CANNONDALE. Amadio e il "problema Moser"

PROFESSIONISTI | 04/06/2014 | 14:00
Sul podio del Giro d’Italia ci sono due corridori nati nel ’90, il vincitore Nairo Quintana e il terzo classificato Fabio Aru. Anche Moreno Moser è del 1990, però il Giro l’ha finito centoventesimo a quasi 4 ore da Quintana. L’unico piazzamento del nipote di Francesco Moser al Giro è il sesto posto nella Collecchio-Savona, tappa in cui non c’è stata bagarre tra campioni. 

Moreno ha esordito tra i professionisti  da stagista nell’agosto 2011. Già nella stagione 2012 ha vinto 5 corse battendo tanti campioni, compresi Giro di Polonia e Gran Premio di Francoforte. L’ultima vittoria di Moser è la “Strade bianche” del 2 marzo 2013. Al Tour de France dell’anno scorso è arrivato terzo sull’Alpe d’Huez, la più prestigiosa delle montagne. Ma da ben 15 mesi l’alfiere Cannondale è a quota zero vittorie e ciò inquieta.

«Moreno - ammette Roberto Amadio, team manager della Cannondale - non sta rendendo come tutti noi speravamo. Alla Tirreno – Adriatico, che non ha portato a termine ( un ginocchio l’ha fatto soffrire) e al Giro ha avuto alti e bassi».

Se nella primavera 2014  non ha ottenuto risultati significativi perché Moreno è stato schierato in una gara lunga e piena di montagne come il Giro?
«Prima che il Giro iniziasse - replica Amadio - Moreno ha sostenuto dei test e i suoi valori erano buoni. A metà Giro è anche caduto, ha avuto una piccola infezione, si è dovuto curare con antibiotici e ciò può averlo condizionato negativamente. L’infezione si è evidenziata nei giorni successivi alla performance della Collecchio-Savona».

Tutto lo staff Cannondale presto analizzerà la situazione di Moser: «Non trascureremo nulla e siamo certi che Moser è un corridore di classe e tornerà a dimostrarlo con i risultati. Serve anche la fortuna».

Nel programma di Moreno ci sono Giro di Svizzera (14-22 giugno) e Campionato italiano (28 giugno). «Per il momento - dice Amadio - non abbiamo apportato modifiche al programma di Moreno». 

di Alessandro Brambilla, da Tuttosport del 4 giugno 2014
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COMMENTI
Bè scusate non solo Moser
4 giugno 2014 14:51 venetacyclismo
Non credo che il problema sia Moser , anche se qualcosa che non va sicuramente c'è , ma tutto il Team , se leviamo Sagan è forse ma scarsa Professional , scelte sbagliate , tecnici non congrui al ruolo , insomma inesistente da alcuni anni dal dopo Nibali , fate una revisione interna , un esame , ma rimediate prima che sia tardi ......

4 giugno 2014 15:54 foxmulder
Il fatto che i risultati migliori (tolta la vittoria alla Strade Bianche) li abbia ottenuti a ridosso o nell'imminenza del passaggio u23/pro non depone a suo favore. A sua discolpa il fatto che con il nome che porta ha molta più pressione dei suoi coetanei. Non deve essere facile.

Ed il Giro del Sig. Ivan Basso?!?
4 giugno 2014 16:57 Fra74
Uhm, forse ora come ora fa più clamore il cognome MOSER che quello del Sig. Basso Ivan...va bene, ne prendo atto...o, forse, si tende più a tutelare certi personaggi che altri, a livello giornalistico e mediatico...
Francesco Conti-Jesi (AN).

futuro...
4 giugno 2014 18:25 nikko
mi da idea che lo staff tecnico più che a pensare alle corse e soprattutto al patrimonio corridori sia solamente concentrato a crearsi un futuro garantito per le prossime stagioni sportive....

Non puo' essere un fuoco di paglia
4 giugno 2014 19:03 sceriffo
Uno che fa quello che ha fatto Moreno subito tra i prof. dimostra che ha le qualità ora si tratta di capire perchè da oltre un anno non combina nulla.
Ci saranno stati anche problemi fisici ma non è sufficiente per spiegare questa involuzione, speriamo si riprenda al piu' presto il ciclismo italiano ha bisogno di lui.
Ho visto che dovrebbe fare il campionato italiano, se non è in condizione è megli che eviti una figuraccia come lo scorso anno sulle strade di casa.

Analizziamo le situazioni
4 giugno 2014 19:26 Per89
La Cannondale puntava sulle volate di Viviani e mi sembra che la cosa fosse chiara fin da inizio Giro e la squadra si è ben comportata, peccato che Elia ha trovato un grande Kittel in Irlanda e poi in Italia è stato più sfortunato che altro a Bari è caduto e nonostante ciò ha fatto quinto riportandosi sui primi questo significa che la forma c'era, poi la febbre e la caduta per colpa di Farrar l'hanno debilitato. Capitolo Moser secondo me moreno puntava ad una tappa quella di Savona e se non fosse per la tattica sciagurata dell'Androni per come sono andate le cose nel finale poteva anche vincerla, lo stesso discorso per Gatto nella tappa di Vittorio Veneto dove mi era sembrato il più in palla insieme a De Gent su Ca del Poggio.
Basso mi ha sorpreso se non fosse per la batosta della tappa del Gavia e dello stelvio si giocava un posto nei 10 e per come è andava al Trentino e al Romandia non me lo aspettavo così nelle prime due settimane.

Ora guardiamo un po le altre squadre la corazzata Astana l'ha salvata Aru prima del Giro solo 2 vittorie e basta oltre a un Nibali che come la squadra saliva rimbalzava meno male che hanno il preparatore migliore, vediamo al Tour cosa faranno.
Stesso discorso per la Lampre che a parte Ulissi che ha vinto due tappe per il resto zero assoluto Cunego e Niemec che doveva fare un grande Giro dove erano...
Meditate gente meditate

...manca la "fame"!!!
4 giugno 2014 19:35 LUCA
...ho pura che sia un problema di "testa" un corridore naif...che nonostante la classe che ha, non ha la giusta "fame"...indispensabile per correre in bicicletta...

Miglior titolo...
4 giugno 2014 23:02 FrancoPersico
Moser e il "problema Amadio"

Esperienze vissute......
5 giugno 2014 08:42 passion
........ ricordo che Moreno ha avuto problemi virali e di calo delle difese immunitarie. Colpa dello stress eccessivo? Se è così il recupero psico-fisico potrebbe necessitare di tempi molto lunghi di recupero e riposo attivo. Comunque la mia è solo un'ipotesi.

Per 89,
5 giugno 2014 10:31 Fra74
sai quanto apprezzi i tuoi commenti, sempre logici e lineari, mai sopra le righe, ma sul punto Basso mi sorprendi, purtroppo,questa volta,forse la prima, in negativo: anche a voler seguire il tuo ragionamento, un posto nei 10 per il Sig. Ivan Basso sarebbe stato un risultato utile alla Squadra ed a Lui?!?Non credo proprio, se mi permetti, la spedizione non si sarebbe salvata magari con un 5^posto del Sig. Basso, dato che non è stata mai protagonista durante il Giro. Per il resto, condivido quanto da te scritto e sostenuto nel resto.
Francesco Conti-Jesi (AN).

MISTERO
5 giugno 2014 12:00 ewiwa
Da dilettante era un campione, da professionista ha subito iniziato alla grandissima, ricordiamo pure il campionato Italiano dove è andato fortissimo quindi sulle sue qualità non ci sono dubbi ed allora?

Viviani solo sfortuna?
5 giugno 2014 13:33 teos
Non è riuscito a cogliere neanche un secondo posto, e se ti finisce davanti persino Swift, buon velocista ma nulla di trascendentale, onestamente qualche domanda dovresti fartela. Passi pure che in un paio di tappe non ha potuto disputare una volata regolare ma ha avuto anche il miglior treno del Giro che puntualmente non ha saputo sfruttare sino a fondo. Viviani ha 25 anni, è già al terzo GG in carriera ma ancora deve cogliere la prima vittoria in uno di essi, nonostante abbia corso solo Giro e Vuelta dove la concorrenza è molto limitata. Tempo ancora ne ha, ma obiettivamente non mi sembra sia tutto sto fenomeno, almeno per quanto fatto fatto vedere ora e a scorrere il suo palmarès.

A Moser invece nei primi due anni ho visto fare numeri da grande campione. La vittoria a Francoforte ancora l'ho impressa negli occhi, una cosa fantastica per quello che era ed è ancora in parte il panorama ciclistico italiano. Senza poi dimenticare l'importante vittoria all'Eroica che lo ha definitivamente confermato come ragazzo con importanti qualità per cogliere successi nelle classiche, e l'onorevole piazzamento nella tappa dell'Alpe d'Huez al Tour. Secondo me dovrebbe essere seguito o da tecnici italiani con una preparazione tecnica alla "anglosassone" (vedi Bertoli e quello che ha fatto quest'anno con Ulissi) oppure andare in una squadra estera (vedi ad esempio Nizzolo che alla Trek, una squadra molto preparata tecnicamente, sta venendo su molto bene). Ricordo comunque che lo stesso Sagan quest'anno ha deluso e non poco, così come Gatto dal quale mi sarei aspettato un 2014 ben diverso dopo un promettente 2013 (soprattutto nelle classiche, con la vittoria alla Dwars Door Vlaanderen ed i piazzamenti nei primi 20 sia alla Sanremo che al Fiandre) con Scinto. Ora non so se perché alla Cannondale hanno cambiato tipo di preparazione (evidentemente male) o se per quale altro motivo, magari li aspetta una seconda metà di stagione decisamente migliore, ma tant'è non può essere che tutti questi promettenti campioni abbiano di punto in bianco avuto cali così preoccupanti senza un perché..

Quanto a Basso, per me come uomo da GG è finito, e non da quest'anno bensì da almeno un paio di stagioni. Se si vuole reinventare come regista-gregario per Contador come si vocifera, sta bene, ma se vuole continuare in proprio (ammesso che trovi una squadra capace di garantirgli posto e stipendio da capitano..) continuerà inevitabilmente solo a mortificare una carriera fatta pur sempre di bei successi (anche se su alcuni bisognerebbe fare a fondo chiarezza perché presentano delle anomalie rispetto quello che è stato l'Ivan Basso per tutto il resto della propria carriera). Gli auguro di fare la scelta migliore.

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