L'UCI CANCELLA LANCE ARMSTRONG

| 22/10/2012 | 12:53
Lance Armstrong cancellato. Via i sette Tour, via i risultati, via tutto. L'Uci ha deciso di accogliere tutte le sentenze della Usada e non ricorrerà in appello al Tas.

Quella che vi proponiamo, è la cronaca diretta dalla conferenza stampa tenuta oggi da Pat McQuaid a Ginevra sul caso Armstrong.

13.00 Sono tante le domande a cui quest'oggi a Ginevra devono rispondere i vertici del ciclismo mondiale.

13.03 Al tavolo della conferenza con il presidente UCI il consulente medico Mario Zorzoli, la responsabile dell'antidoping Francesca Rossi, l'avvocato Philippe Verbiest e l'addetto stampa Enrico Carpani.

13.05 Pat Mcquaid ringrazia l'USADA per il suo lavoro e conferma che l'UCI non vuole nascondere nulla riguardo a quanto emerso.

13.06 Il ciclismo per avere un futuro deve affrontare questa situazione, il punto più basso raggiunto dal nostro movimento. Episodi del genere non dovranno mai più ripetersi. L'Uci decide di accogliere in toto le sanzioni della Usada e toglie a Lance Armstrong tutti i suoi titoli. «Non c'è spazio per Lance Armstrong nel ciclismo» ripete McQuaid.

13.07 Viene dato il via alle domande dei giornalisti presenti. A seguire le risposte del presidente Mcquaid...

13.08 L'UCI ha analizzato il report USADA e sta aspettando le informazioni dalla Procura di Padova e da altre inchieste in corso. Non c'è più posto nel nostro mondo per Lance Armstrong, il messaggio che oggi voglio mandare è che comunque il ciclismo ha un futuro.

13.09 Il ciclismo è cambiato, la cultura nel gruppo è diversa rispetto al passato basti pensare alle dichiarazioni di questi giorni di campioni come Wiggins e Gilbert. C'è ancora molto da fare, ma non ho alcuna intenzione da dimettermi dal ruolo di presidente dell'UCI.

13.10 L'UCI ha sì una responsabilità in questa vicenda, ma all'epoca degli eventi non avevamo strumenti come quelli di cui disponiamo oggi. Altrimenti tutto questo non sarebbe accaduto. Non siamo poliziotti, ma con il cambiamento del codice WADA e il passaporto biologico oggi possiamo lottare meglio contro il doping.

13.11 Il ciclismo resta uno degli sport che più lotta contro questa piaga, dentro e fuori la competizione. Atleti, squadre, organizzatori e tutte le componenti oramai sono unite e finanziano l'antidoping. Tutti assieme dobbiamo ripartire più uniti che mai.

13.12 L'UCI e io dobbiamo solo chiedere scusa per non avere scovato chi barava e protetto come dovevamo gli atleti puliti.

13.14 Anche i test dell'USADA negli anni in cui Armstrong e i suoi compagni correvano sono risultati negativi. L'assistenza federale e della polizia è stata fondamentale per far venire a galla la verità. L'aiuto della polizia è indispensabile per la lotta al doping.

13.16 Sono stato male leggendo le dichiarazioni dei corridori, soprattutto la testimonianza di Zabriskie.

13.18 Il prossimo venerdì decideremo i provvedimenti su Lance Armstrong, l'eventuale assegnazione dei suoi Tour e su tutte le persone coinvolte in questa bufera. Dovremo riflettere anche sui premi ma questa decisione non può prenderla l'UCI da sola.

13.19 Nel report USADA non si parla di Verbruggen, non c'è nessuna accusa nei suoi confronti.

13.20 Il ciclismo deve dimenticare Lance Armstrong, nel nostro mondo non c'è più posto per lui.

13.21 Come fa il ciclismo ad andare avanti con così tanti atleti importanti coinvolti in faccende di doping? Ci sono pareri divergenti al riguardo, secondo me chi ha sbagliato può comunque avere un ruolo importante per lo sviluppo del nostro sport perchè certi errori non vengano più commessi.

13.23 Tutto quello che ha dichiarato Floyd Landis è stato indagato dall'UCI e confermiamo che non è assolutamente vero che l'UCI abbia coperto un test positivo di Lance Armstrong nel 2001. Anche perché non ci sono test positivi di Amstrong, non ce ne sono mai stati.

13.25 Per questo l'UCI proseguirà nell'azione legale contro il giornalista Paul Kimmage, che ci ha diffamato senza prove.

13.26 Qualunque corridore all'epoca fosse sospetto, come Tyler Hamilton che di questi tempi sta facendo molto scalpore con le sue dichiarazioni, è stato chiamato nei nostri uffici e ha negato l'uso di pratiche dopanti. Non avendo prove non potevamo fermarli.

13.28 Non vedo conflitti d'interesse tra la lotta al doping e la promozione del ciclismo attraverso i suoi uomini più rappresentativi. Armstrong era una star ma la sua storia ciclistica si è rivelata essere una bugia. Questo non vuol dire che per paura di essere vicino a campioni come Wiggins, Gilbert o Cavendish oggi non dovrei promuovere le loro figure per diffondere il nostro sport.

13.29 Francesca Rossi risponde a una giornalista cinese che la interpella su una possibile collaborazione futura con USADA: per ora abbiamo degli accordi con alcune agenzie antidoping, l'obiettivo è di allargarli e di rendere sempre più semplice lo scambio di informazioni tra tutti coloro che indagano contro il doping.

13.30 Un collega chiede come si fa a credere ancora all'UCI se non è riuscita a fare chiarezza sul passato. McQuaid risponde ripetendo che tanto è cambiato, basta pensare al numero dei controlli e ai valori degli atleti. Barare oggi è molto più difficile e i ciclisti non vogliono più essere coinvolti in vicende come queste.

13.32 Abbiamo fiducia nei corridori. Questi casi fanno male al ciclismo, basta pensare alla perdita di sponsor importanti come Rabobank ma sono convinto verranno rimpiazzati. Sono certo il nostro sport avrà un futuro attraente per molti, anche per la tv tedesca.

13.33 Non c'è dubbio che non abbiamo mai vissuto una crisi come questa ma la supereremo. Il presidente McQuaid lo conferma citando JF Kennedy: «Scritta in cinese la parola crisi è composta da due ideogrammi: uno rappresenta il pericolo, l'altro l'opportunità» .

13.35 Sette anni fa ammettevo che c'era una cultura doping troppo radicata nel nostro sport, ci vuole tanto tempo per eliminarla ma ci stiamo lavorando e i risultati che stiamo ottenendo ci devono far essere ottimisti. In questo senso ci tiene a ribadire le dichiarazioni di questi giorni di molti atleti.

13.37 Molti corridori appartenenti alla cultura malata del passato ormai hanno chiuso la loro carriera. I campioni di oggi sono credibili.

13.38 Bisogna distinguere le accuse infondate mosse dai giornalisti a me e i miei predecessori da questa vicenda. Non c'entrano nulla.

13.39 Di Armstrong vi ho detto. Su Bruyneel e le altre persone coinvolte non voglio esprimermi fino a che non sarà chiusa questa vicenda.

13.40 Chi è lei - risponde ad un giornalista - per decidere chi può fare parte del mondo del ciclismo e chi no? Persone come Bjarne Riis hanno ammesso i loro sbagli e stanno facendo molto oggi per il ciclismo, Armstrong invece continua a negare davanti all'evidenza.

13.42 Chi ha guadagnato barando e non chiede scusa non merita un posto nel mondo del ciclismo. Per chi ha fatto male al nostro movimento chiedo scusa ai corridori che in quegli anni hanno corso in maniera pulita, con cui oggi mi sento vicino.

13.45 Ogni volta che un corridore risulta positivo stiamo male anche noi. Il presidente McQuaid elenca tutti i casi di positività durante il suo mandato (una lunga fila purtroppo, da cui spiccano molti nomi di atleti italiani, ndr) ma ripete di essere fiducioso che la situazione sia cambiata.

13.47 Conferma la norma che dal giugno 2011 impedisce a chi è risultato positivo a un test antidoping di ricoprire un ruolo nel mondo del ciclismo, norma però che non può essere retroattiva, e dice di aver proposto alla WADA di farla sua a livello globale.

13.50 Punzecchiato dai giornalisti continua a rispondere McQuaid... Era meglio non avessimo accettato soldi da Armstrong, ma continuo a ripetere che questa cosa non ha a che fare con quanto riportato dall'USADA. Non esiste un test positivo di Armstrong, quindi non provate a fare allusioni a una nostra copertura della vicenda!

13.52 Anche oggi se un campione come Boonen, Cancellara o Gilbert volesse contribuire alla lotta antidoping accetteremmo, con modalità diverse però, una sua donazione. Non siamo la FIFA, non abbiamo grandi mezzi, quindi l'aiuto degli atleti non è riprovevole come volete farlo passare (ribadisce indispettito McQuaid, ndr).

13.53 E ancora: vogliamo organizzare un meeting con i team del World Tour della categoria Professional nel prossimo mese di dicembre per discutere le possibili ramificazioni di queste confessioni, vogliamo sentire cosa ne pensano i corridori.

13.54 L'amnistia? Verbeist chiede di avere pazienza per una decisione concreta, il caso è molto delicato e c'è bisogno di tempo per prendere dei provvedimenti al riguardo. La Wada ci ha proposto una sorta di amnistia, che riguardi tutti gli sport, potrebbere essere un'idea.

13.55 Un collega chiede: Se Armstrong fosse qui cosa gli direbbe? McQuaid preferisce non rispondere a questa domanda.

14.00 Si chiude così la conferenza stampa con McQuaid, che ripete la battuta ottimistica con cui aveva iniziato il suo discorso: «Il ciclismo ha un futuro, consideriamo questa crisi come un punto di partenza».

Su twitter i primi commenti sono decisamente negativi: da Oleg Tinkov («McQuaid dovrebbe seguire Lance») al capo redattore centrale de La Gazzetta dello Sport Pier Bergonzi (McQuaid a sponsor e tifosi: «Il ciclismo ha un futuro. Il cammino comincia da oggi». Già, ma su quali basi?), al corridore francese William Bonnet («Sono loro che hanno barato, ma siamo noi che paghiamo con meno squadre e meno sponsor»).

diretta a cura di Giulia De Maio
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COMMENTI
cancellati e cancellatori
22 ottobre 2012 14:34 Gattopaul
l'UCI cancella LA ... e chi cancellerà i vertici UCI?

Basta
22 ottobre 2012 14:45 cimo
Ora l'unica cosa che deve fare Mr.Mc Quaid è togliere il disturbo, altro che inventare mirabolanti giustificazioni....via a casa tutti i maneggioni....aria pulita non solo nel gruppo.

Risarcimenti
22 ottobre 2012 15:15 pickett
Mi auguro che partano presto numerose e robuste richieste di risarcimento danni a carico del Siringa,tali da lasciarlo in mutande,costringendolo a rovistare nella spazzatura per trovare un tozzo di pane secco e una buccia di patata andata a male.

CHE DESERTO!!!!!
22 ottobre 2012 15:31 jaguar
Quando Riccò (sciagurato) fu scoperto gli interventi furono a centinaia ora calma piatta!!!!

Caro McQuaid......................
22 ottobre 2012 15:37 pilo67
................ma ci faccia il piacere!!!!!!!!!! Ha fatto una conferenza stampa "piena zeppa" di ipocrisia e demagogia!!!!!!!!!!!!!!!
Dimissioni immediate, finchè vi faceva comodo LA, faceva ciò che voleva, e adesso tutti gli avete voltato le spalle!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ma che bravi!!!!!
P. Lottini

ANTICIPI ED INTERVENTI MANCATI
22 ottobre 2012 15:40 ewiwa
Pat McQuaid parla di possibile restituzione dei premi vinti......comunque Armstrong 1000.000 dollari già li ha anticipati all'UCI qualche anno fa!!!!!!
Per il Direttore: ma è possibile che non c'è mai un intervento di censura verso chi fa commenti miserevoli ed offensivi!!!!!!!...vedi bartoli64 che farnetica e non sa neanche leggere cmq jaguar a mio parere ha scritto bene, in modo educato ed equilibrato denunciando due pesi e due misure

gregari
22 ottobre 2012 15:44 pianista
E i premi che hanno guadagnato i suoi compagni di squadra ?( che sono tanti sia i premi che i compagni) devono restituirli? un bel caos!!!!!

Mc Quaid..
22 ottobre 2012 15:52 ale63
Caro Pat, stavolta i mafiosi non sono Italiani.... Ale

TINKOFF
22 ottobre 2012 15:55 ale63
Il Signor Oleg TINKOFF ha perfettamente ragione!!! Ale

I processi alla Storia e l'onore al coraggio di pochi
22 ottobre 2012 16:35 Bartoli64
Quello dell’UCI nei confronti di Armstrong è un provvedimento ESEMPLARE destinato a fare STORIA.

Si tratta però un provvedimento incompleto (e non potrebbe essere diversamente), perché se da un lato condanna il corridore che può essere considerato come il “principale esponente” di un certo modo di fare ciclismo (in un certo periodo di questo sventurato sport), dall’altro fa rimanere nell’ombra chi – esattamente come Armstrong – ha comunque BARATO facendo ricorso a tutto ciò che medici collusi con il doping gli proponevano.

A questo punto, voglio sperare che l’UCI NON arrivi ad assegnare le vittorie di Armstrong a chi lo seguiva immediatamente al di sotto nelle classifiche, perché significherebbe sì penalizzare chi è stato disonesto ma in favore di chi disonesto lo è stato in egual misura.

In questo senso c’è da auspicare che la c.d. “amnistia”, proposta da più parti per mettere fine a questo processo ormai storico, che sta giudicando la stessa storia di questo sport, arrivi a mettere una pesante pietra tombale su troppo lungo e buio periodo, dove imperava un “sistema” che aveva in mano TUTTO il movimento, ad eccezion fatta di pochissimi corridori (mi ricordo di Délion) e che ora nessuno potrà mai risarcire del danno che subirono correndo con onore e coraggio - solo con le proprie forze - e non con quelle della “farmacia proibita”.

Di fronte a corridori come Gilles Délion (e mi scuso per gli altri che non ricordo), alla cui figura gli appassionati veri si inchinano ancora in segno di profondo rispetto per il valore e la rettitudine che seppero dimostrare.

Bartoli64

sono esterefatto
22 ottobre 2012 17:05 marcog
ora voglio vedere come faranno a riscrivere gli albi d'ordo di quegli anni. Con quali corridori? Penso che scoprireme che ad aver vinto il Tour sarà uno arrivato al 20° posto...... sperando che non salti fuori qualche provetta sospetta..... bohhhhhhhhhhhhh ormai l'Uci può far concorrenza al circo Orfei.

bah!
22 ottobre 2012 17:18 viner72
E'proprio il caso di dirlo....dalle stelle alle stalle....chissà quale meccanismo si è rotto....i suoi gregari arricchitisi e non poco a voltargli le spalle a quel modo? forse si tratta di $$$$$$$$$

BUFFONI
22 ottobre 2012 17:47 SERMONETAN
BUFFONI IPOCRITI ,DOPO 6 ANNI CHE HA SMESSO DI GAREGGIARE AD ALTI LIVELLI TIRATE FUORI STE COSE ,LE SAPEVANO TUTTI ANKE I NEONATI. BUFFONI BUFFONI BUFFONI

Risarcimenti e pressioni
22 ottobre 2012 17:48 CotturTS

A mio parere le richieste di risarcimento, se corrispondenti ai effettivi incassi come premi in denaro delle vittorie ottenute, sarebbero la prima azione da parte del'UCI a provare la sua innocenza dalle accuse mosse. Anche perché mettere alle strette finanziariamente Lance Amstrong (come suggerisce pickett) e forse l'unico modo affinché esso confessi tutto quanto, e anche un eventuale coinvolgimento del UCI


PS: Concordo con i commenti sovraesposti quando si denuncia l'ipocrisia da parte del UCI e Mc Quaid, provo un certo disgusto

UCI...
22 ottobre 2012 22:58 lupin3
ma che si cancellino loro dalla faccia della terra! ovviamente con Armstrong, Riis e compagnia cantante!

dove sei ...........
23 ottobre 2012 09:01 geom54
MALABROCCA !!!!!!!??
Lui si era un vero e un puro;
per evitare di contaminarsi, non sia mai ....., prima delle gare neppure mangiava;
mangiava dopo, poco dopo quando arrivava.
SINGOLARE vero......? eppure molti di questi scrittori sono proprio simpaticoni nelle loro esternazioni da giudizio universale.

Giro..
23 ottobre 2012 10:34 ale63
Vi ricordate quando lasciarono a casa la Flaminia con Filippo SIMEONI in maglia tricolore per far posto a Lance?? Un vero scandalo!! Ale

Delle due l'una...........
23 ottobre 2012 11:40 glennpeter
Premesso che non sono mai stato tifoso di Lance Armstrong, anzi tutt'altro, direi, lo stesso (purtroppo ancora) Presidente dell'UCI McQuaid ha affermato che Armstrong non è stato MAI (ribadisco MAI) trovato positivo ad un controllo anti-doping. Quindi delle due l'una

1) Armstrong ha assunto sostanze dopanti però non riscontrabili dai controlli.
2) E' stato sempre "coperto".

Ed allora:

Risposta 1): A quel punto due sono gli scenari possibili. O vengono annullate tutte le vittorie tra il 1999 e il 2005 di tutte le corse a tutti, poichè non possiamo sapere se chi ha vinto ha usato sostanze non riscontrabili dai controlli di quegli anni, oppure (ipotesi che preferirei) diciamo: "Ok, il controllo è risultato negativo, il corridore SPORTIVAMENTE PARLANDO è pulito. Poi se ha assunto sostanze che al momento non riusciamo a riscontrare, ne risponderà MORALMENTE davanti alla sua coscienza"

Risposta 2): Se è stato coperto, delle due l'una. Certo non può essere stato coperto dai sassi della Val d'Aosta, quindi i "sospetti" ricadono inevitabilmente sull'ASO e sull'UCI.

Quindi che si faccia chiarezza, ma su tutti. In primis a Ginevra.

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