Basta un tweet, ma che ce vo’. Centoquaranta caratteri, con la prima cosa che ti passa per la mente, sparato nell’etere e il gioco è fatto. Macché Gavia, macché Stelvio, macché Val Martello, basta un buon comunicato dell’ufficio marketing di Gazzetta e il gioco è fatto (voto -2, come la temperatura sullo Stelvio). Sia ben chiaro, RCS Sport in questo caso c’entra poco, probabilmente nulla. Radiocorsa comunica che la direzione ha previsto di inserire delle moto davanti ai gruppo di testa in base alla situazione che si verrà a creare (safety-bike), in modo «da evitare che ci siano degli attacchi in discesa». Bene, non si parla di neutralizzazione, ma se andate a sentire quanto dice radiocorsa e lo aggiungete al tweet lanciato da Gazzetta.it, la frittata è fatta. Il voto lo date voi. Per me è stabilmente sul -2.
Ai corridori. 10. Tutti davvero bravi. Tutti, dal primo a Scarponi e Petacchi che oggi non hanno concluso la prova.
Nairo QUINTANA. 8. È vero, lui non si ferma, attacca in discesa e tira dritto. In fondo alla discesa ha 1’40” di vantaggio, arriva con oltre 3 mezzo su tutti: lui la sua piccola grande impresa l’ha fatta. Probabilmente Nairo in questo caos calmo dello Stelvio non c’entra nulla. Lui era davanti con i suoi compagni e alla fine fa la sua corsa. Piccolo particolare, ci segnalano quattro ammiraglie della Movistar in corsa anziché due come da regolamento (la terza viene multata, dell’altra nemmeno l’ombra), ma il primo ad essere penalizzato è proprio il primo: Quintana. Meritava altra gloria.
Dario CATALDO. 7. Primo sullo Stelvio. Lotta come un leone. In discesa pennella le curve come un artista. Alla fine lo riprendono. Ma merita il nostro applauso.
Ryder HESJEDAL. 7. Sempre al limite. Sempre sul punto di mollare. Eppure è sempre lì. Oggi a pochi secondi da Quintana. Mica poco.
Pierre ROLLAND. 6,5. Attacca, si stacca, riattacca. Arriva terzo, in questa corsa a chi molla di meno, a chi fatica di più.
Wilko KELDERMAN. 8. Scusate, sarò malato, ma questo ragazzo anche oggi era lì. Ha solo 23 anni e arriva nel tappone 4°. Sta lottando per un posto di riguardo nella top ten. Tosto e sublime.
Domenico POZZOVIVO. 6. Alla fine medica la situazione con esperienza e tenacia.
Fabio ARU. 6,5. Alla sua età, in una situazione del genere potrebbe perdere la testa e finire a picco. Invece, nonostante si fermi sullo Stelvio e ascolti le parole di Beppe Martinelli che lo invita a non avere fretta, perché tanto è tutto sotto controllo, lui riesce a rientrare sul gruppo maglia rosa e nel finale rosicchia anche qualche secondo a Majka per la maglia bianca. Non è una giornata felice. Ma se da giornate così si esce in piedi è già una buona notizia.
Rigoberto URAN. 4. Era la maglia rosa, sempre all’inseguimento. Sempre sulla difensiva. Certo, non va giù a picco, ma dopo la crono di Barolo è sempre andato giù.
Cadel EVANS. 5. Per stima dovrei dargli 8. Ma su ogni pendenza è in costante sofferenza. Se uno volesse comprendere cosa significa fare fatica nel ciclismo, dovrebbe semplicemente guardarlo.
Direttore un voto a Senastian Henao del Team Sky 8' di tappa che arriva insieme a Aru e Majka.. Non ha ancora 21 anni ed è al primo anno tra i pro e primo giro quindi.. Un bel 10 ci stava e ci sta.. Ne sentiremo parlare tra un paio di anni
Quintana
27 maggio 2014 23:02siluro1946
Spero non vinca il giro, sarebbe un furto. Aveva già fatto il furbino con Pozzovivo, non andando mai in testa, per poi batterlo in volata, oggi, ha fatto il "furbone", e con lui tutta la Movistar. Voto O (zero).
Mah
27 maggio 2014 23:17memeo68
Concordo in pieno sui voti del Direttore e sul fatto che Quintana e quelli della Movistar stanno facendo troppo i furbi. Pessimo modo di vincere un Giro. Mi sta sorgendo perfino il dubbio che siano un pò "protetti" dall'organizzazione per non farli stancare troppo in vista del Tour........
Squalifiche anche per gli organizzatori
28 maggio 2014 11:13runner
Così come si squalificano i corridori, ieri gli organizzatori meriterebbero sì una bella squalifica! E' evidente il loro errore per quella informazione errata e confusa. Sarebbe giusto, ma non credo proprio sia possibile, togliere un paio di minuti ai fuggitivi per rendere giustizia. Anche perchè se Quintana dovesse vincere il Giro con un vantaggio di meno di due minuti sugli altri, resterà sempre una macchia su di lui, anche se in realtà è incolpevole.
tranquilli
28 maggio 2014 13:22luigino
Nairo oggi no ma nelle prossime tappe sistema tutto.
Poi andate a chiacchierare al bar.
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