Davide De Zan: «Quel 5 giugno Marco aveva 48. C'è chi lo sa»
STORIA | 17/09/2013 | 11:21 «Me l'ha giurato qualche anno fa una persona che era vicinissima a Marco giurando sulla testa dei suoi figli: quella mattina del 5 giugno a Madonna di Campiglio, Marco Pantani aveva 48 di ematocrito, poi come d'incanto è saltato fuori il 51». Così Davide De Zan, figlio del mitico Adriano e per anni voce del ciclismo per le reti Mediaset per le quali ancora oggi lavora, ha raccontato l'episodio a Mattini 5 e ha ripetuto a tuttobiciweb.it la sua verità. «È andata esattamente così - ci ha confermato Davide De Zan -. In un primo momento questa persona era disposta anche a venirlo a raccontare in televisione, poi non se l'è sentita ma oggi, a tanti anni di distanza, mi sento in dovere di dire io che c'è una persona, molto credibile e attendibile, che ha giurato sulla testa dei propri figli la veridicità dell'episodio: Marco quella mattina non aveva assolutamente i valori ematici fuori norma. Aveva 48 e, come prevedevano i regolamenti dell'epoca (il limite era 50), lui poteva concludere vittoriosamente il suo Giro d'Italia».
Sempre nella stessa trasmissione ha parlato anche mamma Tonina. «Ho ancora tanti dubbi sulla morte di Marco e vorrei che qualcuno me li togliesse», queste le prime parole della mamma dell'indimenticato campione romagnolo trovato morto nella stanza di un residence il 14 febbraio 2004 e rilasciate a Federica Panicucci nel corso della trasmissione “Mattino 5”.
«Ho letto tutti gli atti e ci sono tante cose non vere - continua - nel residence non era solo come è stato detto, c’erano più persone. Un altro dubbio che ho riguarda i giubbotti che erano a Milano e invece sono stati trovati in quella camera».
«Io chiedo la riapertura del processo – ha detto la mamma del campione romagnolo - vorrei solo sapere come è morto mio figlio, il mio dubbio più grande è che me lo abbiano ucciso perché Marco dava fastidio a qualcuno, non a quelli che vendevano cocaina, dava fastidio al mondo del ciclismo. Penso che abbia pestato i piedi a qualcuno. Marco era così, quello che pensava diceva: ha parlato di doping dicendo che esisteva non solo nel ciclismo ma in tutti gli sport».
L'avvocato Antonio De Rensis, legale della famiglia Pantani, ha aggiunto: «Noi partiamo da una rilettura dei fatti, pensando che, alla fine, andremo nella stessa direzione delle indagini, senza tesi precostituite. Se ci saranno zone d'ombra andremo avanti senza guardare in faccia nessuno».
Ma se tutti vogliamo aiutare una persona perchè non si inizia a fare nomi e cognomi? troppo facile difendere sempre e solo sui si dici o sui sappiamo.
Date dati concreti e oggettivi. Solo cosi si dimostra che Pantani era una vittima del sistema e lo si aiuta.
E poi una domanda, con ematocrito altro vi era solo il fermo di max 15 gg. Lui perchè non ha denunciato subito il fatto che il controllo era irregolare? Invece oltre a non denunciare subito il controllo irregolare non ha neppure ripetuto gli esami per rientrare subito alle gare dimostrando di essere in regola (come prevedeva il regolamento).
Se mi sbaglio in quanto sopra chiedo subito scusa a tutti ma fatemi capire. Grazie
I nomi, vogliamo i nomi!
17 settembre 2013 15:10The rider
Caro De Zan, quello che hai detto sarà anche vero, ma perchè questa persona "vicinissima" a Marco non ha il coraggio di presentarsi davanti a qualche magistrato per denunciare i fatti?
Troppo facile raccontare fatti e misfatti ai giornalisti e poi nascondersi dietro un dito.
Pontimau.
Alla carissima mamma Tonina..
17 settembre 2013 15:40chino7911
desidero salutarla e farle sentire la mia vicinanza, coraggio vada avanti...sta facendo del bene, e se avrà forza ne farà molto di più..Marco mi ha aiutato tanto durante un periodo un po difficile della mia vita, vederlo in bici mi ha risollevato e fatto felice, quando è venuto a mancare è rimasto un vuoto incolmabile,....a De Zan: che faccia anche i nomi!!!
un tifoso di Marco.
Non sempre da un grande padre, nasce un grande figlio.
17 settembre 2013 17:17Bastiano
Qui ne abbiamo la prova lampante.
Questa è una dichiarazione di una stupidità unica, se De Zan aveva qualche cosa da dire, non doveva andare solo in TV e soprattutto, non doveva fare una dichiarazione piena di nulla. Che faccia i nomi e che li faccia alla magistratura!!!
A quanti altri?
17 settembre 2013 17:42tonifrigo
A quanti altri Marco dovrà servire? Che brutto spettacolo quello cui abbiamo assistito dopo la sua morte. Parli di Pantani e, miracolo, si parla di te. Ecco fatto. Lasciatelo in pace, povero Marco.
Verità Vera.
17 settembre 2013 18:48gass53
Quello che dice Davide è vero,anche a me risultà la stessa cosa, non so se è la stessa persona a cui fà riferimento Davide, ma la stessa cosa mi fù detta anche a me! non ci vuole molto a capire chi è che la mattina poteva sapere ESATTAMENTE il valore dell' Ematocrito di Marco e la sera precedente il risultato era lo stesso.
Pensateci e ci arrivate facilmente. Non si può dire il nome perchè non è corretto ma Lui se vuole lo potrebbe fare.
DE ZAN UNA PAROLA E' POCA DUE.......
17 settembre 2013 23:40kbs
a distanza di anni spiace ancora per la morte di Marco! un vero fuoriclasse! ma no venitemi piu' a dire o a parlare di valori ematici!!!! lo sanno tutti cosa faceva lui e tutto il gruppo!! lui era il piu' forte STOP! MA RICORDIAMOCI che fu squalificato FORCONI al posto di MARCO E LE ULTIME VERIFICHE FATTE AL TOUR HANNO DATO LA CONFERMA CHE PANTANI SI DOPAVA COME I SUOI COLLEGHI!!! ANCHE Armstrong ha fatto piu' di 500 test risultando sempre pulito poi la verita' e' stata ...... ANCHE LUI PER ME RIMARRA' SEMPRE IL PIU' FORTE!!!!!!! ADESSO LASCIAMOLO IN PACE SICURAMENTE SE FOSSE STATO DI UN ALTRO PAESE LO AVREBBERO TUTELATO VEDI LA SPAGNA CON Contador(filetto....) O VALVERDE. adesso dicono che stanno cambiando tante cose e che il ciclismo e' piu' pulito!!!!! MA PER FAVORE. LE MEDIE CONTINUANOA SALIRE?
Basta!
18 settembre 2013 07:56ciano90
non se ne può più con questa ipocrisia! Marco faceva probabilmente quello che faceva anche il resto del gruppo, altrimenti come avrebbe fatto a vincere contro gente trattata? E poi l'inchiesta del senato francese parla chiaramente: Pantani era nella lista degli atleti che avevano fatto ricorso a Epo nel tour del 1998.
Altro dato da chiarire è: ma come fa un atleta ad avere naturalmente l'ematocrito a 48 quando in una persona normale va dai 36 ai 45? Ah si certo Marco aveva l'ematocrito alto di natura così come era alto di natura per Riccò.
Che sia stato un campione non si discute ma non andate in giro a dire che era pulito, prendereste in giro come prima cosa la vostra intelligenza.
18 settembre 2013 09:36Melampo
Quoto completamente "tonifrigo".
@gass53: di solito questa persona è il medico sociale ..., che se non ricordo male abita ad una quindicina di Km da casa tua. Mi sbaglio?
Ma, ripeto, quoto completamente "tonifrigo". E basta.
valori sangue
18 settembre 2013 10:49pianista
ma, uno poteva fare quello che voleva bastava stare sotto i valori massimi consentiti dai regolamenti, se uno aveva valori alti naturali era svantaggiato , ma se uno andava già forte con valori bassi era logico che portando (con l'aiuto medico)l'ematocrito a 51 (poi c'era sconto 5%) sicuramente faceva la differenza.Nel caso Pantani penso anche io che sia stato fregato non capisco bene come, ma fregato
18 settembre 2013 11:11angelofrancini
Leggo molte affermazioni improvvisate. Io sono stato chiamato da chi indagava sui fatti di Campiglio per vari motivi. Seguivo in quell'epoca, in cui ero anche componente del C.F. della FCI, il Giro d'Italia rappresentando uno sponsor di una classifica. La sera/notte/mattina di Campiglio dormivo nello stesso albergo dell'Ispettore UCI per i controlli (prassi normale a quell'epoca) che venivano fatti sui primi 10 della classifica generale a due tappe dal termine. Alle 6.1o del mattino il casino era già scoppiato. Tutto quello che qui leggo, come molte cose che ho letto in passato, nulla hanno a che fare con quando accadde in quelle ore .... Ognuno di coloro che aveva delle responsabilità in quelle ore sa gli sbagli che ha commesso! Però i numeri al lotto lasciateli dare a chi ne ha la competenza.
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