Partito nel prologo di Ascona con una spalla fuori uso (eredità della caduta occorsa nella Liegi-Bastogne-Liegi), Rui Costa ha concluso il Giro di Romandia sul podio della classifica generale: un’impresa frutto della classe e della tenacia del campione del mondo.
Il fuoriclasse della LAMPRE-MERIDA (foto archivio Bettini) ha conquistato il 3° posto, alle spalle del vincitore Froome (+1’32″) e di Spilak (1’04″), grazie a una grande prestazione nella cronometro finale: sui 18,5 km della prova contro il tempo di Neuchatel, Rui Costa ha ottenuto l’8° posto, impiegando 31″ in più di Froome e precedendo i rivali che avrebbero potuto insediarlo per il podio (nella classifica di tappa, Frank a 4″ e Nibali relegato a 12″).
“Rui ha inziato il Giro di Romandia con un gran dolore alla spalla, aveva difficoltà a guidare la bici nel prologo di Ascona – ha spiegato il ds Matxin – Nelle tappe seguenti, flagellate dal mal tempo, doveva fermarsi per indossare indumenti più pesanti, non riuscendo a fare il cambio stando in bici, dato che non era possibile alzare il braccio dal male alla spalla. Pensando a tutto ciò, si può capire quale grande tenacia abbia consentito al campione del mondo di ottenere questo prestigioso risultato. Inoltre, il podio conquistato dimostra che la condizione di forma di Rui è davvero buona”.
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