Fiorenzuola, Archbold e Kenneth sempre in fuga

PISTA | 28/07/2013 | 09:41
Anche al suo giro di boa, la Sei Giorni delle Rose 2013 non cambia padroni. Shane Archbold e Dylan Kennet (Peugeot Bussandri) non solo tengono duro in testa alla classifica, ma si dimostrano sempre più a loro agio nel nuovo ruolo di favoriti.
I primi a scendere in pista sono stati i numeri neri nello Scratch, deciso da una volata a ranghi ridotti, nella quale Omar Bertazzo (Salumificio La Rocca) ha «bruciato» sulla linea d'arrivo il bielorusso Anton Muzychkin (Bft Burzoni) e Josè Ramon Aguirre (Restart). E' stata poi la volta dei numeri rossi, che si sono confrontati nell'Eliminazione. L'ultima volata e la vittoria se la sono giocata Dylan Kennet (Peugeot Bussandri) e Edvard Avila, con il primo ad avere la meglio. Alle loro spalle, Alex Buttazzoni (Salumificio La Rocca). Chiusura inedita di tappa con una Corsa a punti a coppie, avviata dai numeri neri. I traguardi sono stati bottino di Francesco Castegnaro (Conad), Eugeniy Kovalev (Rosti), Anton Muzychkin (Bft Burzoni) e ancora Eugeniy Kovalev, prima del passaggio del testimone ai numeri rossi.
La seconda manche della gara che ha subito visto la «doppietta» di Ivan Kovalev (Rosti), quindi quella del polacco Wojtek Pszczolarski (Pavinord). Tirate le somme, il successo è stato tutto dei fratelli russi Eugeniy e Ivan Kovalev (Rosti), davanti ai polacchi Rafal Jeziorski e Wojatwek Pszczolarski (Pavinord) e alla nuova coppia formata da Anton Muzychkin e Edvard Avila (Bft Burzoni). Shane Archbold e Dylan Kennet (Peugeot Bussandri) si sono così confermati ancora leader della graduatoria generale con 88 punti, seguiti da Marguet-Perizzolo (Ferri) con 52 punti e Kovalev-Kovalev (Rosti) con 42 punti.

Ma, in questa serata, lo spettacolo non è arrivato solo dalle gare della 16esima Sei Giorni delle Rose. Sono infatti state disputate ben quattro competizioni che attribuivano punti per la classifica UCI e quindi utili per partecipare alla Coppa del Mondo.
La prima prova è stata lo Scratch Donne Elite (25 giri), andato in scena nel pomeriggio, nel quale si è affermata l'australiana Ashlee Ankudinoff, sulla britannica Danielle King e la belga Kelly Druyts. Un po' di delusione per Giorgia Bronzini, piacentina e ovviamente pupilla del «Pavesi», che ha concluso ottava. E' stata quindi la volta dell'Americana Uomini Elite - Gran Premio Bft Burzoni (120 giri) gara di classe 1 UCI valida come prova di qualificazione per la Coppa del Mondo, decisa dalla «cacce» andate in porto delle coppie Elia Viviani - Michele Scartezzini, Morgan Kneisky - Vivien Brisse e Voitech Hacecky - Marek Mixa, classificate poi nell'ordine rispettivamente con 28, 16 e 11 punti. La successiva Corsa a punti Donne Elite (50 giri) è vissuta sul testa a testa tra Amy Cure e Giorgia Bronzini: alla fine il successo è andato meritatamente all'australiana, capace di imporsi anche nell'ultimo sprint e quindi chiudere a 20 punti, contro i 13 dell'italiana. Sul terzo gradino del podio è invece salita la polacca Katrzyna Pawloska (11 punti). Al termine delle tre giornate di gara, l'australiana Annette Edmonson è stata premiata quale vincitrice della speciale classica del challange «Alfredo Grassi» per Donne Elite.
Infine, il lungo torneo di velocità se lo sono giocati all'ultimo atto il polacco Damian Zielinski (che in semifinale aveva superato 2 a 0 l'irlandese Mullen) e lo spagnolo Juan Gascon Peralta (che aveva raggiunto la finale grazie al successo per 2 a 1 sul greco Volikakis). E' stata la «bella» ad emettere il verdetto definitivo, sancendo la vittoria in rimonta di Zielinski per 2 a 1. Per il terzo posto, il massiccio Kristos Volikakis ha avuto la meglio su Eoin Mullen con un netto 2 a 0.

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