Segrate: bici, chitarre e un'unica passione

INIZIATIVE | 04/06/2013 | 09:24
Segrate, popoloso comune di oltre trentacinquemila abitanti, confinante con Milano, ha inserito un altro anello nella catena d’amore, si può definire così, a giusta ragione, per la bicicletta. E’ un altro anello di questa catena dopo di quello dell’inaugurazione del monumento alla bicicletta dell’ottobre 2012 che si propone con bella evidenza lungo la frequentatissima strada statale Cassanese. Un’imponente, e al tempo stesso elegante, struttura elicoidale metallica, alta sei metri, che rappresenta una strada in salita con tre biciclette da corsa che s’arrampicano lungo l’ascesa. All’inizio della salita sono incisi nel bronzo molti nomi di corridori, tecnici e giornalisti che hanno contribuito, in varie epoche, all’affermazione dello sport ciclistico. E pazienza se qualche “purista” fra i molti personaggi intervenuti all’inaugurazione, bonariamente, ha rilevato che le tre bici in salita non sono provviste di cambio. In occasione dell’inaugurazione del monumento era stata allestita anche una mostra di biciclette storiche e attuali che ha riscosso un alto indice di gradimento fra gli appassionati e i giovani delle scuole interessati dall’iniziativa.
L’opera è stata donata, “chiavi in mano” come si suole dire, al comune di Segrate da un imprenditore del settore ciclo proprio di Segrate, Redecesio di Segrate, per la precisione, “La Lombarda” che qui ha la sua sede dal 1946. Il titolare, Alberto Venturini, affermato operatore del settore, è orgoglioso dell’iniziativa, anche se, talvolta, parlando del costo complessivo dell’opera, si mette le mani nei capelli (è proprio un modo dire, ovviamente, nello specifico….).
Un’altra, grande passione, di Alberto Venturini è quella per la chitarra. Una “malattia” contratta negli anni ’70, quando era “un ragazzo dell’oratorio” (oggi ha sessantuno anni), che l’ha condotto a collezionare oltre trecento chitarre, custodite e protette in un ambiente a umidità controllata. Una quarantina fra i “pezzi” di maggior pregio che si collegano ai nomi di grandi artisti, a livello mondiale, soprattutto targati U.S.A., che sono la storia del rock internazionale, sono stati esposti in occasione dell’inaugurazione del nuovo e moderno Centro Civico-Biblioteca “Giuseppe Verdi” di Segrate, dove sorgeva il vecchio palazzo comunale, domenica 1 giugno. Quest’anno è appunto il bi-centenario della nascita del grande musicista di Busseto che è stato ricordato nella sua cittadina natale anche da una partenza di tappa del recente Giro d’Italia. Una mostra che ha richiamato e riscosso grande interesse, come ha rilevato il primo cittadino di Segrate, Adriano Alessandrini. Fra i vari motivi legati all’esposizione d’esemplari storici - chitarre e musica ovviamente al proscenio - la bicicletta e la passione per il ciclismo sono state rappresentate, oltre che da Alberto Venturini, da un musicista del livello di Gigi Cifarelli che, fra un virtuosismo e l’altro “live” con la chitarra, non ha mancato di ricordare al pubblico, col garbo che gli è proprio, la sua vera passione per la pratica attiva, attivissima, della bicicletta e per il ciclismo. Una passione che talvolta antepone alla sua professione di musicista, jazz-man, di levatura internazionale che passa in subordine. Quasi a certificarla ha eseguito la sua personalissima e affettuosa interpretazione del famoso “Ciao mama” che è stata la sigla di una rubrica ciclistica televisiva della Rai, molto apprezzata e applaudita dall’attento uditorio.
Richiesto di un’indicazione dell’impegno, anche economico, per questa sua passione, Alberto Venturini ripete la medesima risposta mimica manifestata in argomento per il monumento della bicicletta: le mani fra i capelli superstiti…. Vuoi però mettere la soddisfazione!
Per coloro i quali fossero interessati ad approfondire l’argomento è possibile visitare il sito www.venturiniguitars.com

Giuseppe Figini
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