
Remco Evenepoel ha fatto il suo primo allenamento sulle strade di Kigali e ha potuto notare come il manto stradale sia ottimo, mentre il traffico, caratterizzato da centinaia di moto che vengono usate come taxi, ha creato qualche problema durante l’uscita del mattino. Oggi sarà diverso e i corridori potranno provare in tutta sicurezza il percorso della prova a cronometro. Evenepoel si sente bene, è molto fiducioso e pensa che il tracciato di gara si adatti molto ad un corridore come lui.
«Non voglio gridarlo ai quattro venti – ha detto Evenepoel durante la conferenza stampa della nazionale belga - ma quest'anno non sono mai stato in forma come adesso. So che in gara dovrò mostrare la mia parte migliore e sono pronto a farlo».
Il belga ha grandi ambizioni e vuole vincere il terzo titolo mondiale a cronometro, per entrare in quel gruppetto di campioni che è riuscito in questa impresa.
Solo due corridori ci sono riusciti prima di lui. L'australiano Michael Rogers tra il 2003 e il 2005 e il tedesco Tony Martin nel 2011, 2012 e 2013, con tre titoli mondiali di fila. Evenepoel sembra assolutamente convinto che nessuno domani riuscirà a superarlo. Il percorso sarà molto impegnativo su una distanza di quasi 41 chilometri. Le insidie principali saranno i dislivelli, il caldo, e Tadej Pogacar come avversario. «Una volta che hai indossato una maglia così, non vuoi più rinunciarci - ha detto il belga ricordando le maglie iridate di Glasgow e Zurigo - Soprattutto quando sai che il percorso è adatto a te. Quindi sarà una grande sfida da affrontare, ma non vedo l’ora di farlo. Non sono il tipo di corridore che si allena molto sulla bici da cronometro. Qui poi ho visto che è un po' troppo pericoloso con il traffico. Ho fatto una sessione di allenamento con i blocchi, ed è andata bene. Penso che sia sufficiente, ma non conosco ancora molto bene il percorso, ma era importante rivedere la parte tecnica».
Remco Evenepoel è senza dubbio uno dei migliori cronometristi di sempre e questo è dimostrato dal fatto che non ha mai lasciato un Campionato del Mondo senza essere salito sul podio. Questo non è il suo anno migliore, attualmente ha sei vittorie, le più importanti delle quali sono la Freccia del Brabante e le cronometro in Romandia, Delfinato e Tour.
Il percorso piace al belga, ma solo oggi potrà vederlo nel dettaglio. «Ripasseremo tutto, ma non sembra un percorso molto tecnico. E alla fine è duro con i suoi 680 metri di dislivello. È un percorso molto veloce e si pedala ad alta quota. L'aria è più rarefatta, quindi la velocità sarà maggiore. Non ci sono salite con pendenze importanti e quindi puoi mantenere la posizione, e questo mi dà un vantaggio. Anche in discesa non ci sono parricolari punti critici».
Il belga vuole chiudere la stagione nel migliore dei modi e dopo i Campionati del Mondo lo rivedremo in Francia per i Campionati Europei, dove correrà sia su strada che a cronometro. «Se vincerò due dei quattro titoli, la mia stagione sarà decisamente migliore rispetto a quanto non lo sia ora e non dobbiamo dimenticare il Lombardia. Quindi in totale ho ancora cinque grandi opportunità per provare a migliorare la mia stagione. Se devo decidere la giornata più importante, penso che sarà domenica».
Remco è forte ma ci saranno altri corridori, che vogliono vincere l’oro e la maglia iridata nella cronometro e tra questi, c’è sicuramente Tadej Pogacar. «Quale versione di Tadej Pogacar vedrò domenica? Spero che sia al massimo delle sue potenzialità e poi starà a me dimostrare la mia migliore versione per vincere. Per quanto riguarda Vine, tutto dipende da come è uscito dalla Vuelta, anche se hanno avuto qualche giorno più tranquillo. Ha viaggiato con noi in aereo da Bruxelles ma non so come sta. Posso dire che per il podio vedo quattro o cinque corridori, ma io sono qui per essere il migliore e il resto non conta».
La nazionale belga, oltra a Evenepoel, avrà altri due cronoman in gara domenica a Kigali: Ilan Van Wilder e Florian Vermeersch. I due sanno che Remco è il più forte, ma allo stesso tempo vogliono fare un bel risultato e arrivare con i migliori.
«Penso che sia un percorso adatto a me - ha detto Van Wilder - Mi sono preparato bene e spero di poter lottare per la top 10».
Vermeersch invece pensa che nella cronometro potrebbero esserci delle sorprese e che nulla potrà essere scontato. «Penso che accadranno cose che spingeranno alcuni corridori al limite o li metteranno un po' in difficoltà, ad esempio come il caldo o l'altitudine. Sarà uno sforzo di 45-50 minuti, e non è qualcosa che si fa spesso ad altitudini elevate durante tutto l'anno. Ma non vedo l'ora di partire e posso dire di avere buone gambe per la gara».