SPORT STILE DI VITA. Gaiardoni premiato in Regione Lombardia

| 10/01/2013 | 09:01
Personaggi, e che personaggi, d’ogni sport ricordati dal Premio SPORT STILE DI VITA promosso dall’assessore allo Sport e ai Giovani di Regione Lombardia Filippo Grassia. Una manifestazione con poche parole ma con molte eccellenze sia nello sport, sia nella vita, per essere in tema con il titolo del premio.
Con il garbo, la competenza e la passione proprie di un innamorato e profondo conoscitore dello sport Filippo Grassia ha accompagnato, quale gradevole colonna sonora, il susseguirsi della consegna dei riconoscimenti (un’opera in legno camuno) che, seguendo la scaletta delle premiazioni, precedenza al gentil sesso naturalmente, sono stati assegnati a Antonella Gilardelli, agonista d’alto livello e, poi  e tuttora presidentessa dello Junior Tennis Milano, a Paola Magoni, la sciatrice bergamasca campionessa olimpionica di slalom speciale, a Carola Mangiarotti, direttrice Circolo della Spada Mangiarotti, figlia di Edoardo, atleta di successo prima e poi dirigente a tenere fede a un cognome che, nella scherma, ha uno straordinario valore.
Apre la serie delle premiazioni al maschile un mito quale il campione di motociclismo Giacomo Agostini. E qua basta l’indicazione di nome e cognome. E’ il turno poi di Bruno Cattaneo, vice presidente della Fipav, sostenitore delle necessità degli sportivi e dei giovani.
E’ quindi il turno del giornalista di Raisport Marco Civoli, la voce della Rai per la vittoria azzurra ai Mondiali di calcio del 2006 in Germania e di tanti avvenimenti calcistici di primo piano che, ai suoi esordi professionali, si era cimentato nel ciclismo. Con Civoli premiato anche Sandro Mazzola e, pure qua, può bastare la parola. Praticamente una “coppia di fatto” li ha scherzosamente definiti Grassia e questo sia per la comune fede calcistica – interista naturalmente -, sia per avere scritto a quattro mani il recente libro “Ho scelto di stare davanti alla porta”, biografia del “baffo”, edito da Limina. A consegnare il premio anche il vicedirettore di Raisport Auro Bulbarelli.
Premiati poi il medico Luigi Colombo, un veterano della medicina sportiva, già medico sociale dell’Inter e di molti sportivi, il giovane Lorenzo D’Alberto per lo sci nautico, designato quale migliore giovane atleta universitario italiano negli USA, un’eccellenza nello sport e nello studio e Giuseppe Fasano, per l’impegno sociale nello sport in favore dei ragazzi in una zona difficile di Milano
Quindi il ciclismo, il grande ciclismo su pista in particolare, è alla ribalta con il premio allo straordinario velocista, veronese di nascita ma milanese d’adozione, Sante Gaiardoni, con medaglie d’oro all’olimpiade di Roma 1960 e mondiale nella velocità tra i professionisti e gli indimenticabili duelli con l’amico-nemico Antonio Maspes. A premiarlo sono il presidente FCI Renato Di Rocco con il presidente del Comitato Regionale Lombardo Franco Bernardelli. La motivazione del premio ha ricordato il suo potente e determinato stile di corsa che Gaiardoni ha riproposto tempo fa per vincere una sua personale corsa contro un avversario invisibile. In piena forma, “abbondante” forma a dire il vero, accompagnato dalla moglie, la cantante Elsa Quarta, e dagli amici Mario Dagnoni e Nico De Lillo, Gaiardoni ha ricordato lo stato dell’arte del suo progetto che porta avanti con un gruppo di collaboratori legato alla possibilità di realizzazione di un impianto polisportivo coperto, polifunzionale, ovviamente con pista ciclistica quale polo d’attrazione e di formazione per ogni categoria e tipologia di ciclismo, capace di 6.500 posti da realizzare nel territorio di Assago, comune confinante con Milano. Un progetto che porta avanti con determinazione attraverso impervi iter burocratici e finanziari ma con la grinta e la determinazione che ha ripescato, pressoché intatte, dal suo bagaglio di grande, grandissimo, esplosivo pistard. Un progetto che negli auspici di tutti gli appassionati, unito a quello del Vigorelli, potrebbe ridare linfa e popolarità al ciclismo, in particolare alla pista.
Basket al proscenio con il premio a Sandro Gamba che, come giocatore prima e poi come coach, ha portato la pallacanestro italiana sul tetto del mondo. Gamba, da sempre anche accanito e appassionato pedalatore, amante del ciclismo, per un impedimento fisico temporaneo, non ha potuto ritirare il premio di persona ma l’applauso che i numerosi convenuti gli hanno riservato l’avrà “sentito” anche a casa.
Premio alla memoria di Gianmario Missaglia, dirigente e poi presidente dell’UISP, definito un uomo del fare, eclettico, con vasti interessi, fautore dello sport per tutti e poi a Giuseppe Zaccheria, ideatore del Premio Gianni Brera per tenere sempre vivo il ricordo del grande Brera e per promuovere lo sport come forma di cultura.
Ultimo, ma non ultimo, l’obiettivo di Vito Liverani, con l’anteprima della mostra fotografica di “Emozioni senza tempo”, 50 fotografie per raccontare volti e luoghi del nostro sport, ospitata per ora alla Sala Opportunità – 13^ piano – ingresso N1 – dell’imponente struttura del Palazzo di regione Lombardia, in piazza Città di Lombardia 1, a Milano. Per ora un’anteprima, come spiega Stefano Martignoni dell’assessorato Sport e Giovani, in attesa della definizione della location per la mostra vera e propria delle immagini di un giovane di 82 anni come Vito Liverani, fotografo a 14 anni che conserva un archivio personale di circa 12 milioni di foto, fra negativi e dia. Ha sempre l’argento vivo addosso il popolare Vito che abbina il suo nome all’Olympia e all’Omega Fotocronache, due sue creature, dove è passato tutto lo sport per immagini.
Una manifestazione riuscita e vissuta con partecipazione e anche sentita emozione da tutti i numerosissimi convenuti che ha confermato quanto Filippo Grassia aveva enunciato all’inizio delle premiazioni: “...la memoria è un valore fondante dello sport”.

Giuseppe Figini
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