CASO POZZATO. Stop di 3 mesi, torna in gara settimana prossima

| 11/09/2012 | 14:10
Filippo Pozzato è stato squalificato tre mesi e condannato al pagamento di 10.000 euro di ammenda (più 2.000 euro di spese processuali) dal Tribunale Nazionale Antidoping presso il Coni per le frequentazioni con il dottor Michele Ferrari, medico inibito a vita. Il capitano azzurro del Mondiale 2010, deferito dalla Procura Antidoping del Coni lo scorso giugno, che aveva saltato per sospensione i Giochi Olimpici di Londra, potrò quindi tornare a gareggiare dal 18 settembre.
Il commento del vicentino alla sentenza arriva prontamente via twitter: "Che BUFFONATA...".
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COMMENTI
Tre mesi....................
11 settembre 2012 15:14 maurob
...........anche troppo per quello che ha fatto

3 mesi
11 settembre 2012 15:26 true
Per tre mesi di stop, quasi quasi ci vado anche io da Ferrari... specialmente se e' davvero il guru che viene descritto!

Poi non gareggio da ottobre e spero che lo stop coincida con il fuori-stagione. Non male, eh?


L'autorità delle buffonate
11 settembre 2012 16:22 Bartoli64
Avete visto, cari “garantisti” e “innocentisti” del menga, che alla fine la squalifica per Pozzato è stata poco più che un buffetto sulla guancia?

Personalmente la ritengo una squalifica abbastanza equa, anche perché molto si è dibattuto sulla reale esistenza di questa lista dei medici inibiti (ma che nell’ambiente si conoscono benissimo), nonostante la FCI non abbia perso l’occasione per dimostrare la sua preoccupante disorganizzazione e il colpevole ritardo sulla delicata “questione-lista”.

C’è poi da considerare che questa è una sentenza destinata a fare giurisprudenza in materia, insomma, come scrivevano proprio ieri su Tuttobici.web, a costituire un precedente sul quale si baseranno le future sentenze riguardanti casi analoghi; anche se mi auguro che, una volta che stà benedetta lista è conoscenza di tutti e ritracciabile da chiunque su internet, i responsabili di tali violazioni siano puniti con squalifiche ben più severe.

Quanto al “pupo” speriamo solo che questi cattivoni della P.N.A. e del T.N.A. non lo abbiano stressato troppo….. sennò sai quante lagne e quante scuse ci dobbiamo ancora subire da qui a fine stagione?

Bartoli64

P.S. Pozzato l’ha definita una “buffonata” ma sa benissimo che gli è andata di extra-lusso.

Se solo qualche funzionario federale fosse stato più attento, di certo sarebbe stato meno spavaldo nel twittare uno dei suoi soliti (e infelici) commenti.

Dai Pozzato, vai a pedalare sul serio ora (e senza la supervisione di “Testarossa”), che quanto a “buffonate” tu sei un’autentica autorità!

Grande superPippo...................
11 settembre 2012 16:36 pilo67
................hai veramente ragione..........è una BUFFONATA.......
non riesco a capire perchè queste cose succedono solo nel ciclismo, spero qualcuno me lo spieghi.
P. Lottini

Si chiama Pozzato
11 settembre 2012 16:47 socrate
se si trattava di un ciclista non famoso come il signor Pozzato, allora si che il Tribunale Nazionale Antidoping andava giù duro.
Povera giustizia (con la g minuscola)

x Bartoli 64
11 settembre 2012 17:03 ruotone
Solo tu puoi credere alla favola dei funzionari Fci disordinati.
Non è che quel casellario non viene aggiornato perché potrebbe comportare la squalifica sportiva di qualche dirigente? Dovesse mai emergere qualcosina dall'inchiestina di Padova, cosa pensi che farebbero i papaveri?
Alla lunga dalle inchieste penali i dirigenti ne escono sempre (prescritti), ma il problema per loro sarebbe nella giustizia sportiva. E' più grave che Pozzato frequenti Testarossa o che qualche dirigente abbia pagato e magari paghi le parcelle di conisulenza triangolando verso qualche altra struttura intermediaria?
Lo hai detto, questa sentenza ha fatto giurisprudenza.
Comunque adesso possiamo stare tranquilli. Oggi Renato ha detto che "l'impegno sarà proprio quello di capire e aiutare gli atleti e soprattutto fare in modo che non siano più gli unici a pagare."
Testarossa costa, per cui sarà un bel risparmio.

Caro Ruotone, ti dirò
11 settembre 2012 18:39 Bartoli64
Caro Ruotone,
a parte il fatto che il tuo post sulla formazione ideale della Nazionale a me non ha fatto ridere per niente (magari se ci illustri chi avesti designato tu per la Maglia Azzurra te ne saremmo grati), posso anche condividere - in parte - ciò che tu scrivi al riguardo di questa storia, ma solo in parte e ti spiego perché.

Nello specifico mi sono riferito (in questo articolo e su altri inerenti alla specifica vicenda) a quanto è emerso nel corso delle sia pur brevi indagini condotte dalla P.N.A.

Insomma, non mi sono certo bevuto tutti i “garantismi” sparati qua e la dai soliti benpensanti (anche a mezzo articoli pubblicati su TBW).

Chi è in realtà Ferrari non lo scopriamo certo oggi e ciò che è successo con il caso-Schwazer non è che l’ennesimo danno (irreparabile) arrecato allo sport, indovina un pò da chi?

Delle responsabilità dei dirigenti sportivi italiani ora non mi interesso, e non metto certo in relazione le consulenze di Ferrari a Pozzato con quelle “triangolate” a cui ti riferisci tu….

Poi, se dalle varie indagini che la Magistratura sta conducendo emergessero responsabilità penali in capo agli stessi dirigenti, stai pur certo che non mi volterò dall’altra parte.

Quanto all’inchiesta di Padova tu non puoi sapere su quanti filoni è stata stralciata tanto è vasta….. staremo a vedere.

Come dici poi? Che solo io posso credere alla favola di una svista dei dirigenti FCI? Può anche essere….. tu, però, fatti un giro qua sopra: http://www.sportpro.it/#1185 e vedrai che l’innocentino della foto qua sopra tanto “innocentino” non è, così come il suo ex amico (infame?) che prima si registrò quella famosa telefonata e poi la diede in pasto alla stampa.

Già, ma se Ferrari non è mai risultato formalmente inibito, che bisogno c’era di costruire una prova così compromettente? Chissà, magari me lo puoi spiegare tu?

Ah, un ultimo consiglio: è vero che a pensar male si fa peccato ma quasi mai si sbaglia, però, vedi, a me stà filosofia del “Piove? Governo Ladro!” non è mai piaciuta.

Se scrivo - anche in maniera piccata - lo faccio sulla base di fatti concreti e dimostrabili e non su semplici rumors o supposizioni personalistiche che, il più delle volte, espongono poi chi le pronuncia a brutte figure quando le stesse non sono supportate una base probatoria dimostrata o almeno dimostrabile.

Cordialità.

Bartoli64

Ri-condivido
11 settembre 2012 19:12 Fra74
..quanto scritto da Bartoli64, dato che il mio primo commento non è (stato=?!?) ancora pubblicato...cmq, a parte certe frasi relative al Sig. Pozzato che non approvo solo per non incorrere in eventuali azioni giudiziarie da parte dell'autorità Penale :), nel resto condivido quanto sostenuto da Bartoli 64,anche se sono curioso di leggere le motivazioni della squalifica, e sempre che, poi, il Sig. Pozzato non decida di impugnare tale provvedimento....perchè l'aspetto giuridico della non menzione in un casellario, albo, organo di stampa on-line o altro della inibizione del Dott. Ferrari, sembrerebbe essere il lato oscuro di tale vicenda..appunto, sarà interessante leggere le motivazioni a riguardo.
Cordialità.
Francesco Conti.

Ricambio cordialità a Bartoli64
11 settembre 2012 20:07 ruotone
Non ho bisogno di leggere Sportprot. Lo leggo regolarmente, tranquillizzati che quanto affermo lo faccio ex post pure a quella fondamentale lettura.
Dunque, detto questo, è vero che in linea di principio preferisco i garantisti benpensanti che i malpensanti colpevolisti a senso unico, ovviamente dirigenti esclusi, per i quali ogni accusa è ridicola. In quel caso non basta una infima delazione, ma si attende dalla Magistratura che "emergano responsabilità in capo ai dirigenti".
Cristallina coerenza. "Piove governo ladro" è noioso, meglio in effetti "Splende il ladro di polli rapinatore".
Conosco bene il testo di quella telefonata ed il veneto riesco comunque a capirlo.
Mi è chiarissimo l'argomento e l'argomentazione ma le regole ed il diritto non sono materassi da stendere e tirare a piacere. Il diritto non si basa sul "sapevano tutti chi era Ferrari". Quello non è diritto, è abuso.
Ma non credo sia il caso di discuterne oltre quando non si vuole prendere atto di questi principi fondamentali.
Il mio prestigioso interlocutore scrive solo "sulla base di fatti concreti e dimostrabili e non su semplici rumours o supposizioni personalistiche". Già le sue sono supposizioni giornalistiche è quindi lui ha la prova concreta e dimostrabile che l'innocentino ha ovviamente fatto ... con Ferrari.
Esattamente come lui sulla base di supposizioni giornalistiche la ha prova che Schwazer ha fatto ... con Ferrari.
Forse lo penso anch'io, ma non è importante. Io credo l'innocentino andava beccato e squalificato sulla base del diritto, ovvero inchiodandolo per la frequentazione di un inibito ben indicato nei casellari federali e del TNA.
L'innocentino è stato "condannatino" nonostante in quei casellari il Testarossa non compaia ancora. Dal tribunale nazionale antidoping al tribunale provinciale pissi-pissi. Che tristezza. Non si può passare col camion della rumenta sul diritto e pretendere di fare lezioni di morale. Questa è la fine della civiltà e l'inizio della viltà

Infine sono certo che la Fidal abbia mandato marciatori e maratoneti a Sankt Moritz perchè l'aria schfizera è più salubre ed ossigenata. Ma questa storia è tutta "supposta personalistica".
Pape satan, pape satan aleppe!

FORZA...TUTTI DA FERRARI
11 settembre 2012 22:23 Paolo53
Visto che chi frequenta Ferrari si becca solo 3 mesi di squalifica, consiglio apertamente a tutto il gruppo di rivolgersi al guru della novità e del bluff. Se ora come ora segue più o meno 150 ciclisti questo numero potrebbe raddoppiare visto le pene leggere per chi lo frequenta.
Forza ragazzi correte numerosi. S.Moritz, Teide,Etna , Livigno...Monzuno...diventeranno ancor più popolate di ciclisti truccati.

Le vere tombe del Diritto
12 settembre 2012 12:54 Bartoli64
Dunque, se non ricordo male (e non mi sembra proprio) gli avvocati difensori che si sono nel tempo occupati della vicenda affermavano che l’inibizione inflitta al Dott. Ferrari doveva essere a termine e non indefinita.

Secondo me (e non soltanto secondo il sottoscritto evidentemente) queste sono solo osservazioni di parte. Perché gli avvocati nel noto “guru” della preparazione atletica non la impugnarono quando si sono appellati? Respinti con perdite? E’ più che probabile, di certo è che si appellarono a termini scaduti e non sollevarono nemmeno il caso.

Che poi il tutto sia molto nebuloso, e che la FCI ci abbia messo del suo per contribuire ad offuscare ancor più il quadro della situazione, è oltremodo evidente.

In ogni caso (e te lo dico per certo) i massimi vertici della Federazione hanno assicurato che le sentenze della Commissione Disciplinare hanno effetto immediato, a prescindere dal fatto che l'imputato sia o non sia iscritto nell'elenco dei "proscritti".

Detto ciò, non credo che Pozzato possa dire che lui non lo sapeva solo perché quel nome non esisteva sull’elenco perché lui lo sapeva benissimo, lo sapevano tutti i medici dell’AIMEC (avvisati direttamente dal Procuratore Torri) e lo fa capire chiaramente anche il corridore stesso nel corso di quella famosa telefonata.

Visto poi che quella stessa registrazione lo inchioda per le mani e per i piedi (ma non certo come un povero Crist*) cosa si tenta di fare? Si lascia intendere che sia illegittima….. ovvio.

Vedi caro Ruotone, per le Procure della Repubblica di mezza Italia il
ruolo occulto di quello pseudo-medico è più che noto, e se è se fin qui è riuscito a sfuggire quantomeno all’odore delle patrie galere lo deve proprio a quel garantismo giuridico che secondo te, invece, sarebbe già morto e sepolto.

Il Montesquieu - che ha ragione è considerato il più grande giurista di tutti i tempi - sosteneva che per fare buone leggi occorrono buoni uomini ed uomini ancora migliori per applicarle.

A mio modesto avviso era quello un monito con il quale il grande filosofo francese metteva in guardia i giudici sul fatto che le leggi hanno comunque la loro fallibilità e le loro incompletezze, e sta proprio ai giudici (gli uomini “ancora migliori” ai quali si riferiva) comprendere - nel loro “libero convincimento” - se l’imputato fosse realmente colpevole o no, sempre nel rispetto di una legge primaria o secondaria e finanche di una consuetudine qualora non esita una legge che vieti un determinato comportamento.

In questo Paese, dove di “tombe del diritto” ne esistono tante (e ben più gravi di quelle che ci vorresti rappresentare tu), sono stati scarcerati pericolosissimi criminali per un vizio di forma magari legato ad un semplice timbro. Ma tu questo probabilmente non lo sai, impegnato come sei a fare il garante dei czi tuoi.

Io credo che in questo Paese ci si trovi ormai di fronte ad una scelta difficile ma non impossibile: rivoluzionare o meno un sistema che è ormai marcio e che sta mandando in cancrena tutti i settori della società civile.

In questo io ripongo grande fiducia nei Giudici (anche in quelli sportivi) chiamati ad applicare leggi che troppo spesso sono state scritte proprio da chi, per primo, ha costituito un sistema corrotto.

Concludo dicendoti che il riferimento dantesco che mi rivolgi te lo puoi anche tenere, perché il Satan da te citato non è solo nelle parole del guardiano del IV cerchio, ma in molto di ciò che ci circonda e che, nonostante tutto, in tanti si ostinano ancora a non vedere: “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”.

Ecco, egregio Ruotone, tu continua pure a fare il “sofista” di un diritto che è sovente scritto da chi - proprio del diritto - in realtà interessa molto poco.

Io, invece, continuerò ad affidarmi a persone integerrime (siano essi Giudici o Giornalisti) senza le quali il nostro sport sarebbe ormai ridotto ad un fenomeno da baraccone dove solo chi se la spara più grossa vince.

Bartoli64

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