Non è mancato nessuno dei premiati del 52° Giglio D‘Oro il premio organizzato da Saverio Carmagnini e dalla società Giglio D’Oro, che ogni anno sceglie i protagonisti della stagione ciclistica ed altri personaggi di quel mondo. Il Giglio d’Oro 2025 all’abruzzese Giulio Ciccone sfortunato al Giro per quella caduta in Slovenia quanto oggi determinato nell’annunciare il suo prossimo futuro.
“Vorrei indossare la maglia rosa al Giro dopo quella gialla al Tour del 2019 e quella a pois sempre in Francia nel 2023, guardando anche alla classifica, per questo attendo con ansia di conoscere il percorso il prossimo primo dicembre. Il mio programma 2026 ricalcherà quello di quest’anno, vorrei debuttare negli Emirati Arabi e tra le classiche scelgo la Liegi-Bastogne-Liegi dopo il secondo posto del 2025. Quella gara mi è sempre piaciuta”. Ciccone ha ricordato la grande amicizia con Jannik Sinner al di fuori dello sport, ed è anche uscito in bici con il tennista definito dall’abruzzese della Lidl Trek “un fuoriclasse”. Altri premiati durante la bella cerimonia, il campione italiano Filippo Conca al quale, piacerebbe vincere una tappa al Giro d’Italia, Michele Bartoli (premio Internazionale Franco Ballerini), al calciatore amante del ciclismo Roberto Pruzzo (premio Alfredo Martini Maestri dello Sport), i toscani Ludovico Crescioli (premio Gastone Nencini quale rivelazione), Francesco Matteoli (premio Gino Bartali) e Niccolò Iacopi (Memorial Tommaso Cavorso).
Riconoscimenti anche allo scrittore versiliese che ama il ciclismo Fabio Genovesi, all’ex ciclista Giada Borgato opinionista in Rai e prima donna a seguire in moto il ciclismo. A suggellare quest’anno l’accordo con il concorso di Miss Toscana premiata Laura Russo che fu eletta a Capoliveri a fine agosto Miss Giglio D’Oro 2025. Tra i presenti al Gran Galà da “Carmagnini del ‘500” patrocinato dalla Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi, il presidente regionale del CONI Simone Cardullo e il vicepresidente nazionale della Federciclismo Saverio Metti, oltre ad altri personaggi dello sport del pedale come Francesco Moser che nella storia del premio si è aggiudicato lo stesso per 9 volte.
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