INIZIATIVE | 02/04/2013 | 09:17 Proprio in coincidenza con la Milano-Sanremo, lo scorso 17 marzo, il Comune di Albese con Cassano, in provincia di Como, unitamente a varie altre associazioni locali, si è reso protagonista di una bella iniziativa per onorare il ricordo di un suo concittadino dedicandogli una via e altro, molto altro, d’interessante. Si ricorda Oreste Magni, nato ad Albese con Cassano il 3 marzo 1936, valido e solido corridore che, dopo una brillante carriera fra i dilettanti dove indossò anche la maglia azzurra della nazionale, fu professionista dal 1957 al 1966 in squadre come Chlorodont, Emi, Ignis, Fides, Gazzola e Cynar, squadre che andavano per la maggiore con grandi corridori e Oreste Magni non ha mai fatto mancare il suo contributo ai capitani. Oltre al sempre apprezzato aiuto per il gioco di squadra il corridore di Albese con Cassano ha saputo anche ricavare varie soddisfazioni personali con vittorie di rilievo come il trofeo Matteotti 1960 a Pescara e la 4^ tappa del Giro d’Italia 1961, a Cagliari, Giro che festeggiava il Centenario dell’unità d’Italia. Sono stati dieci i successi conseguiti in carriera oltre a vari piazzamenti che testimoniano il suo valore. Nella speciale classifica dei Magni nel ciclismo (e sono ben quattordici i professionisti nella storia ciclistica con il cognome che richiama subito alla mente il grande Fiorenzo), Oreste Magni è sicuramente sul podio, al fianco del compianto Leone delle Fiandre. Sceso dalla bicicletta, svolse la professione di rappresentante di liquore sebbene fosse astemio. Creò una bella e affiatata famiglia con la moglie Mariella e i figli, Davide e Silvia. Ha operato con passione ancora nel ciclismo, nell’U.C. Comense e nell’Albavilla, e ha sempre interagito, con discrezione e dedizione, in favore della comunità, in varie forme e iniziative, insieme alla moglie. Purtroppo una tragedia pose fine alla vita dei coniugi Magni nel marzo 1975 quando le esalazioni di una stufetta nella villetta al mare, appena acquistata a Lido di Savio, località balneare dell’Adriatico in provincia di Ravenna, ne causarono la morte nel sonno. Un lutto per i figli e per tutta la comunità di Albese con Cassano che, purtroppo, si sarebbe riproposto venti anni dopo, era il 18 luglio 1995, con la tragica morte in corsa al Tour de France di Fabio Casartelli, anch’egli di Albese con Cassano, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992. A completare il quadro del ciclismo di Cassano con Albese è da ricordare anche Paolo Pedretti, medaglia d’oro inseguimento a squadre nel 1932 alle Olimpiadi di Los Angeles con Borsari, Cimatti e Ghirardi. La mostra, curata da Giulia Masperi, nel centro civico intitolato a Fabio Casartelli, con foto, documenti e ricordi di Oreste Magni e della famiglia, l’intitolazione di una via sono destinati a tenere vivo il suo ricordo. Molti suoi amici corridori sono intervenuti a testimoniare i loro ricordi. Fra questi Franco Cribiori, Giancarlo Manzoni, suo grande amico, che ha adottato la figlia Silvia dopo la tragedia, Domenico De Lillo, Fausto Stiz, Claudio Cavalli e vari altri unitamente a Nino Bruno, un cognome da sempre collegato alla storia dirigenziale della gloriosa U.C. Comense 1887. Presenti Sergio e Rosa Casartelli, i genitori di Fabio. Cassano con Albese vuole e sa ricordare.
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