| 17/07/2012 | 08:52 Ne ha vinti due di Tour de France, Giuseppe Martinelli (con Marco Pantani nel 1998 e con Alberto Contador nel 2010, poi assegnato a Andy Schleck), ed è uno dei direttori sportivi più esperti in corsa. La sua Astana sta facendo bene, ed è ancora in corsa per raggiungere i tre obiettivi che si era prefissata a Liegi. “Brajkovic è nei primi dieci, e speriamo ci rimanga fino a Parigi, magari migliorando l'attuale ottava posizione. Kessiakoff ha la maglia a pois e farà di tutto per difenderla nelle due giorni pirenaica. Poi c'è Vino, che non molla mai e che vuole assolutamente vincere un'altra tappa al Tour prima di chiudere la carriera”. Guardando all'alta classifica, come vede la situazione interna a Sky? “Mi sembra di essere tornati alla Vuelta dell'anno scorso, con una grande differenza: in Spagna c'era Cobo che andava fortissimo, qui invece non vedo nessuno in grado di far esplodere la coppia Wiggins-Froome. L'unico potrebbe essere Nibali, spero si sia gestito bene per provare il tutto per tutto sui Pirenei”. Per diventare il primo italiano dopo Pantani a trionfare sui Campi Elisi? “Magari, glielo auguro di cuore, ma non credo che quest'anno ce la farà. La tappa più dura, quella di Bagneres-de-Luchon, è di facile interpretazione e Sky ha dimostrato di saper tenere la corsa; quella del giorno dopo può fare più male, ma per vincere il Tour Vincenzo avrebbe bisogno di dare quattro minuti sia a Wiggins che a Froome. Se fossi in lui, con il percorso di quest'anno sarei già ben contento di riuscire a salire sul podio”. La superiorità di Sky è evidente, a cosa può essere dovuta? “Innanzitutto non dobbiamo dimenticare che sono tutti grandi corridori, anno dopo anno è stato creato un collettivo in cui ognuno ha un compito e lo fa alla perfezione. Credo comunque che la loro preparazione stia facendo la differenza: i molti ritiri e la grande cura dell'aspetto psicologico e della coesione del gruppo stanno avendo effetto”. Come si può fare a raggiungerli? “Avere il loro potenziale economico e atletico non guasterebbe... Scherzi a parte, sicuramente andrà fatta una valutazione per capire su quali dettagli lavorare per adeguare le prestazioni alle nuove sfide di un ciclismo sempre più moderno. E magari qualche dritta me la darà pure mio figlio Davide, che ad agosto farà uno stage proprio con Sky...”.
....beh, pure l'Astana caro Martinelli non è messa male a livello finanziario, sempre che sia confermata la trattativa per Nibali (l'anno prossimo lì) ed il suo ingaggio economico...
Francesco Conti.
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