Bis della Abbott, la Kuota della Luperini troppo leggera: a casa
DONNE | 05/07/2013 | 16:20 Mara Abbott concede il bis. L'americana dopo aver conquistato la maglia rosa ieri sul Monte Beigua, ha definitivamente messo il sigillo sul Giro Rosa 2013. Nella Terme di Premia-San Domenico (121 km) la Nazionale degli Stati Uniti d'America ha tenuto sotto contollo i numerosi attacchi di giornata, a partire dal primo appena dopo il via della campionessa olimpica e iridata Marianne Vos all'ultimo promosso da nove atlete raggiunte ai piedi della salita finale.
A 10 km dal traguardo il folto pubblico presente ha assistito alla bagarre tra le migliori nella generale, da cui è uscita in trionfo ancora una volta la capitana del team a stelle e strisce, che ha raggiunto l'arrivo 24" prima della tedesca Claudia Hausler (Tibco To The Top) e 34" prima di Francesca Cauz (Top Girls Fassa Bortolo), che si conferma la miglior giovane di quest'edizione. La trevigiana classe '92 che tranne sorprese domenica porterà a casa la maglia bianca corre per il team in cui è cresciuto un altro talento azzurro, vale a dire Elisa Longo Borghini a cui è stata dedicata la tappa odierna interamente nel Verbano Cusio Ossola. Il gruppo guidato dalle sue compagne della Hitec Products Uck ha sfilato al traguardo volante posto a Ornavasso salutando calorosamente la piemontese infortunatasi ai recenti Campionati Italiani, che nonostante sia ancora convalescente non ha voluto perdersi il passaggio della carovana rosa.
In quarta posizione si è piazzata Fabiana Luperini della Faren Kuota (messa fuori corsa dalla giuria per bicicletta non conforme ai regolamenti UCI, per violazione dell'articolo 1.3.0196 relativo al peso minimo consentito: per 180 grammi ha fatto le valige), quinta Tatiana Guderzo (MCipollini Ale Galassia), che data la squalifica della pisana mantiene la maglia blu di miglior italiana nella classifica generale.
«Che belle montagne avete in Italia! Grazie alle mie compagne ho potuto controllare la corsa agevolmente ed esprimermi al meglio. Oggi senz'altro è stata una giornata importante, ma Cremona è ancora lontana. Ci aspettano altre due tappe, in cui può ancora succedere di tutto» racconta sorridente Abbott, già maglia rosa nel 2010, acclamata dal pubblico piemontese.
«Su un arrivo di questo tipo è davvero difficile battere un'atleta come Mara. Sono felice del mio 2° posto, dopo due anni difficili sono finalmente tornata nel ciclismo che conta» commenta Hausler, anche lei già vincitrice al Giro Rosa, correva l'anno 2009.
Raisport 2 dedicherà alla tappa odierna una sintesi di 50' a partire dalle ore 20.00, con replica in terza serata.
Finite le salite, domani torneranno di scena le ruote veloci. In programma un circuito completamente pianeggiante da ripetere sette volte, per un totale di 120 chilometri a Corbetta, nel milanese.
Ordine d’arrivo
1. Abbott Mara (Nazionale Usa) 121,00 km in 3h16'01" alla media di 37,038 km/h
2. Hausler Claudia (Tibco To The Top) a 24" 3. Cauz Francesca (Top Girls Fassa Bortolo) a 34" 4. Luperini Fabiana (Faren Kuota) a 41" 5. Guderzo Tatiana (MCipollini Ale Galassia) a 1'03" 6. Stevens Evelyn (Specialized Lululemon) a 1'32" 7. Vos Marianne (Rabo Woman Cycling Team) a 1'39" 8. Gillow Shara (Orica Ais) a 1'46" 9. Moolman Ashleigh (Lotto Belisol Ladies) a 1'52" 10. Vysotska Yegvenia (Sc Michela Fanini Rox) a 1'53"
Classifica Generale
1. Abbott Mara (Nazionale Usa) in 17h14'34" 2. Guderzo Tatiana (MCipollini Ale Galassia) a 2'40" 3. Hausler Claudia (Tibco To The Top) a 2'55" 4. Cauz Francesca (Top Girls Fassa Bortolo) a 3'10" 5. Gillow Shara (Orica Ais) a 4'50"
Ieri terza oggi quarta quindi ieri o la bici nn è stata pesata oppure bisognerà tirare le orecchie a qualcuno che ha cambiato qualche componente
regola assurda
6 luglio 2013 10:49angelofrancini
Partendo dal fatto che tutte le componenti di una bici (per norma UCI) devono essere approvate dalla comm. materiali UCI (a cura del fabbricante) prima di essere usate in gara: ritengo che se per assemblare una bici uso materiali approvati che danno un peso inferiore ai 6,8 dovrei essere in regola.
Si potrebbe SEMMAI (ma ritengo sia sempre insulso) indicare un peso minimo riferito al solo TELAIO nudo e crudo. Poi ovviamente in base ai vari allestimenti il peso potrebbe variare liberamente: mi parrebbe più democratica, ma di DIFFICILE applicazione. Infatti pe il controllo bisognerebbe smontare la bici!!!!
Vi ricordate 15/20 anni fa cosa accadeva all'arrivo delle gare di sci: il tecnico andava incontro all'atleta e si scambiano gli sci usati (maestri gli austriaci).
Ma chi le scrive queste regole: coloro che poi le devono applicare e sono approvate da dirigenti ai quali bisognerebbe fare un test per capire cosa capiscono
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