Il baronetto non viene giù

FIGURE E FIGURINE | 12/05/2013 | 17:20
di Angelo Costa  .



Nessuno in discesa è come Bradley Wiggins: più lenti di lui, soltanto i cartelli stradali e i dossi. Nel suo genere, è unico: una volta uno come lui sarebbe stato definito paracarro, ma nel suo caso i paracarri potrebbero querelare. Quando piove, è anche meglio, cioè peggio: è talmente fermo che riescono a fotografarlo bene perfino i telespettatori. Così correndo (si fa per dire), fa passare per traditori i compagni anche quando non hanno intenzione di lasciarlo per strada: loro non vorrebbero abbandonarlo, ma quando la strada va all’ingiù per aspettarlo dovrebbero fare surplace. 

Non è una novità del Giro: il baronetto è sempre stato così. Fin da piccolo: quando i genitori lo portavano ai giardinetti, saliva sul girotondo e l’altalena, ma evitava lo scivolo. Là in cima si bloccava: per rintracciarlo, bastava guardare la lunga fila in attesa sulla scaletta della giostra. A scuola non poteva andare con i mezzi pubblici: nessun problema nel salire, il dramma cominciava quando era ora di scendere. In discoteca non lasciava mai la pedana: amando i balli sfrenati, non si fidava. Così gli hanno consigliato di darsi alla bici, dove è diventato uno dei più bravi: per forza, una volta in sella non c’era verso di farlo venir giù.

Vita dura, quella di Wiggins: non si può certo dire che sia in discesa. E’ una vita di privazioni: non ha mai visto un grattacielo, non è mai salito sul Big Ben e i panorami preferisce guardarli in cartolina. Non prende nemmeno l’aereo: gli vengono le convulsioni al solo sentire il comandante annunciare che ‘abbiamo iniziato la discesa’. Persino quando l’hanno invitato a parlare all’università, ha dovuto rifiutare: il problema non era salira in cattedra, ma scendere. E’ vero che ha vinto il Tour, ma per avere un inglese in giallo a Parigi i francesi hanno dovuto piallare le montagne.
Non è facile convivere con questo tipo di paura: figuriamoci al Giro. Dove non lo aiuta nemmeno il fatto che Cassani in tv dica ‘dizeza’: Wiggo ha un sesto senso per la strada che si inclina, oltre che un freno a mano automatico. La sua squadra, per aiutarlo, non si limita ad aspettarlo in corsa: quando scende in ammiraglia dagli arrivi in quota lo benda. E negli alberghi ha scelto di dormire al piano terra. Per evitare un increscioso problema: quando è il momento di lasciare la stanza e andare alla partenza, chi se la sente di dirgli che è ora di scendere?
 
La frase del giorno. «Se Wiggo avesse corso la coppa Cobram di Fantozzi, sarebbe finito nella Trattoria del curvone». (Marcello Piazzano, inviato di Sportitalia, prevede per Wiggins un grande futuro nel cinema).
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COMMENTI
Wiggins
12 maggio 2013 18:07 colt
wiggins non va in discesa.... ma rispetto a tanti altri corridori va forte in salita ma sopratutto fortissimo a cronometro. penso che tanti sui colleghi lo invidiano in tutto per tutto. anche che vada piano in discesa.

non esageriamo, per favore
12 maggio 2013 18:25 lattughina
non sono una fanatica di Sir Bradley Wiggins ma ritengo che questo articolo vada molto oltre il sarcasmo e l'ironia con i quali che ogni giornalista condisce, in dosi più o meno massicce, i propri articoli sui corridori mettendo in risalto punti di forza oppure, come in questo caso, i punti deboli. Mi sembra un accanimento terapeutico fuori misura ..... è una presa per i fondelli proprio esagerata .... Vediamo di ridimensionarci con il sarcasmo Sig. Costa!

12 maggio 2013 19:45 foxmulder
Io vorrei sapere a quanto gonfiano i tubolari (ottimi tubolari di manifattura italiana) a Sir Wiggo. Sicuramente non sarà solo quello, ma una verifica la farei.
Quanto al pezzo di Costa: i commenti che precedono mi sembrano eccessivi. Prendiamoci meno sul serio. A partire dal pullman si SKY in giù... Una maggior "leggerezza" farebbe bene anche al baronetto...

Un po distratto.
12 maggio 2013 20:17 valentissimo
Lei ha fatto risaltare anche oltre il buon gusto i limiti in discesa di Wiggins ma, ha dimenticato di dire che in una tappa come oggi,quello che lei definisce un paracarri, non ha perso un solo secondo. Cosa direbbe allora dei suoi avversari che lo hanno voluto portare all'arrivo con loro?
Io credo che la vergogna sia tutta qui e non sul fatto che Wiggins abbia un limite in discesa.

12 maggio 2013 20:22 Voland
Fermo restando il diritto a una corretta critica, non condivido articoli come questo che irridono i ciclisti, siano essi grandi campioni o gli ultimi del gruppo,sono anche questi scritti che portano poi a vedere 'sulla strada' scene che vorremmo evitare di vedere da parte di pseudo-tifosi.

Direi perfetto..
12 maggio 2013 22:04 teos
L'intervento di valentissimo. Aggiungo solo che quello di Wiggins è un limite come lo era esattamente per Basso lo scorso anno (ricordate le curve quadrate che faceva con L'ASCIUTTO?) solo che nessuno ironizzava o ne faceva una ragion di stato come per Wiggins. E direi a ragione, visto che un limite è un limite è un limite parafrasando Gertrude Stein. Scarponi ha un limite nella cronometro ne ridiamo? No. Pantani andava piano a cronometro, ne ridevamo? No. Magari più rispetto invece per chi nonostante tutto con la sua presenza da la sua bella fetta di valore ed eco mediatica ad un Giro che appena lo scorso anno lamentavamo essere povero di campioni, no?

Pessimo
12 maggio 2013 22:41 maicol
Pessimo articolo questo... Da questo Costa pero forse nn ci si puo aspettare altro.. Se tuttobiciweb deve pagare questi pseudo giornalisti sportivi siamo messi bene..io penso solo che Wiggins nn voglia rischiare di cadere come è successo al Tour 2011 rompendosi qualcosa e mandando cosi tutto il lavoro svolto in fumo..e poi noi italiani siamo cosi..visto che è inglese è un paracarro in discesa.. Se Wiggins fosse italiano diremmo ""non è un paracarro è molto prudente e fa bene """ lo sento gia Cassani nelle telecronache...invidiosi che nn siamo altro

W Angelo Costa !!!
12 maggio 2013 22:52 Veleno
Ma smettetela di fare i finti moralisti, il Baronetto non la muove, in discesa sembra la Maria Canins dei tempi d'oro (ma voi non sapete nemmeno chi è ...) che al Giro donne si faceva tracciare le traiettorie in discesa con il gesso dal marito, e comunque ha ragione Valentinissimo, ma che far play, mica è caduto o che altro, è fermo come un ombrellone in spiaggia vicino a casa mia a Cattolica e allora che resti fermo e accumuli minuti, la gara è gara !!

catalunya 2013
12 maggio 2013 23:07 maicol
comunque alla prima tappa del Catalunya di quest anno vinta da Mersman ha attacato lui in discesa portanto via il gruppetto di 12 ch si è giocato la tappa...quindi è solo un problema di discesa bagnata..

DA DENUNCIA
13 maggio 2013 10:48 fredyguarin14
egregio dottor Costa,
ritengo che i suoi articoli scritti sul sito di Tuttobiciweb, siano oltremodo irritanti, se non dannosi per il sito stesso. LEI, carissimo dottore, invece di focalizzare la sua attenzione sulla spettacolarità del Giro e dei suoi protagonisti, si limita a denigrare "l'errore umano", a deridere i corridori e le loro squadre, a far si che dalla mitica corsa rosa, fuoriesca solamente il lato marcio (anche se del marcio non c'è).
Non so se ha letto, caro dottor Costa, il tweet irritato di Giovanni Visconti, il corridore che lei ha deriso in pubblica sede. Credo ci vorrebbe più rispetto per un atleta che che è diventato per ben tre volte campione italiano, e che ha iniziato questo giro con grande onore, sebbene LEI caro dottor Costa, metta in risalto solamente le cose negative.
A parte questo, caro dottor Costa, ci tenevo solo a darle un piccolo suggerimento, dall'alto della mia ignoranza: cerchi di dare rispetto ad un corridore come Bradley Wiggins, che come ben sa più di me, dalla pista ha vinto un Tour, per tacere degli altri titoli del quale si è fregiato, nonostante le sue critiche.
Vorrei vedere LEI, caro dottor Costa, prendere a tutta una discesa con l'asfalto viscido, con una bici che pesa quanto una scodella vuota, una scodella vuota di buon senso in questo caso.
Sono un assiduo lettore di Tuttobici, caro dottor Costa, ma le assicuro che i suoi articoli mi stanno facendo venire voglia di dedicarmi solo ed esclusivamente alla lettura di Dylan Dog.
Saluti egregio dottor Costa.

Stupidità allo stato puro
13 maggio 2013 13:56 pickett
All'estero,della nostra corsa,frega assai poco,lo sappiamo tutti.Invece di essere grati ad un corridore come Wiggins che con la sua presenza dà lustro al povero Giretto,i nostri giornalisti pensano bene di prenderlo per il c...Bravo Costa,complimenti!

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