Josefa IDEM. 2. Complimenti vivissimi al neo Ministro dello sport.
Preferisce il derby di coppa questa sera a Roma (città presidiata,
polizia in ogni angolo, un clima semplicemente imbarazzante per un
evento che si picca di essere definito sportivo), al gran finale del
Giro d’Italia. Complimenti per la sensibilità, per l’attenzione rivolta a
quegli sport che vengono ancora considerati “vari”. E dire che la
signora Ministro che viene da sport minori dovrebbe capire la valenza
degli eventi. In questo caso avrebbe potuto benissimo presenziare sia al
Giro che alla partita. Alle premiazioni non si presenta nemmeno il neo
presidente del Coni Giovanni Malagò. Poche parole. Idem come sopra.
Andrea MONTI. 6 +. È una sufficienza d’incoraggiamento, per il direttore de «La Gazzetta dello Sport». Un finale di Giro da brividi e una Gazzetta, che per una volta, ha fatto quello che da tempo noi sportivi del pedale speriamo che faccia se non sempre, almeno molto di più. Ha visto che risposta lungo le strade d’Italia? Ha visto il popolo del ciclismo? Ha visto quanto è ancora amato il nostro beneamato sport? L’augurio è che da oggi in avanti la redazione del più importante quotidiano sportivo d’Europa sia sempre più amante del ciclismo e complice con la Rcs Sport. Ogni tanto sembra che sia più avversaria che complice.
Vincenzo NIBALI. 10. Lieve, leggero, soffice e spietato. Un signore disponibile e ben disposto giù di sella, capace di diventare rapace e capace di qualsiasi cosa su un mezzo che lo consacra per intero. Vince dominando, ma la sua è una dittatura illuminata, quasi condivisa. Nobile Nibali.
Mark CAVENDISH. 9. Poteva fare le valige, invece è stato qui fino alla fine per portarsi a casa la maglia rossa, che un anno fa gli era sfuggita per un solo punto. Ha avuto sicuramente fortuna, con la cancellazione della tappa della Val Martello e l’alleggerimento della tappa delle Tre Cime di Lavaredo, ma come si dice in questi casi la fortuna aiuta gli audaci. E lui audace lo è stato sicuramente.
Stefano PIRAZZI. 8. Scatti e controscatti a ripetizione. Un Giro tutto proiettato in avanti, cercando di non rimanere indietro. È maglia azzurra del Gran Premio della Montagna. Meritata.
Carlos BETANCUR. 8. Un bellissimo duello con Rafal Majka (7). Una sfida per la maglia fino all’ultimo respiro, lassù, tra la neve delle Tre Cime, dove il respiro si fa corto e il futuro di questi ragazzi è ampio.
Stefano GARZELLI. 10. Il suo Giro è stato da 4 3 2 1 forse anche da S.V. Ma io lo applaudo in piedi per come si è accostato alla sua ultima corsa rosa. In mezzo al gruppo ha pedalato consapevole di essere già un ex. Ha gustato a pieni polmoni questo suo ultimo viaggio, queste ultime tappe, questi ultimi chilometri. L’ha fatto con semplicità, garbo e signorilità. Si è beccato anche qualche “vaffa” da qualche sceriffo del gruppo (ebbene sì, anche questo…), ma lui ha lasciato dire e fare, con la grandezza di chi sa che è stato grande in bicicletta e si appresta ad essere grande: anche dopo.
Mauro VEGNI. 9. Ha misurato l’Italia, l’ha disegnata, l’ha schizzata, ne ha fatto un tragitto, uno spartito coerente e intonato. Ha gestito situazioni delicate, e anche molto, con lucidità e rispetto per tutti. Ha portato in porto un grande Giro, grazie all’apporto del suo staff, dei suoi uomini, dei suoi collaboratori (Stefano Allocchio, il più stretto e riconoscibile). Maglia rosa.
CORRIDORI. 9. Come si dice in questi casi? Sono i corridori a fare le corse e non viceversa. Lo spartito era di quello buoni, loro hanno suonato con passione e generosità.
TRASFERIMENTI. 5. Sono stati tanti, per i corridori e tutta la carovana fin troppi. Per noi “suiveurs”, che seguiamo, inseguiamo, ammiriamo, apprendiamo, conosciamo, scopriamo è stato da 8. A nome dei corridori, però, qualche chilometro in meno.
Michele ACQUARONE. 8. Ha iniziato il suo progetto di mondializzazione, internazionalizzazione, di riposizionamento di una corsa che forse mai come quest’anno ha mostrato segni evidenti di crescita. Tante tivù, tanto estero, tante attenzioni per una bella corsa e per una corsa bella. Bravi Matteo Pastore e Marco Gobbi Panzana, che di questo progetto non sono architravi ma muri portanti.
CAROVANA. 5. Ci si crede ma non ancora fino in fondo. È un veicolo pubblicitario e di promozione sia della corsa che delle aziende estremamente importante. Al Tour questo è un punto di partenza, per il Giro è solo l’inizio. Forse.
VILLAGGIO DI PARTENZA. 5. Piccolo, piccolino, poco coinvolgente e avvolgente. Forse la colpa non è nemmeno degli organizzatori, ma delle aziende che fanno le cose a metà. Come per la carovana, anche in questo ci si crede poco. Gli organizzatori dovrebbero però capire che questo è uno spazio che andrebbe valorizzato con dei buttadentro, non dei buttafuori.
Radio 101. 8. Animano, sollecitano, risvegliano, richiamano, risuonano: energia allo stato puro. Bravi, bravissimi.
Stefano BERTOLOTTI e Paolo MEI. 8. Sono gli speaker della corsa rosa. Sono loro che accolgono, rilanciano, diffondono e informano. Lo fanno con garbo ed entusiasmo. Mai troppo e anche mai troppo poco. Ben bilanciati. Equilibrati.
Angelo COSTA e Cristiano GATTI. 10. Sono stati i miei compagni di viaggio per tre settimane, per la ventesima volta in carriera. Abbiamo animato la corsa con opinioni forti e messaggi tenui. Affreschi sagaci e ritratti ironici. Voti pieni e alcuni vuoti. Abbiamo condiviso e discusso: anche animatamente. Abbiamo fatto con amore quello che da sempre amiamo fare: andare in Giro per l’Italia del Giro prendendoci anche in Giro. Il mio grazie va a loro. E anche a voi.
da chi si e' beccato i vaffa?questa mi e' sfuggita!! ma non e' uno sceriffo pure lui??!?
Idem
26 maggio 2013 21:38true
Idem 2 perche' solo perche' del PD, abbia l'onesta' di ammetterlo. Altrimenti non sarebbe nemmeno stata nell'elenco delle persone in pagella.
Solito PDLlismo da "Il Giornale".
piani alti
26 maggio 2013 22:32lattughina
i piani alti del ministero dello sport e della presidenza del coni non si sono scomodati, per così dire, per rendere omaggio e onore ad un finale d'evento come il Giro d'Italia che, al contrario, meritava la presenza di un'alta carica rappresentativa del mondo dello sport. Peccato cara Signora Idem e caro Signor Malagò, avete perso un momento di alta emozione, un momento molto coinvolgente che vi avrebbe fatto capire il valore immenso di questo sport. Peggio per voi.
Quale votazione per il pubblico?
26 maggio 2013 23:15gianni
Caro direttore, sono appena ritornato da Brescia: ero una fra quelle migliaia di persone sul circuito finale (ma quanti saremo stati?) e non ho mai visto tanti "nordici" così contenti di applaudire un siciliano ed erano applausi sinceri. Ho notato anche vigili urbani cortesissimi e molto disponibili.
Allora: che voto dà a noi del pubblico?
Un cordiale saluto
gianni cometti
Per piacere, non facciamo ridere i polli con le solite faziosità di partito..
27 maggio 2013 00:46teos
Il Direttore Stagi ha tutte le ragioni di questo mondo a bocciare sonoramente un Ministro che non si è degnato neanche di una telefonata di congratulazioni fatto che equivale ad un totale disinteresse dello sport ciclismo. E' un fatto di una gravità inaudita e sconcertante, a maggior ragione se si considera che questo ragazzo ha portato una ventata di freschezza in uno sport che ne ha dovute passare tante, in questo Giro compreso, ed ha riavvicinato la gente alla strada laddove a Roma i poliziotti ritrovavano un arsenale da sommossa sotto un ponte vicino lo stadio. Mi chiedo e chiedo a chi legge: dov'era lo sport, l'aria di festa, la gente semplice, a Roma o piuttosto a Brescia? E chi si para dietro il dito della politica, perchè non legge altre fonti invece di denigrare un'autorevole figura del giornalismo sportivo come il Direttore Stagi? Non poteva esserci ubiquità? Ok, ma allora, ammesso e non concesso che al calcio spettasse la priorità, perchè non mandare viceministri e vicepresidenti (altrimenti che la paghiamo a fare questa gente) a presenziare? Voi li avete visti? Io no. Evidentemente perchè in Italia la cultura degli sport di serie B la fa sempre da padrona, e come dice il Direttore la cosa grave è che la Idem che proviene proprio da uno di questi sport (ma sullo stesso piano metterei Malagò che proprio dei diritti degli sport minori aveva fatto una bandiera in campagna elettorale, evidentemente a questo punto solo per essere eletto..) si rende fautrice di questo arcaico ed antidemocratico sistema. E badate bene che lo dice uno che tifa per una squadra di calcio, che segue il calcio ma che nel contempo segue il ciclismo, ama il ciclismo e conosce la sua storia e la sua dignità umana di sport di fatica e di sudore.
$$$$$$$$$$$$...........
27 maggio 2013 08:28passion
$$$$$$$$$$$$$$.......... solo $$$$$$$$$$$$$$$
la stupidità della gente è infinita....
27 maggio 2013 08:52lisa
Giusto per dovere di cronica vorrei dire che ieri a Brescia IN VIA VITTORIO EMANUELE II è arrivato un gruppo di sostenitori della Lega Lombarda con bandiere e magliette verdi , E SOLITI slogan fuori luogo...hanno occupato più marciapiede con una tale prepotenza, e ho sentito frasi ignoranti del tipo vince un XXXXXXXX il giro....credo che i tanti vigili che erano presenti dovevano farli andare via .BASTA USARE IL CICLISMO PER SCOPI POLITICI!!!!!
Troppo generoso con la Idem.
27 maggio 2013 08:56Bastiano
Purtroppo anche nel ciclismo c'è il solito ...... che deve metterci la politica, quì basterebbe attenersi ai fatti ed i fatti dicono che la ministra Idem merita non 2 ma 0 (zero), per essersi subito dimenticata da dove viene e, non come partito ma, come sport.
Quando faceva canoa cosa pensava di ministri che si comportavano come lei? Ci ripensi e vedrà che condividerà lo 0 in pagella.
Per il Presidente del CONI un altro 0 è d'obbligo, perchè anche la sua assenza sa tanto di politica ma, quella interna alle istituzioni sportive.
xTrue
27 maggio 2013 09:54mdesanctis
E anche oggi c'è qualcuno che perde l'occasione di fare bella figura standosene zitto. Ma cosa c'entra la politica? Lei cos'è? Un lettore di Repubblica o del Fatto o, semplicemente, uno che ha le fette di mortadella sugli occhi causa convinzioni politiche?
mdesanctis
IL marcio viene da lontano....
27 maggio 2013 09:55magico47
Tutto l'articolo del bravo Stagi si sintetizza in poche parole.
Fino a che lo Sport del CICLISMO viene relegato da moltissimi anni nel televideo
RAI alla pagina "ALTRI SPORT" sarà sempre sottoposto a queste vere vergogne di
INDIFFERENZA.IL peggio è che nessuno ha mai detto niente!
Il Giro d'Italia è una delle manifestazioni più importanti di Italia o comunque una delle poche manifestazioni che riesce a portare in strada milioni di italiani ogni anno... La gente che c'era a Napoli a Brescia e a Caravaggio è stata impressionante e non c'erano solo appassionati o gente del paese (per Caravaggio) ma anche persone che non san nulla di ciclismo ma attratte dal Giro, famiglie che hanno voluto passare un pomeriggio diverso con i loro figli.... Questo è il Giro e questo è il ciclismo ricordo che al Tour ogni anno il presidente del consiglio fa visita al Tour, lo scorso anno a Milano era presente il ministro Balduzzi ( se non ricordo male), quest'anno al Giro è arrivato il ministro colombiano Botero che è salito in ammiraglia!!!! I vertici del CONI e dello sport cosa fanno se ne stanno a Roma alla finale di Coppa Italia, dove sequestrano coltelli e tirano sassi contro i pullman di una delle due squadre... Complimenti!!!! Voglio ricordare che il Giro non è stato vinto da un colombiano, ma da un italiano che ci rappresenta a differenza di quelli che stanno hai vertici....
x True
27 maggio 2013 17:33SoCarlo
Non condivido la tua opinione: se la idem presenzia una partita , allora puo' benissimo attendere alla premiazione del giro
Per quando riguarda articoli cal sapore politico leggiti Gatti di un paio di giorni fa: Dal garantismo per un 70nne Che paga una minorenne per prestazioni sessuali (sono fatti suoi personali: strana definizione per un reato) al giustizialismo spinto e la richiesta di processo e condanna in piazza per in tizio di cui si ha una positivita' non ancora confermata alle controanalisi....
Secondo me al mattino la barba la fanno senza lo specchio.
27 maggio 2013 20:16foxmulder
VEGNI VIDI VICI! Meritava il dieci. Secondo me ai livelli di Torriani a livello di disegno del percorso e anche di rapporto con il gruppo. Veramente bravo.
NON E' GIUSTO
27 maggio 2013 23:01jaguar
E' Una grande Campionessa, donna di sport, seria, onesta, il Direttore questa volta sta esagerando....i compiti istituzionali sono intensi ed imprenscindibili anche perché si preparano per tempo......Prima di attaccare si è informato?... se sì ci dicesse tutto!!!!
Malagò
27 maggio 2013 23:21Monti1970
Il presidente del coni,non solo non era a Brescia ma non si é mai presentato a nessuna delle 21 tappe. Forse non l'hanno informato dell'esistenza del giro d'Italia o forse pensa che il giro non sia ancora iniziato
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