Due ali di folla, scroscianti applausi, lei a braccia alzate davanti all’Arena di Verona. E’ la bellissima cartolina di fine stagione che Silvia Persico ci ha regalato al Giro del Veneto. In Corso di Porta Nuova, di fronte al tempio della lirica, ha lanciato il suo acuto migliore del 2025.
«È stato bellissimo alzare le braccia sul medesimo rettilineo d’arrivo di 2 edizioni dei Campionati del Mondo - esclama Silvia -. È una vittoria che ho cercato moltissimo nelle ultime gare della stagione. Il circuito finale con la salita delle Torricelle è ottimo per le mie caratteristiche. Si è dimostrato selettivo benchè affrontato solo 2 volte. Percorrerlo 4 volte in un Mondiale sarebbe l’ideale, magari per una mia vittoria», aggiunge sorridendo l’orgogliosa portacolori della Uae-Adq, che ai Campionati del Mondo vanta il podio in gare di ciclocross, gravel e anche prova su strada.
La vittoria nel nuovo Giro del Veneto, gara di chiusura della Coppa Italia delle Regioni femminile, è stata un meritato premio per miss Persico. La ragazza di Cene (Bergamo) ha cominciato bene la stagione con la seconda e terza posizione nelle gare di Maiorca. Allo Uae Tour è giunta seconda nel tappone di Jebel Hafeet e in classifica generale preceduta dalla capitana Elisa Longo Borghini. Purtroppo un paio di cadute, compresa quella nella Liegi-Bastogne-Liegi, hanno frenato lo slancio di Silvia.
«Dopo la Liegi – fa notare la ragioniera bergamasca – nel programma della Uae Adq c’erano gare in Spagna e altre nazioni in cui avrei avuto molta libertà tattica. Avrei dato spesso la caccia alla vittoria. Invece sono rimasta agonisticamente inattiva alcune settimane».
Al Giro d’Italia Silvia ha aiutato con efficacia la capitana Longo Borghini. E’ anche merito della tenace fanciulla della Val Seriana se Longo Borghini alla corsa rosa ha concesso il trionfale bis. Silvia Persico sul palco del Giro del Veneto ha indossato maglie da leader di classifiche speciali della Coppa Italia delle Regioni.
«La challenge voluta dalla Lega Ciclismo rappresenta una bella novità che ravviva l’ambiente del ciclismo, e soprattutto quello femminile ne aveva bisogno – sottolinea –. Alla Coppa Italia delle Regioni sono legati vantaggi per tutto il movimento. Ad esempio per noi ragazze è molto bello andare alla partenza consapevoli che per le migliori sull’ordine d’arrivo il montepremi è identico quello dei maschi professionisti. E’ una bella conquista dal punto di vista sociale prima ancora che sportivo. E poi grazie alla nuova Coppa Italia e alla Lega Ciclismo per noi sono aumentati gli spazi tv, soprattutto le dirette, su Rai e altre emittenti. Anche su altre piattaforme ci vedono sempre più spesso. Ringrazio il presidente Roberto Pella e tutta la Lega Ciclismo».
Dopo la vittoria al “Veneto” la ciclogirl della Val Seriana si è concessa una vacanza “multinazionale” in Spagna ed Egitto. Poi ha partecipato al primo ritiro della Uae-Adq ad Abu Dhabi in vista della stagione 2026. Adesso è tempo di ciclocross, specialità che la signorina Persico ha praticato con successo per diversi inverni. Si è anche laureata Campionessa d’Italia nel gennaio 2022 a Variano di Basiliano. Ma in questo autunno-inverno non si cimenterà nel cross.
«La stagione su strada malgrado l’infortunio di aprile è stata lunga, e quella nuova inizierà presto. Purtroppo devo rimandare l’attività ciclocrossistica». Malgrado il razionale “tradimento” al ciclocross, Silvia Persico rimane miss multispecialità. Da allieva s’impose nel Campionato italiano dell’inseguimento a squadre su pista. Nel Campionato del Mondo gravel 2023 è arrivata seconda. Quest’anno al Mondiale gravel in Olanda ha conquistato il bronzo. Ha vinto Lorena Wiebes, argento a Marianne Vos: significa che solo due marziane hanno preceduto Silvia.
«Mi piace moltissimo la specialità gravel» afferma la sorella del professionista Davide Persico, neo-acquisto MBH Bank-Ballan. Silvia ha ancora tanti anni di carriera davanti per conquistare importanti allori: «Sogno di vincere Giro delle Fiandre e Amstel Gold Race, classiche adatte alle mie caratteristiche. E mi sono spesso piazzata tra le prime nella Strade Bianche, altra gara che sogno di vincere». E’ anche donna fedele a grandi Giri a tappe: «La maglia rosa al Giro d’Italia la vorrei indossare, come minimo in qualche tappa interlocutoria».
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