DONNE | 28/06/2013 | 10:42 Dopo aver vissuto un Giro d’Italia entusiasmante, ci apprestiamo a viverne un altro doppiamente rosa. Parliamo del Giro d’Italia Internazionale Femminile, che quest’anno taglia il traguardo numero 24 e torna ad essere guidato da Giuseppe Rivolta. «Quanto ci ho messo a decidere di accettare l’incarico assegnatomi dalla Federazione? Mezza giornata. Il ciclismo femminile è da sempre nel mio cuore. Organizzare una manifestazione di questa portata è un impegno colossale e un lavoro non semplice, soprattutto nel difficile momento economico che stiamo vivendo, ma non potevo fare a meno di accettare. Ormai sono un “Giro Rosa dipendente”» spiega il dirigente brianzolo, già direttore generale del Giro femminile dal 2002 al 2005 e dal 2007 al 2009, nonché direttore di gara nelle ultime tre edizioni della corsa. Le migliori cicliste del panorama internazionale saranno impegnate dal 30 giugno al 7 luglio in otto tappe che, da sud verso nord, attraversando sette regioni, andranno a disegnare un «Giro equilibrato e completo, in cui ci sarà spazio per ogni tipologia di atleta, con arrivi in volata, in salita e giornate adatte alle ragazze più forti sul passo», parola del Commissario Tecnico della Nazionale Femminile Italiana Edoardo Salvoldi. La prima tappa, interamente pugliese, partirà da Giovinazzo, in provincia di Bari, e ricalcherà la sesta frazione del Giro degli uomini. Sarà il traguardo di Margherita di Savoia, dopo 123,8 km, ad assegnare la prima maglia rosa, molto probabilmente ad una velocista. Il giorno successivo la carovana si sposterà a Pontecagnano Faiano (Sa): il comune campano ospiterà sia la partenza che l’arrivo della seconda tappa, al termine di un circuito da ripetere quattro volte per un totale di 99,6 km sostanzialmente pianeggianti. La lenta risalita verso nord toccherà quindi il Molise con un’impegnativa frazione a Cerro al Volturno (Is) che torna ad ospitare la corsa rosa a distanza di quattro anni: allora sul ripidissimo strappo finale vinse in fuga Noemi Cantele. Fu l’ultima vittoria di una azzurra al Giro e speriamo che lo stesso traguardo porti bene e le italiane tornino ad esultare nella corsa rosa. La quarta tappa, la più lunga di questa edizione, si svilupperà in provincia di Ancona: da Monte San Vito a Castelfidardo (137,2 km). Trasferimento in Liguria per la tappa regina, la quinta, senz’altro una delle più attese e decisive. Partenza da Varazze per arrivare dopo 73,3 km in cima al Monte Beigua. Sui 14 chilometri abbondanti di salita, con pendenze che per lunghi tratti saranno superiori al 10%, capiremo chi potrà ambire sul serio alla maglia rosa. La corsa non sarà però finita perché il giorno successivo ci si sposterà nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola per un’altra frazione impegnativa sulle strade della pupilla di casa, Elisa Longo Borghini: da Terme di Premia si raggiungeranno i 1.410 metri di San Domenico, con gli ultimi 5 chilometri che avranno una pendenza media superiore al 9%. Gran finale poi in Lombardia: la settima frazione si correrà in provincia di Milano, a Corbetta, su di un circuito adatto alle velociste mentre l’ultimo giorno avrà base a Cremona, eletta quest’anno Città Europea dello Sport. A decretare la regina rosa 2013 sarà una cronometro completamente pianeggiante di 16 chilometri. Confermata la presenza di Marianne Vos, dominatrice delle ultime due edizioni, oltre che campionessa olimpica e mondiale in carica, ma anche delle altre recenti vincitrici della corsa rosa: l’eterna Fabiana Luperini (2008), la tedesca Claudia Hausler (2009) e l’americana Mara Abbott (2010). La fuoriclasse olandese tenterà il tris consecutivo che in passato è riuscito solo alla Luperini, vincitrice quattro volte tra il 1995 e il 1998. «La presenza della Vos è importante per il Giro Rosa, quanto la sopravvivenza della corsa lo è per lei. Quando il Giro sembrava a rischio, Marianne è stata una delle prime a chiedere che qualcuno salvasse la gara a tappe più importante del movimento femminile. Sono contento di esserci riuscito e spero, una volta terminata la gara, che tutte le atlete, dalla prima all’ultima, siano soddisfatte del nostro lavoro» afferma Rivolta, alla guida della sua nuova società “4 Erre”. Tra le formazioni al via ci saranno oltre alla Rabo Women Cycling Team, la Specialized-Lululemon, la Orica-AIS, la Hitec Products con le due promesse Ratto e Longo Borghini, quest’ultima tra l’altro miglior giovane lo scorso anno, e anche la Wiggle Honda della campionessa del mondo 2010 e 2011 Giorgia Bronzini. Presenti come da tradizione tutte le formazioni italiane o di matrice italiana come la Pasta Zara-Cogeas, la BePink, la MCipollini Giordana di Tatiana Guderzo, la Faren-Let’s Go Finland, la Michela Fanini, il Vaiano-Fondriest, la Top Girls Fassa Bortolo e la Chirio Forno d’Asolo, che ha recentemente festeggiato la vittoria della russa Tetyana Ryabchenko al Tour of Chongming Island in Cina, prova valida per la Coppa del Mondo. A completare l’imponente schieramento di partenza, per un totale di 20 team e 160 atlete, troveremo la Boels Dolmans, la RusVelo, la Lotto Belisol, la Bizkaia-Durango, la TBCO-To the top e le squadre nazionali di Olanda e Stati Uniti. Tante quindi le campionesse al via che lotteranno per una vittoria parziale nella corsa di più giorni più importante dell’anno e per le cinque maglie in palio, la rosa in primis, su cui spiccherà oltre al logo dello sponsor Drema Fresh, il cuore della Marina Romoli Onlus. Anche quest’anno il Giro Rosa supporterà infatti la Marina Romoli Onlus, associazione no profit che si rivolge a tutti gli under 30 che praticando ciclismo agonistico sono rimasti vittime di gravi incidenti stradali per dare loro due generi di aiuto: uno economico immediato per affrontare le cure e la riabilitazione molto costose, l’altro in proiezione, sostenendo la ricerca indirizzata all’individuazione di terapie in grado di curare le lesioni al midollo spinale. «Il cuore di Marina, madrina della corsa, sarà sul cuore delle migliori atlete in gara, ma anche sulle maglie dello staff della corsa che con grande orgoglio porterà il suo messaggio in giro per l’Italia e anche al di fuori dei confini nazionali grazie alla copertura mediatica che la nostra corsa avrà anche all’estero grazie a Rai Sport e ai giornalisti che da tutto il mondo si stanno accreditando per seguire l’evento» conclude il numero uno dell’organizzazione del Giro Rosa 2013. Insomma, un motivo in più per dare anima e corpo per essere protagoniste sulle strade del GiroRosa e per cercare di salire sul gradino più alto del podio della corsa. Le altre maglie in palio saranno la bianca Algida della classifica giovani, l’Azzurra Dama della classifica riservata alle italiane, la Verde Saugella per la classifica dei Gpm e la Ciclamino Selle Italia per la classifica a punti.
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