
Mentre il mondo si prepara a scoprire il Ruanda attraverso i Mondiali di ciclismo su strada, ci sono piccole realtà locali che a Kigali in questi giorni diventeranno protagoniste: se il futuro è dentro gli occhi dei bambini, i bambini del Ruanda si sono trasformati in artisti e giocolieri. Saranno infatti i bambini e i ragazzi dell’Artistic Cycling Club Kigali che, con le loro acrobazie in bici, apriranno al Visit Center Rwanda, sede organizzativa dei Mondiali di ciclismo, l’evento iridato.
A raccontarci la storia del ACC Kigali è Jonathan Irakiza, uno degli istruttori che attraverso il ciclismo acrobatico cerca di salvare i bambini del Ruanda, migliorando la loro situazione sociale e culturale. «Per i giovani dei quartieri poveri di Kigali, le opportunità spesso sembrano semplicemente irraggiungibili – ha raccontato Jonathan Irakiza – Abbiamo pensato a come poterli aiutare togliendoli semplicemente dalla strada e il ciclismo, che si fa proprio sulla strada, ci sembrava la cosa più adatta a loro. Abbiamo creato un programma di ciclismo artistico con l’intento di offrire non solo uno sbocco creativo, ma anche un'ancora di salvezza per l'autostima».
Jonathan Irakiza è un valido insegnante di ginnastica presso l’Ineza Dance Studio di Kigali ed è tra gli ideatori East Africa Circus Festival.
«All'inizio il nostro progetto era rivolto ai bambini vulnerabili dei quartieri svantaggiati, in seguito abbiamo capito che il ciclismo artistico doveva diventare a Kigali uno sport come tutti gli altri». I bambini dell’Artistic Cycling Club Kigali hanno dai 6 ai 16 anni e non fanno differenze tra maschi e femmine, anche se le bambine spesso non partecipano perché devono badare ai fratelli più piccoli.
Wineza Keza Sabrin fa parte della squadra, di anni ne ha 13 e, dopo la morte del padre, si era ritrovata a vagare per strada perché nessuno si occupava di lei. Oggi Wineza è una ciclista e fa acrobazie sulla sua bici e ha ritrovato la speranza e la voglia di guardare al futuro.
Sono tanti i ragazzini che si sono salvati grazie a queste bici, forse un po’ rovinate e non completamente sicure, ma il sorriso ogni volta che ne prendono una cancella quella sofferenza che hanno dovuto affrontare già da piccoli. «Al momento non abbiamo alcun supporto da nessuno, mobilitiamo le nostre risorse, attrezzature e sponsor. Ci auguriamo che il Ministero dello Sport e la Federazione possano aiutarci a sfruttare appieno il nostro potenziale. Quest’anno i miei ragazzi hanno partecipato per la prima volta al East Africa Circus Festival e alla gente sono piaciuti tantissimo e questo successo li ha aiutati con la loro autostima. Vorrei solo che attraverso lo sport riuscissero a migliorare la loro condizione e se qualcuno ci guarderà veramente, forse potrebbe decidere di investire sul nostro progetto».
L’ACC Kigali, si allena ogni giorno in strada ed è così che riescono a convincere altri ragazzini a entrare nel progetto. Oggi e domani saranno loro i protagonisti del Mondiale di Ciclismo a Kigali e potranno offrire a tutti gli ospiti uno spettacolo costruito con la fatica e i sogni di tanti bambini che vogliono diventare degli atleti.
Al momento, il Ruanda è un pioniere e un polo unico per il ciclismo artistico in Africa. Non ci sono notizie di altre squadre con programmi come il loro in altri paesi africani e adesso, con la prova iridata a Kigali, potranno far vedere il loro talento e a realizzare quel sogno che con fatica e determinazione stanno inseguendo.