| 04/09/2012 | 09:47 Non bastava l'esclusione di Fabrizio Macchi per i suoi rapporti con il
dottor Ferrari, ieri un altro atleta azzurro è stato «sospeso
temporaneamente dall'attività per cautelarlo». Si tratta di Pierpaolo
Addesi, di Mariano Comense, 36 anni, un altro ciclista, che domani
avrebbe dovuto partecipare alla prova a cronometro e poi a quella in
linea. A fermarlo è stata la commissione per la tutela della salute
della federazione ciclistica in un comunicato firmato dal suo
presidente Luigi Simonetto per valori anomali nei controlli ematici
sostenuti prima della partenza dall'Italia. La notizia Addesi è
infatti arrivato a Londra sabato con il resto dei ciclisti che
partecipano alle prove su strada. La notizia è stata comunicata ieri
mattina alle 9.30 al capodelegazione della squadra azzurra, il
segretario del Cip Marco Giunio De Santis. «Ero in auto che stavo per
raggiungere la sede dell'arco per vedere all'opera De Pellegrin quando
mi hanno telefonato da Roma — spiega —. Ho chiamato subito Simonetto
per sapere qualcosa di più e lui mi ha spiegato che devono essere fatti
ulteriori controlli per permettere all'atleta di tornare a gareggiare.
Quindi ho parlato subito il presidente Pancalli e con i responsabili
sanitari della squadra: i professori Spataro e Bernardi e insieme
abbiamo deciso di escluderlo dalla Paralimpiade. L'atleta ha ricevuto
una lettera in cui gli abbiamo comunicato l'esclusione dalla squadra e
immediatamente abbiamo avvisato anche la federazione internazionale di
ciclismo e il comitato paralimpico».
Rassicurazioni De Santis ha poi
incontrato il gruppo e il responsabile tecnico del ciclismo Mario
Valentini. «Ho cercato di ridare morale e serenità ad un gruppo giù
provato dalla vicenda Macchi — spiega —; un gruppo che nelle gare su
strada può darci grandi soddisfazioni. Nelle ultime manifestazioni
internazionali questi ragazzi si sono dimostrati i più forti. Certo,
Addesi ci mancherà, soprattutto nelle prova su strada in linea. Sarebbe
stato un gregario importante per Tarlao e Pizzi, gli uomini su cui
puntiamo».
da «La Gazzetta dello Sport» del 4 settembre 2012 a firma Pierangelo Molinaro
che vergogna il doping anche nei disabili...
macchi ora addesi e sempre nel ciclismo
E' davvero disabile!!!
4 settembre 2012 13:26Bastiano
Non capisco cosa centri il gruppo sportivo?
Posso solo dire che questo ha dimostrato di avere la disabilità tutta nel cervello!!!
le parole vanno pesate...
4 settembre 2012 13:32fenicottero
mi riferisco a fr08 forse devi informarti meglio e stare un po attento alle parole io con il doping non centro nulla ed è provato... io sto pagando una situazione etico morale (che esiste solo in Italia).
Fabrizio Macchi
4 settembre 2012 15:49Melampo
Mi domando che senso abbia spendere dei soldi pubblici per far gareggiare certa gente, in un Paese in cui i genitori si devono imbiancare da soli le aule delle scuole dove vanno i propri figli, e fare i "fondo cassa" per comprare la carta per le fotocopie ed i toner delle stampanti. E' proprio il concetto di sport, come ora inteso, che deve essere profondamente rivisto.
mmm...interesting!
4 settembre 2012 17:02lupin3
ecco un'interessante intervista ad Addesi del 28/08/12...
un estratto:
"So che è un argomento delicato, ma potrebbe darci un suo parere su Fabrizio Macchi che, recentemente sospeso per otto mesi dalla procura, salterà i Giochi di Londra? «Certo. E può anche citarmi testualmente. La Giustizia Sportiva agisce sempre e solo prima di eventi importanti. Il caso di Macchi ne è un esempio lampante. Si parla di una frequentazione avvenuta anni fa e casualmente la giustizia decide di agire ora che le Olimpiadi sono alle porte. Questa è una carognata per lui e per tutti quelli che praticano sport. Dicono di avere più di 70 nomi, ma ne stanno tirando fuori uno alla volta. La tempistica di questi provvedimenti è allucinante. Macchi è pulito, si parla solo di "frequentazione", ma così facendo la presunzione diventa fatto. Allora siamo tutti colpevoli. Hanno destabilizzato tutto il gruppo, così non si fa»
Ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni.
...e poi basta nazionale
4 settembre 2012 18:22mm53x12
è giusto che si facciano le opportune verifiche e inchieste. è giusto anche che gli atleti abbiano la possibilità di difendersi. se poi la circostanza verrà confermata, come previsto dalla f.c.i., per questi atleti mai più nazionale. e poi vogliamo parlare del danno morale per quegli atleti puliti esclusi dalle comnvocazioni?
Fabrizio Macchi
4 settembre 2012 19:00Fra74
Sig. Macchi, ho letto il suo messaggio, credo che non lo farà qui, ma può spiegarmi e, magari, spiegarci cosa significa la Sua condizione etica-morale?!?
Grazie della eventuale risposta.
Francesco Conti.
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