PROGETTO TALENTI. Obiettivo Tokyo 2020

FCI | 11/12/2013 | 18:45
Ha un titolo: Progetto Talento. E ha obiettivi importanti: la promozione e lo sviluppo del ciclismo giovanile. Il progetto, finanziato dalla Preparazione Olimpica del Coni con il coinvolgimento del Settore Tecnico Nazionale Giovanile (STNG, con il Direttore Tecnico Nazionale Giovanile, Daniele Fiorin), del Centro Studi della FCI insieme ai Settori Strada, Pista e Fuoristrada, individua giovani talenti accompagnandoli nella crescita sportiva e di vita.

 “Crediamo profondamente in questo progetto che si rivolge a tutte le società sportive presenti sul territorio e a tutti gli atleti. L’obiettivo è quello di dare la possibilità di far parte del progetto anche ad atleti che svelano il loro giovane talento in futuro, perché un talento deve avere l’opportunità di crescere in un contesto disciplinato. Sarà così rinforzato il numero di giovani che praticano l’attività per creare quella base necessaria ad affrontare il futuro. Nel 2020 Tokyo ospiterà i Giochi Olimpici ed il Progetto Talento guarda a questo importante traguardo» sottolinea Renato Di Rocco, Presidente della Federciclismo.

Il Progetto Talento, quindi, dà la possibilità a tutti gli atleti di far parte di un programma e di essere sottoposti a monitoraggio anche successivamente all’avvio del Progetto stesso. Una progettualità che si protrarrà nel tempo e che mira ad una maggiore interazione con i tecnici territoriali e allo sviluppo della multidisciplinarietà. Il programma prevede, infatti, momenti di formazione ed informazione verso le società proprio per fornire tutti gli elementi utili ad una crescita equilibrata e completa dei propri atleti.

Per lo start up del progetto, sono stati adottati dei criteri di selezione (oltre alla tipologia delle prove di valutazione) definiti dal Settore Tecnico Nazionale Giovanile, in accordo con il Centro Studi ed i Direttori Tecnici delle Nazionali delle varie discipline, partendo dai risultati ottenuti dagli atleti alle competizioni nazionali e dai ranking presi in esame. Nelle fasi successive allo star up, oltre alla formazione e sviluppo della multidisciplinarietà che rimangono obiettivi basilari, sarà l’individuazione della potenzialità in un giovane atleta (anche senza risultati di spicco o che magari si avvicina per la prima volta al ciclismo), il criterio di selezione.

Il Progetto Talento, destinato a protrarsi nel tempo, è costituito da tre fasi.

La prima fase è caratterizzata da 10 mini stages di un giorno (di cui uno iniziale già eseguito come sperimentazione) ed ha preso realisticamente il via oggi mercoledì 11 dicembre al velodromo di Montichiari, prolungandosi per tutto il mese in diversi velodromi distribuiti sul territorio e con atleti provenienti da tutte le regioni d’Italia (compreso Sicilia e Sardegna). In ogni mini stage saranno effettuate prove di valutazione sia motorie che antropometriche, test propriocettivi e di coordinazione, analisi della composizione corporea e calcolo dell’età biologica. Per queste ultime prove la FCI si è avvalsa della consulenza e della collaborazione del CeRISM (Centro di Ricerca Sport Montagna e Salute) di Rovereto. Alle Società di appartenenza degli atleti, a fine stage, saranno fornite, dal Centro Studi e dal STNG, indicazioni metodologiche sulla preparazione. In questo primo step del progetto, non partecipano atleti di categorie giovanissimi ma solo esordienti e allievi (maschile e femminile). I Giovanissimi saranno coinvolti a partire dal 2014.

La seconda fase, agli inizi del 2014, prevede un monitoraggio dell’attività svolta dagli atleti già inseriti nel progetto e sarà effettuata a livello territoriale dal Coordinatore Tecnico Regionale Giovanile in collaborazione con i Tecnici Regionali di Specialità, per svolgere un’azione di supporto alle società di appartenenza degli atleti. In questa fase sono previsti dei momenti valutativi all’interno delle Scuole di Ciclismo/ strutture riconosciute dalla FCI dove saranno coinvolti giovani di ambo i sessi di età compresa tra gli 11 ed i 16 anni e non ancora inseriti nel progetto talento. Questi atleti saranno sottoposti a prove di valutazione (generiche e specifiche in bicicletta).

La terza fase, in programma nella primavera del 2014, coinvolge gli atleti selezionati (circa 100) sulla base delle due precedenti fasi. Sono previsti stages di più giorni nel corso dei quali, oltre alle prove di valutazione, gli atleti verranno coinvolti in sedute di allenamento rivolte allo sviluppo delle capacità tecniche delle diverse specialità del ciclismo, sempre nell’ottica della multidisciplinarietà.

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COMMENTI
11 dicembre 2013 19:28 enrico
Altro fallimento, è già scritto come altri.
Fino a qualche anno fa avevamo atleti che vincevano su strada su pista, ora con queste grandi idee non andiamo più da nessuna parte, e i giovanissimi lasciateli stare per favore.
poi mi piacerebbe sapere il nome di chi inventa cose del genere, magari pagato.

condivido
12 dicembre 2013 09:15 devis
Condivido il pensiero di Enrico, giavanissimi assurdo e lasciamo perdere anche esordienti e allievi, a che servono stage, test , esami, ritiri a quell'eta'??? A farli forse diventare Campioni in queste categorie?? E poi parlano che bisogna farli crescere...si con stage e ritiri in pieno inverno che neanche i proff fanno!!!!!

SEMPRE PIU' CONFUSIONE
12 dicembre 2013 09:27 resegone
per 2 anni abbiamo fermato l'attività una domenica al mese perchè i ragazzi altrimenti erano troppo sfruttati,ora si arriva a pensare di fare dei test anche ai giovanissimi....asasperando così ancor di più l'attività giovanile,..ed ancora, tutte queste prove fatte facendo perdere giornate di scuola ai ragazzi,con le vacanze di Natale alle porte,....eh già ma forse sono gli scenziati che le effettuano che a Natale devono andare in vacanza.
E per ultimo x risponderti Enrico,certo che sono pagati te lo hanno detto sono del centro studi ossia maestri dello sport pagati e stipendiati con i nostri soldi. Come vedi come nella politica anche nello sport si inventa tutto pur di nn lasciare la poltrona e non ammmettere C.T. in primo luogo di aver fallito.
Antonio

cavolate
12 dicembre 2013 10:16 geo
Di Rocco non ha proprio idea dei problemi ciclismo. I progetti devono avere un più largo raggio: lasciamo stare i giovanissimi, esordienti e allievi, già troppo stressati e pensiamo: 1) dare supporto alle società e non spennarle coi vari contributi; 2) insistere presso chi di dovere a realizzare strade sicure per i ciclisti: basta con le piste ciclabili delimitate dai cordoli che servono solo ai bambini con le bici a rotelle, e realizziamo banchine larghe come in Belgio o Olanda. Con le strade sicure ci sarà più gente in bici (giovani e no) che alimenteranno il mercato delle due ruote, così il volano riparte, poi, solo poi, è corretto programmare l'attività: che cavolo programmo se non ci sono velodromi e strade sicure????

12 dicembre 2013 10:46 fr08
Che confusione!! Politica politica così facendo ottengono soldi dal coni destinati altrove e i ragazzi saranno sempre da cavie !! E così facendo i nostri tecnici avranno la possibilità di lavorare sbagliando e sperimentando metodologie su i nostri figli sapendo che sarà sempre un fallimento che delusione!!!

profeti in patria!
12 dicembre 2013 12:21 angelofrancini
All’inizio degli anni ’90 la FIAT lanciò, sul mercato dei mezzi di lavoro, un prodotto destinato ad occupare la fascia di furgoni destinati ai piccoli artigiani: appunto il Fiat TALENTO, versione a passo ridotto del Ducato.

Citazione da Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_Talento

Ebbene tale fu il successo (!?!) che poco tempo dopo cessò la produzione di tale mezzo, che venne sostituita con il nuovo modello denominato "SCUDO".

Che questa sia la prima vera ed unica preveggenza, nel lungo termine, della dirigenza FCI?

Certamente di uno “scudo” ne avrà bisogno molto presto!

È ciclico
12 dicembre 2013 12:24 cesco381
...è ciclico del presidente sfornare progetti. Sono lo specchietto per le allodole,e ne sono rimaste molto poche. Per fortuna.
Ogni paio d'anni il presidente tira fuori dal cappello magico il coniglio! Purtroppo e' un coniglio spelacchiato perché a forza di tirar lo fuori gli ha strappato tutti i peli.
E,caro Direttore, Lei perde spazio e tempo per dare voce a un presidente di federazione che certamente non ama il ciclismo e ha fatto danni notevoli dal 2005 ad oggi. Non c'era riuscito nessuno a fare questo, lui si!
È uno dei tanti progetti bufala presentati prima che vengano assegnati i fondi per i prossimi giochi olimpici.
Quel che è certo che se i progetti che presenta sono come le posizioni assunte in favore di Petrucci e poi di McQuaid noi siamo tutti morti, perché è un perdente!
Saluti Direttore, il tempo mi darà ragione.

far crescere i talenti.... ma siamo sicuri????
13 dicembre 2013 07:40 ettore65
ma come la federazione sforna delle idee "fantastiche" per trovare e far crescere nuovi talenti? Secondo me prima dovrebbero fare un corso ai dirigenti delle società. Si parla tanto di quanto e' importante la pista ed il ciclocross per la crescita dell'atleta e loro sono i PRIMI a mettere i bastoni tra le ruote a chi vuole dedicarsi a queste attività perchè hanno in mente la strada.
Qualcuno che mi legge provi a chiedere ai ragazzi e ragazze che nel 2013 hanno fatto pista con ECCEZIONALI risultati anche internazionali come sono messi con la loro società. PERCHE' LA FEDERAZIONE NON TUTELA IN QUESTA FASE I RAGAZZI??? TRAVATE IL MODO DI SVILUPPARE QUESTI SETTORI "I TALENTI CI SONO GIA'" BASTA LASCIARLI EMERGERE ----------- L'AUSTRALIA E L'INGHILTERRA INSEGNANO ---- POI CE LI TROVIAMO ANCHE SU STRADA.

Di Rocco CLOWN
13 dicembre 2013 13:01 JBFletcher
commissioni pressochè inesistenti;
consiglio nazionale inesistente;
tecnici poco preparati e quei pochi preparati non possono parlare e vanno a lavorare per altre nazioni ;
questa è la tua federazione caro presidente e qui vedremo l'ennesimo fallimento...a quando le dimissioni? dopo questo flop o dovremmo aspettarne altri?

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