Il presidente della Lega Ciclismo Professionisti Roberto Pella ha consegnato oggi a Roma i premi della Coppa Italia delle Regioni, raccogliendo un risultato più che positivo sia per la partecipazione che per il pubblico che ha seguito le gare.
«Devo dire che la Coppa Italia è stata entusiasmante. Abbiamo toccato 11 regioni e 800 comuni. L'anno prossimo supereremo i 1.200 e soprattutto raggiungeremo 17 regioni italiane: significa che la Coppa Italia sta crescendo, sta entrando nel cuore dei tifosi, degli sportivi. Sta entrando, come avete sentito oggi, nei cuori degli atleti».
Rispetto allo scorso anno la Coppa Italia é cresciuta notevolmente e i nomi dei vincitori rappresentano il binomio perfetto tra campioni e pubblico. «Gli atleti rivedono nella Coppa Italia un'opportunità di una classifica che va oltre una singola corsa in quello che è un contesto di paese come la nostra nazione che ricordo, ha 18 gare che sono tra le prime 100 al mondo per comprendere e capire il valore di questa iniziativa che ha portato milioni e milioni di persone davanti agli schermi».
Gli ascolti sono andati ben oltre le prime aspettative e il lavoro con la Rai ha portato a far conoscere il territorio italiano attraverso le corse di ciclismo. «Siamo stati seguiti in Italia dalla Rai, a livello mondiale attraverso Eurosport, insomma raggiungere quasi 75 milioni di persone è un risultato straordinario che fa comprendere quanto il ciclismo sia amato a livello italiano e a livello mondiale. Quando i nostri atleti sono apprezzati ma soprattutto quando è importante, come è stato detto anche dai ministri oggi, valorizzare queste corse ai fini anche del ritorno turistico, del ritorno su temi importanti sui quali la Lega si sta impegnando a fondo».
Sono tanti i temi trattati dalla Lega e tra questi c’è la violenza contro le donne, l'equiparazione del monte premi, la lotta alle malattie non trasmissibili, il tema della sicurezza stradale. «Saranno tanti i temi che il prossimo anno porteremo sul palco durante le corse. Questo perché vogliamo trasmettere anche una pubblicità progresso, che consente agli italiani attraverso queste grandi corse, di poter avere un'attenzione anche su temi che come ho detto ricalcano poi quello che è il volere, la passione e la storia del ciclismo».
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