Bettini: ci riproverò già domani a Peschici

| 15/05/2006 | 00:00
Paolo Bettini non si lascia andare allo sconforto per il secondo posto ottenuto sul traguardo di Termoli, ma ribadisce la sua intenzione di lottare e di riprovarci appena possibile confermando le sue grandi qualità di combattente. «La mia condizione è buona - ha confermato il corridore della Quik Step Innergetic - e quando si sta così si deve provare sempre, il problema è che fra vincere e arrivare secondi è un attimo. Non basta star bene, devi avere la gamba e deve andare anche tutto bene. Io proverò in tutte le tappe che si addicono alle mie caratteristiche. A cominciare da domani... fino a Milano». Paolo Savoldelli invece commenta così la crisi di ieri. «Una tappa da dimenticare. Non sentivo le gambe e sono andato fuori giri. Penso di aver capito che è stata una crisi dovuta a un probelma allergico e la mia speranza è che tornando al Nord vada migliorando. Sono comunque tranquillo perché il Giro, secondo me, si vincerà l'ultima settimana, in particolare nelle ultime due tappe, quelle del San Pellegrino e dell'Aprica. Fino ad allora il Giro si può ribaltare ogni giorno». E la maglia rosa, Ivan Basso, conferma la calma e la padronanza della situazione. «Mi aspetto che tutte le tappe siano difficili e ripeto che il Giro non è forse nemmeno cominciato. Vado avanti sicuro di avere al mio fianco una squadra con atleti tutti molto forti e completamente votati alla mia causa. Guardate Sastre, è un corridore che in un'altra squadra potrebbe ricoprire il ruolo di capitano e ieri è stato bravissimo, ma la stessa cosa posso dirla per ogni singolo compagno». Damiano Cunego, invece, è apparso irritato per il comportamento della squadra che ha tirato nel finale di tappa senza una spiegazione plausibile. «Credo che ci sia stato un malinteso, ma non ho voglia di parlarne - così ha risposto a quanti gli chiedevano una spiegazione -. Il Giro secondo me è iniziato in questi giorni: io continuerò a fare quello che mi sento giorno per giorno, e ogni volta che mi sentirò proverò ad attaccare. Siamo qui per questo. Correre. È vero comunque che non mi aspettavo un Basso così forte».
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