Ciclocross, Mondiali 2008: Mosole minaccia di gettare la spugna

| 24/01/2006 | 00:00
La corsa al mondiale 2008 di ciclocross in provincia di Treviso, e la relativa prova di Coppa del Mondo del 2007, si trova all'improvviso di fronte ad un inconveniente non da poco: un “buco“ in bilancio di 600 mila euro. La somma equivalente al finanziamento, promesso dalla Regione Veneto per promuovere i due eventi, che è stato bocciato e congelato la scorsa settimana dalla Giunta in sede di approvazione del documento di spesa: bilancio di previsione per il 2006 e relativa legge finanziaria. Il mondiale nella ex cava “Le Bandie“ di Lovadina di Spresiano tanto sognato in casa Mosole, è rimasto così imbrigliato nel fuoco incrociato in consiglio regionale con le opposizioni di centrosinistra che hanno sbarrato momentaneamente la strada al contributo a suon di emendamenti (oltre mille presentati). Per evitare l'ostruzionismo (ma lo stanziamento non piace neppure a larghe fasce della maggioranza), l'articolo relativo al finanziamento al ciclocross (esattamente il n° 17 che si concretizza in un “contributo straordinario“) è stato stralciato in aula dalla Giunta Galan anche se altri esponenti della maggioranza hanno di fatto assicurato che gli euro promessi a Remo Mosole arriveranno, ma successivamente, non in questo momento. Seguendo altre strade e non dentro l'attuale Finanziara veneta («Prevederemo appositi capitoli per recuperare i soldi ora tagliati») votata a palazzo Ferro Fini, sede del consiglio regionale del Veneto. «Evidentemente non serve farli questi mondiali - sbotta con poche parole e inviperito Remo Mosole che ha già promosso e concretizzato i mondiali su strada del 1985 e del 1999 -. Non interessano a nessuno. Loro dicono che non serve farli. Va bene, prendo nota e mi comporterò di conseguenza. Per quanto mi riguarda i mondiali può farli qualcun altro. Se non interessano ai politici veneti perché organizzarli nella Marca Trevigiana? Allora ci pensi qualcun altro». La delusione incassata è parecchia e non è da escludere che il patron dell'evento iridato del cross possa realmente gettare la spugna dopo aver realizzato di essere rimasto vittima di una sorta di tradimento. Massimo Bolognini

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