AREA ZERO. Carboni, dopo la maturità a scuola, quella in bici
CONTINENTAL | 11/07/2014 | 08:40
L’esame di maturità, una delle tante salite da superare che la vita ci presenta. Questa Giovanni Carboni sembra averla superata brillantemente. Carboni, marchigiano classe 1995, è il corridore più giovane di Area Zero D’Amico e soprattutto è il professionista italiano più giovane in gruppo nella stagione 2014.
Giovanni ha dimostrato di avere anche “testa” oltre che gambe superando brillantemente con il voto di 80/100 l’esame di maturità presso l’Istituto Tecnico Agrario di Pesaro. “Sono contento, alla fine ce l’ho fatta! Sono stati mesi impegnativi, seguire gli studi e far combaciare tutti gli impegni con gli allenamenti e le corse non è stato facile, ma ci tenevo a portare a termine la scuola superiore” dice Carboni. “Soprattutto tra maggio e giugno ho dovuto lasciare un po’ da parte la bicicletta per fare l’ultimo sprint sui libri. Anzi colgo l’occasione per ringraziare la squadra per la disponibilità e per avermi dato la possibilità di concentrarmi sulla scuola nelle ultime settimane.”
Un esame di maturità che possiamo paragonare un po’ a una corsa in bicicletta? “Si una corsa a tappe direi. La prima tappa è stata il tema d’italiano. Io ho scelto la traccia socio economica, doveva essere una frazione facile invece come spesso accade nel ciclismo si è rivelata più insidiosa del previsto” spiega Carboni. “La seconda tappa è stata la prova di estimo (la prova matematica). Sulla carta un vero e proprio tappone dolomitico, era quella che temevo di più ma alla fine me la sono cavata egregiamente. Poi c’è stato il cosiddetto quizzone, con domande di quattro materie diverse…un po’ una tappa di quelle mangia e bevi, tutte su e giù senza un metro di pianura. E per finire la passerella finale sugli Champs Elysées, la prova orale. Ormai sembrava fatta…ma quando è arrivato il mio turno mi sono accorto di avere dimenticato a casa la tesina, riguardante l’uso degli anabolizzanti in zootecnia..praticamente, per dirlo in modo semplice il “doping” nell’allevamento degli animali. Incredibile a una corsa in bicicletta non mi sono mai dimenticato nulla…casco, occhiali, scarpe..e invece all’esame si! Per fortuna mi ha salvato la posta elettronica, mi sono fatto spedire il file.”
La maturità sui libri è archiviata, ora ti attende la maturità in bicicletta. “Si esatto, ma in bicicletta ho ancora tanta strada da fare” continua a spiegare il neoprof di Area Zero D’Amico. “Ho tanto da imparare. Spero di farcela, io ci metterò il massimo impegno. La bici non è solo una passione, sento che è la mia vita. Quest’anno grazie a Ivan De Paolis e Andrea Tonti che mi hanno scelto per fare parte del progetto di Area Zero D’Amico ho avuto modo di approcciarmi al mondo del professionismo. Ogni corsa è un’esperienza nuova. Qui in squadra mi sono trovato subito benissimo, c’è grande armonia. Con gli altri corridori ho un ottimo rapporto. Nello staff ho trovato persone valide e preparate che ci danno la massima disponibilità a partire dal nostro preparatore atletico Paolo Santello che ci segue da vicino negli allenamenti.”
Adesso quali sono i tuoi programmi? “Non vedo l’ora di rientrare in gruppo e alle gare. Intanto la prossima settimana prenderò parte con il resto della squadra allo stage di allenamento che faremo a Bormio (dal 13 al 18 luglio) e poi decideremo i programmi per la seconda parte della stagione. Questo stage sarà una bella occasione per testarmi sulle grandi salite che hanno fatto la storia del ciclismo, come lo Stelvio e il Gavia che un giorno mi auguro di affrontare in corsa in una tappa del Giro d’Italia” conclude Carboni.
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