LE PAGELLE DI STAGI. Hesjedal energia pulita, Aru da podio

I VOTI DEL DIRETTORE | 06/09/2014 | 19:09
di Pier Augusto Stagi

Dopo due giorni di polemiche per il filmato che metteva in dubbio l’uso di una bicicletta munita di motorino, Ryder Hesjedal si prende una bella rivincita vincendo alla grande la 14° tappa che si concludeva - dopo 200 chilometri di corsa – sul traguardo di La Camperona (9 km, pendenza media 7,5, max 21). Il canadese della Garmin ha vinto per distacco, superando con un rush finale pazzesco lo svizzero Zaugg. Questa di oggi si tratta della prima vittoria dopo il successo al Giro d’Italia 2012. Si sprecheranno le battute, su questa vittoria. Soprattutto alla luce della sua bellissima progressione conclusiva. Francamente a me fa specie molto di più il silenzio assordante dell’Uci, che in questi due giorni di polemiche non ha pensato nemmeno a diramare un comunicato, anche semplicemente per far sapere che è nelle loro intenzioni aprire un inchiesta o che fare in modo da intensificare i controlli. Insomma, qualcosa per salvaguardare in primis il corridore accusato, ma anche e soprattutto tutto il movimento. Per il loro immobilismo, VOTO 2.

Ryder HESJEDAL. 10. Si passa tutto il giorno in fuga. Prima con altri 22 compagni d’avventura (tra questi anche il nostro Fabio Felline)  che diventeranno 12 e poi nel finale si assottiglierà sempre più. Una grandissima tappa, una bella vittoria, ottenuta con una determinazione e una forza di volontà non indifferente. Sorridete? Pensate male? Io voglio sperare che sia tutta “energia pulita”.

Oliver ZAUGG. 8. Cosa gli puoi dire? Ha dato tutto quello che aveva in corpo e alla fine ha dovuto subire la beffa di un sorpasso proprio quando ormai pregustava il sapore della vittoria. Peccato, perché anche lui oggi meritava di vincere. Per lo meno il premio combattività, che gli organizzatori hanno pensato bene di dare a Luis Leon Sanchez. Se c’è uno che oggi ha combattuto fino alla fine con il vincitore di tappa è proprio lo svizzero. Voto 2 a chi ha dato il premio allo spagnolo.

Chris FROOME. 8. Scusatemi, ma a vederlo pedalare a me si contorce lo stomaco, provo un profondo senso di imbarazzo e se fossi in Fausto Pinarello gli chiederei i danni per maltrattamento di mezzo meccanico. Ad ogni modo lo so: è estremamente efficace. Vabbé, è efficace ma mi fa un po’ senso. Sono poco elegante? Anche lui.

Joaquin RODRIGUEZ. 8. Oggi sembra essere particolarmente in palla. Non fa una pedalata in più e non si fa mai trovare impreparato o in difficoltà. Domani è un altro giorno: lo rivedremo.

Alberto CONTADOR. 6.5. Con la testa lui va come se fosse al 100% della condizione, ma le gambe sono buone ma non buonissime. Rincorre, stoppa, rilancia, attacca, poi però deve tornare sulla difensiva e lo fa piuttosto bene, anche se perde qualche secondo su Froome. Se fossi in lui penserei più a difendermi che ad attaccare: ma Contador è istinto allo stato puro. Per questo mi piace.

Fabio ARU. 7. All’inizio è costretto a non rispondere alle rasoiate di Contador, Rodriguez e compagni. Preferisce venire su con il suo passo, che è tutt’altro che lento. Preferisce carburare e procedere in progressione. Fa la cosa più giusta che possa fare. Ha grande forza e una lucidità da corridore di livello, altro che ragazzotto alle prese con gli studi. Questo insegna già a molti. Ha alla sua portata il podio, visto che se lo giocherà con Valverde, Rodriguez e Uran. Domani e dopo il ragazzo di Villacidro deve fare in modo di recuperare su Valverde e Uran, mentre la pratica Rodriguez la si può anche chiudere nella crono finale.

Alejandro VALVERDE. 5,5. Sta facendo tanto, dopo aver fatto molto al Tour. Non si può certo dire che stia andando piano, ma temo per lui che la fatica si faccia sentire e che la sua parabola sia discendente.

Damiano CARUSO. 5,5. Oggi soffre parecchio, e visto e considerata la giornata di oggi, ho paura che nei prossimi due giorni sia difficile che possa invertire la tendenza.

Rigoberto URAN. 5. Non è quello del Giro, soprattutto in salita. Appena si scatena la bagarre, il “ciccio” colombiano paga dazio. Anche lui incamera fatica come pochi. Spera di perdere poco terreno per restare lì in zona podio in vista della crono. Ma per lui i conti si faranno lunedì sera.
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COMMENTI
mah !
6 settembre 2014 19:30 effepi
Lei scrive che Uran non è quello del giro , diciamo che gli avversari non sono quelli del giro !!!!!!!! ( a parte Aru che è arrivato alla vuelta con un giro alle spalle dove ha fatto esperienza ed ora è consapevole dei suoi mezzi )

tibia
7 settembre 2014 12:22 terry
Che le gambe di Contador non siano al 100%, mi sembra assolutamente normale se solo qualcuno si ricordasse delle conseguenza della caduta durante il Tour....non comprendo(ma sarà sicuramente un mio limite) la differenza di voto tra Froome e Contador soprattutto alla luce della dichirazione di apprezzamento per il "puro istinto" del secondo e delle osservazioni sul primo che,sicuramente è molto cerebrale ed efficace,ma che non mostra un minimo di inventiva,azioni di sorpresa,genialità.....

7 settembre 2014 16:13 limatore
Damiano Caruso, a si perso una posizione, ma ha avvicinato tutti quelli che lo precedevano. Ma la corsa la guarda o se la fà raccontare? Stagi voto 2.

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