Botta&risposta con Davide Mucelli

TUTTOBICI | 02/09/2013 | 08:31
Seconda gara dell’anno e prima vittoria.
«Al Giro dell’Appennino ho cen­trato un successo inaspettato perché ero appena rientrato alle gare dopo un brutto fastidio al gi­nocchio destro che non mi per­m­etteva di esprimermi come volevo dalla fine della stagione scorsa. La rotula non lavorava come avrebbe dovuto e consumava la cartilagine provocandomi dolore. I dottori ci hanno messo mesi a capire come risolvere la questione, grazie alla fisioterapia ora sembra che sia tutto a posto. Praticamente ho ripreso ad allenarmi come si de­ve solo dai primi giorni del mese di maggio. Allo sprint ho superato Mazzanti, con il quale ave­vo attaccato subito dopo lo scollinamento della Bocchetta. A completare la festa per la nostra squadra il 3° posto di Rovny. Una giornata perfetta».
A chi l’hai dedicata?
«Alla mia famiglia che, anche nei mesi scorsi in cui pensavo di dover appendere la bici al chio­do una volta per tutte, mi ha sostenuto come sempre. Mio padre è il mio primo tifoso. Lui e i suoi fratelli, gli zii Silvio e Mario, mi seguono sem­pre e sono i miei fans più accaniti».
Dopo un anno alla Utensilnord, ora difendi i colori della Ceramica Flaminia.
«Sì, i tecnici Forconi e Bor­ghe­resi con i quali ho corso l’ultimo anno da dilettante mi hanno da­to fiducia e per questo sono loro grato. Peccato per il tempo per­so,­ tre mesi fa pensavo di dover smettere di correre perché il gi­nocchio non sembrava proprio darmi pace. Cercheremo di rifarci nel finale di stagione».
I tuoi prossimi impegni?
«Dopo il Trofeu Joaquim Ago­stinho in Portogallo e il Trofeo Matteotti, mi aspetta il calendario italiano. Punto a mettermi in luce nelle classiche estive e al Trittico Lombardo. Questo pe­riodo della stagione mi si addice, con il caldo so­no sempre andato be­ne e, dopo la vittoria, il morale è a mille».
Com’è stato il passaggio al professionismo?
«Il debutto nella massima categoria è stato difficile ma allo stes­so tempo una grande soddisfazione. All’inizio è stata molto dura, con i tanti sacrifici che af­fronto da sempre pensavo non avrei sentito tanto il salto di ca­tegoria, comunque finalmente stanno arrivando i primi risultati».
Chi ti ha trasmesso la passione per le due ruote?
«Nessuno in particolare, fin da piccolo amo questo sport. Da bambino abitavo in campagna ed ero sempre in bici, i miei ge­nitori hanno assecondato il mio interesse, ma hanno voluto che qualcuno mi seguisse così mi sono iscritto alla squadra del paese e da lì non ho più smes­so di pedalare. Sono in sella da quando ho otto anni. La prima gara, vicino casa, fui tredicesimo. Da bimbo non ho mai vinto, sono migliorato gradualmente con gli an­ni».
Dove vivi?
«Sono nato il 19 no­vembre 1986 a Li­vorno, da allora vivo a Montenero (LI) con mamma Antonella, papà Ignazio e mia sorella Debora».
I tuoi hobby?
«Trascorro il tempo libero come tutti i ragazzi della mia età. Non ho interessi particolari al di là della grande passione per le due ruote».
Che corridore sei?
«Un passista scalatore, adatto alle gare di un giorno. I miei numeri: 173 cm per 62 kg, 40 battiti a riposo».
Un aggettivo per definirti?
«Tenace».
Corsa preferita?
«Il Tour de France perché è la più grande di tutte».
Campione di riferimento?
«Quando ero bambino mi emozionavo a vedere Marco Pan­ta­ni, oltre al Pirata mi è sempre piaciuto Paolo Bettini per come correva e vinceva».
Da piccolo che lavoro immaginavi avresti svolto “da grande”?
«Ho sempre vissuto per la bici, ho abbandonato gli studi per di­ventare geometra al terzo anno da dilettante per concentrarmi sul ciclismo e realizzare il mio sogno: diventare un corridore professionista».
E ora guardando al futuro cosa vedi?
«Un bel punto interrogativo (sorride, ndr). Nei mesi scorsi mi sono chiesto spesso cosa fare della mia vita, per non rispondermi ho pensato solo ad allenarmi. Non riesco ad immaginarmi senza bici».

di Giulia De Maio, da tuttoBICI di agosto
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La UAE Emirates continua a stupire, ma questa volta a sorprendere tutti è stato Isaac Del Toro, che nella tappa di Siena ha fatto sua la maglia rosa di leader della corsa. Tutti aspettavano Ayuso, che ha già conquistato una...


Wout Van Aert ha finalmente conquistato la sua prima tappa al Giro d’Italia: il belga, che era partito con l’intento di conquistare anche la maglia rosa in Albania, non è riuscito nel suo intento, ma questa vittoria per lui ha...


Wout VAN AERT. 10 e lode. Nella tappa della sofferenza vince chi il dolore l’ha preso a calci. Wout sa cosa vuol dire ingoiare e mandare giù. Sa perfettamente cosa significhi stringere i denti, risalire in bicicletta, rimettersi in careggiata,...


Così si fa. Questo si intendeva. Adesso, se Dio vuole, possiamo chiamarlo Giro d'Italia. Senza vergogne e senza imbarazzi. D'altra parte, se non si danno una mossa da soli, basta mettere la ghiaia sotto le ruote e la polvere in...


Una giornata di festa, di aggregazione, di sport e di grande sole per la 54esima edizione della Novelli che si conferma la regina delle Granfondo con la sua atmosfera unica. A trionfare nel percorso lungo è stato Alberto Nardin, arrivato...


Le strade bianche senesi non hanno tradito le attese e hanno ridisegnato il volto del Giro d'Italia numero 108. E nel cielo della corsa rosa sono spuntate due stelle: quella giovane di Isaac Del Toro e quella tanto attesa...


Volata vincente di Jack Stewart nella quinta e ultima tappa della 4 Giorni di Dunkerque, la Wormhout-Dunkerque. Il britannico della Israel Premie Tech, vincitore del recente Tour del Kumano, ha preceduto un brillante Alberto Dainese della Tudor Pro Cycling e...


La Federciclismo chiarisce che fra la scelta della sede di Montalcino, capitale del vino, e le decisioni adottate dall’ultimo consiglio federale non c’è alcuna relazione.  Radio corsa specifica che con la frase ‘fuggitivi e gruppo in...


Con la vittoria nella quinta e ultima tappa, la Etyek-Esztergom, del colombiano Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates-XRG) su Danny Van Poppel e Tim Torn Teutenberg (Covi 10°) si è conclusa la 46sima edizione del Giro di Ungheria che ha...


Il cinquantottesimo Circuito del Porto Internazionale Trofeo Arvedi incorona lo sloveno Zak Erzen. Il portacolori della Bahrain Victorius Development Team scrive il proprio nome nell’albo d’oro della corsa lombarda svoltasi oggi sulle strade di Cremona con la regia organizzativa del Club...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024