COLPACK. Che bravi tra i prof, i ragazzi del team orobico

DILETTANTI | 14/05/2014 | 08:51
Da sempre la missione del presidente Beppe Colleoni, del team manager Antonio Bevilacqua e del loro staff è quella di far crescere giovani ciclisti, farli maturare nella maniera più opportuna nella categoria dei dilettanti per poi lanciarli nel mondo dei professionisti.

E i risultati si vedono, sono sotto gli occhi di tutti e non può che far piacere al patron bergamasco e a tutto il suo entourage leggere sui giornali titoli e pagine dedicate a questi ragazzi.


“Villella, fughe  e salite” e “E baby Ruffoni ha l’occasione della vita”. Sono solo gli ultimi due titoli che in questi giorni la Gazzetta dello Sport ha dedicato a due tra i giovani più interessanti del nostro ciclismo, impegnati ora al Giro d’Italia e passati al professionismo quest’anno dopo essere proprio cresciuti e aver regalato tante soddisfazioni al Team Colpack.


Davide Villella corre per la Cannondale Procycling, corridore completo rappresenta sicuramente uno dei più grandi giovani talenti del ciclismo italiano. Ha dimostrato di avere grandi doti, già lo scorso anno da stagista ha centrato piazzamenti di prestigio e ha convinto anche Roberto Amadio e i suoi collaboratori a portarlo al Giro al servizio dei capitani Ivan Basso ed Elia Viviani, contrariamente a quanto preventivato ad inizio stagione.

Uomo veloce, invece, Nicola Ruffoni, anche lui già piazzato quest’anno e anche lui protagonista al Giro con la Bardiani – CSF dove sogna un piazzamento di tappa e magari anche una vittoria.

Al Giro c’è anche il veronese Edoardo Zardini, al secondo anno tra i prof, che poche settimane fa si è tolto la bellissima soddisfazione di vincere un’importante tappa al Giro del Trentino dimostrando di poter star lì a competere con i migliori.

Non è al Giro, ma con la maglia della Bardiani, oltre che a Ruffoni e a Zardini, corre anche Paolo Colonna, campione italiano Elite senza contratto nel 2013 con la Colpack, e che quest’anno ha a sua volta debuttato tra i prof  lavorando per gli uomini veloci della squadra.

Manca da questa edizione del Giro d’Italia, ma lo vedremo sicuramente presto alla Corsa Rosa e protagonista in altre corse Gianfranco Zilioli della Androni-Venezuela, altro prezioso frutto del vivaio bergamasco già capace di vincere a Prato lo scorso anno da stagista. E non dimentichiamo il trentino Cesare Benedetti ormai professionista da 4 anni con la NetApp, che ha lasciato un pezzo di cuore in casa Colpack. Questi sono solo gli ultimi nomi usciti dal vivaio orobico di una lista lunghissima e che si arricchisce anno dopo anno.

Ragazzi che nella squadra di Antonio Bevilacqua, Gianluca Valoti e Rossella Dileo trovano prima di tutto una grande famiglia, tecnici che anche a distanza di anni continuano a fare il tifo per loro.

Ragazzi che ad ogni risultato o vittoria ricordano con piacere il passato e dedicano un pezzo dei loro successi e momenti di gioia alla Colpack e al presidente Beppe Colleoni che da anni si impegna con grande passione a favore dei giovani anche e soprattutto per il bene del ciclismo italiano. 

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COMMENTI
Felline?
14 maggio 2014 08:59 Giors
Hanno dimenticato Felline?? l'unico anno da dilettante ha corso con loro..

Felline?
14 maggio 2014 10:05 delfino
Eh,eh,Felline l'hanno dimenticato in fretta, chissa perchè?
Mah non viene nemmeno citato il "loro pupillo" Locatelli Stefano chissa perche'?

Hai ragione Giors....
14 maggio 2014 12:42 buonsenso
ma se ho dimenticato Felline , allora dovrei anche citare Ratto , Vanotti e perché già che ci siamo non partiamo da Savoldelli che è stato citato da tutti in questi anni e non è mai stato nominato come atleta della nostra squadra dove ci ha regalato grosse vittorie e soddisfazioni ?......sicuramente ne ho dimenticati altri ma.....vedremo di poter risolvere queste dimenticanze quando scriveremo il libro dei nostri 25 anni di attività agonistica .

caro Delfino
14 maggio 2014 13:02 buonsenso
sai che sono curiosa di sapere come mai avremmo dovuto dimenticare in fretta Felline ?.....mah è bello avere idee diverse e punti di confronto ma le cattiverie gratuite proprio non mi piacciano e ti spiego il perché....mai come oggi è bello per noi incontrare Felline e parlare della sua bella attività odierna , ma è anche vero che le poche volte che ci vediamo alle gare , parliamo molto volentieri del bel periodo condiviso nel suo primo anno da dilettante, ed è sempre un piacere incontrare i tuoi ex che ti dicono: ora ho capito che cosa mi volevi dire....li lasci ragazzi e li ritrovi uomini . I pupilli è vero esistono ma sono tutti atleti con cui noi abbiamo passato dai 5 ai 7 anni di attività agonistica e non solo . Noi abbiamo sempre avuto la fortuna di avere anche la categoria juniores e di poter gestire atleti che abitano quasi tutti nella nostra provincia. Dopo tanti anni di vita sportiva e sociale insieme ci sta anche i rapporti con alcuni siano più profondi e non è una cosa da dover nascondere . E' come avere una moglie e poi far finta di avere l'amante ...ahahahahah...non trovi?. Non ho messo Locatelli Stefano perché non è purtroppo potuto andare al Giro per problemi fisici e non volevo più di tanto sottolineare questo momento difficile per lui e per la sua carriera. Tutto qua.....questa è la realtà

Buonsenso,
14 maggio 2014 16:01 Fra74
scusa, allora da come scrivi, mi pare di aver capito che con il Sig. FABIO FELLINE, il rapporto ciclistico non è stato dei più GRANDIOSI?!? Eh, scusa, sai, la curiosità ciclistica, ma dato che Ti sei sbilanciato...ah, perdonami se Ti do del TU!!!!
Francesco Conti-Jesi (AN).

caro Francesco
14 maggio 2014 17:59 buonsenso
mi permetto di darti anch'io del tu e sarò lieta di poter soddisfare la tua curiosità ciclistica. Allora con Fabio il rapporto è stato ottimo a parte il problema a fine stagione relativo al suo passaggio al prof con una tessera straniera. In quell'anno in Italia era obbligatorio fare due anni da dilettante per passare prof , ma lui nel mese di Novembre ha deciso di tesserarsi con una squadra Pro Tour straniera , con relativa tessera. In questo modo non solo ha potuto passare prof ma ha evitato anche per quell'anno di dover pagare la quota del nulla-osta alla nostra società. Cosa che ha fatto lui personalmente l'anno dopo quando è rientrato in Italia ed ha richiesto la tessera. Purtroppo per lui la squadra che lo ha preso all'epoca lo ha reso responsabile di un pagamento che non sarebbe nemmeno dovuto essere suo. Perciò per noi e per lui credimi nessun problema, anzi ci siamo resi subito conto che la responsabilità non era proprio dovuta al ragazzo e per quanto riguarda la mia battuta è riferita alle tante cose sul peso, allenamenti, riposo ecc ecc che tu continui a ripetere ai ragzzi ma che forse capiscono solo quando sono un po' più maturi....tutto qua...spero di averti chiarito ogni dubbio.

Cara Buonsenso,
14 maggio 2014 19:24 Fra74
Ti ringrazio per la precisazione a riguardo, ebbene si, sapevo del fatto in questione, residenza a Madrid, se non erro, Gianetti era il Team-manager, alla fine il Sig. Felline ha avuto, forse, più fortuna di un certo altro ciclista passato successivamente con lo stesso Gianetti. Auguro ai vari SENNI MANUEL, PACIONI LUCA ed altri, di poter passare professionista, anche se, mi risulta, che già quest'anno, qualcuno avrebbe avuto la possibilità,magari con una squadra più piccola, ed ha preferito continuare con Voi. Bene.
Francesco Conti-Jesi (AN).

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