per seguire in diretta il racconto dell'intera tappa a partire dalle 13.50 CLICCA QUI Le...
"Vengo tenuto fuori dal ciclismo perché dico quello che penso" è l'amara constatazione iniziale di Mario Cipollini al microfono del nostro direttore Pier Augusto Stagi davanti allo stand delle sue biciclette (parte del Gruppo Zecchetto insieme a DMT e Alé)...
Ancora più che per altri, le gare canadesi rappresentano una delle ultime fatiche dell’anno per Wout Van Aert. Con un Mondiale e un Europeo poco adatti alle sue caratteristiche, il belga è infatti in procinto di terminare il suo 2025....
Tenetevi forte: Doctorbike, negozio fisico situato in Corso Europa 82 a Magenta e negozio virtuale, predispone per i giorni 13 e 14 settembre un evento gratuito presso la sua struttura. Cosa si potrà fare? Provate in maniera esaustiva la nuova Trek Madone...
Il Team UKYO apprende con sorpresa la sospensione provvisoria comminata dall’UCI al suo ex corridore Giovanni Carboni, che non fa più parte della squadra dalla fine del 2024, a causa di anomalie riscontrate nel suo passaporto biologico. In linea...
Ormai è l’argomento preponderante, a tutti si chiede un’opinione e una sensazione su quanto stia accadendo alla Vuelta a España con i manifestanti pro Palestina. E la risposta è sempre la stessa: «Il diritto a manifestare è sacrosanto, fin tanto...
Festa grande in Olanda dove Annemiek Van Vleuten ha dato alla luce il suo primogenito Alex. Classe 82, la fuoriclasse olandese è stata una delle maggiori campionesse della sua generazione riuscendo a vincere ben 4 titoli mondiali (due in linea...