GIROLIVE. De Gendt firma il numero più bello del Giro.

| 26/05/2012 | 09:28
Buongiorno amici, da Caldes allo Stelvio, l'ultima fatica di montagna del Giro d'Italia. E fatica sarà davvero con cinque GPM, 5800 metri di dislivello positivo, il Mortirolo da un versante inedito - e durissimo negli ultimi chilometri - ed infine lo Stelvio che non finisce mai. Lassù, a quota 2.747, si scriverà una pagina importante, forse definitiva, di questa edizione della corsa rosa.

Ore 9.40. Comincia ad animarsi il villaggio di partenza di Caldes, anche perché il via verrà dato alle 10.25. Dallo Stelvio ci dicono che la temperatura è molto bassa ma la giornata è splendida e anche sul Mortitolo le condizioni sono ideali.

Ore 10.20. Parte da Caldes la tappa numero 20 del Giro. I corridori pedalano vero il km 0.

Ore 10.26. Partenza ufficiale della 20a tappa. Al via tutti i 163 corridori rimasti in gara.

Ore 10.46. Ricordiamo che oggi sono cinque le salite in programma: in pratica il gruppo sta già pedalando sulle prime rampe del Tonale, salita che non fa più paura come una volta ma porta già in alta quota a 1.833 metri.

Ore 10.48. Primo rilevamento al km 12: il gruppo procede compatto.

Ore 11.00. Al km 15 si ritira Bobridge della Orica GreenEDGE.

Ore 11.14. Oggi si assegnano con certezza due maglie: quella azzurra di re degli scalatori con Pirazzi all'inseguimento di Rabottini e quella rossa con Rodriguez (che ha altri interessi primari) che arrivando tra i primi quattro strapperebbe la maglia a Cavendish.

Ore 11.20. Al km 22 parte la fuga: scattano Serpa, Kreuziger, Bono, Zaugg, Perget, Frank, VandeVelde, Denifl, Slagter, Kristoff, Caruso, Henao e Samoilau.

Ore 11.20. Il Passo dello Stelvio, su cui è posizionato l'arrivo in salita di oggi, è anche la salita che porta ad un'altitudine più elevata di questa Corsa Rosa ed è pertanto la Cima Coppi del 95° Giro d'Italia.

Ore 11.21. Oggi la montagna Pantani. Ogni anno gli organizzatori scelgono una salita inserita nel percorso del Giro da dedicare alla memoria del grande Marco Pantani. La Montagna Pantani del Giro 2012 è il Mortirolo che vide il campione romagnolo "sbocciare" in tutta la sua grandezza nel Giro 1994. Il versante che sarà affrontato dai corridori oggi è quello di Tovo di Sant'Agata: attenti agli ultimi tre chilometri, strada stretta, tratti in cemento e altri non asfaltati, pendenze durissime.

Ore 11.27. Al km 27 il vantaggio dei fuggitivi è di 30", si sale ad andatura molto sostenuta. Scusateci intanto se gli aggiornamenti arrivano con il contagocce ma ci sono alcuni problemi sui ponti di radiocorsa.

Ore 11.30. La media della prima ora di corsa è di 32.100 km/h.

Ore 11.40. Le carte si continuano a rimescolare. Al km 30 troviamo al comando della corsa 14 corridori con una quarantina di secondi di vantaggio. Gli attaccanti sono: Bono (Lampre), Serpa (Androni), Kreuziger (Astana), Frank (BMC), Rabottini (Farnese), Vande Velde (Garmin), Losada (Katusha), Caruso (Liquigas), Amador e Samoilau della Movistar, Clement e Slagter della Rabobank, Zaugg (Radioshack) e Carrara (Vacansolei).

Ore 11.50. Matteo Rabottini conquista i punti in palio sul GPM del Tonale davanti ai due Rabobank Slagter e Clement.

Ore 11.55. Il gruppo arriva sul Tonale con 2'10".

Ore 12.00. In discesa cresce il vantaggio della fuga, al km 39 è di 2'40".

Ore 12.05. Cambio di ammiraglia per Gianni Savio che si è portato dietro la fuga per incitare Serpa e portare i saluti di Mario Androni, che commentando questo Giro ha detto al Principe: «Mi avete fatto vivere una grande emozione».

Ore 12.15. Al km 62 i quattordici uomini al comando fermano il cronometro a 3'05".

Ore 12.20. Dopo due ore di gara la media è di 37,600 km/h. Mancano 3 km al GPM di 3a categoria dell'Aprica.

Ore 12.28.  Al km 69 la fuga ha 3'02", al km 75 3'26".

Ore 12.33. Rabottini passa per primo anche sul secondo GPM di giornata, la classifica dei  miglior scalatori è sempre più sua.

Ore 12.37. Il gruppo ha decisamente rallentato, arriva ad Aprica con 4'04" di ritardo.

Ore 12.39. La Liquigas per la prima volta ha cambiato strategia: ha mandato in fuga un uomo e non sta conducendo il gruppo.

Ore 12.40. Anche Scarponi, Rodriguez e Hesjedal hanno un gregario fidato tra i fuggitivi. Qualcuno proverà ad attaccare da lontano?

Ore 12.40. Spettacolare lo scenario dello Stelvio innevato con tanto pubblico che si sta preparando ad accogliere i corridori, che ancor più di ieri arriveranno stremati.

Ore 12.44. Oggi è una giornata dura per gli atleti, ma anche per gli addetti ai lavori. Ne approfittiamo per ringraziare gli amici di radiocorsa, che anche a queste altezze ci permette di informarvi sullo svolgimento della corsa. Un grazie sincero a: Enrico Fagnani, Guido Coppe, Sergio Mometti, Giordano Rossi, Gianni Seghetti, Virgilio Rossi, Federico Roganti e Daniele Reggiori per il loro fondamentale aiuto alle noste dirette.

Ore 12.50. I fuggitivi proseguono di comune accordo sul Teglio. L'andatura è di 9-10 km/h, le pendenze sono già serie e siamo solo all'inizio...

Ore 12.58. Anche il gruppo torna a pedalare in salita, in testa vediamo i giovani della Colnago. Cresce il vantaggio dei battistrada.

Ore 13.00. Al km 90 la giuria espelle dalla corsa Andrea Guardini per scia prolungata. Flash sognava di arrivare a Milano, ma il suo Giro termina qui. Torna a casa comunque con una vittoria di tappa.

Ore 13.03. L'andatura resta alta (36, 921km/h) nonostante la strada sia sempre in su.

Ore 13.04. In difficoltà Valerio Agnoli, che probabilmente paga il grande sforzo di ieri. Un uomo in meno per capitan Basso.

Ore 13.05. Al cartello dei -125 km al traguardo la fuga ha 5'00'.

Ore 13.08. Rabottini porta a casa anche i punti in palio sul GPM del Teglio. Ormai è matematicamente il vincitore della maglia azzurra del Giro 2012. Bravo Matteo!

Ore 13.15. Dopo 6' dal passaggio della testa della corsa, anche il gruppo arriva al terzo scollinamento di giornata.

Ore 13.20. A controllare il distacco ora la Garmin Barracuda. Ryder Hesjedal inizia a comportarsi da leader della corsa.

Ore 13.27. Continuano a pedalare di comune accordo i 14 al comando, che mantengono 5'40".

Ore 13.30. Dopo tre ore di corsa la media è sempre superiore ai 37 km/h.

Ore 13.33. In testa al gruppo molto attivi i ragazzi di Bruno e Roberto Reverberi. Domenico Pozzovivo oggi cercherà sicuramente di riscattarsi.

Ore 13.34. Siamo a Poggiridenti, mancano 100 km al traguardo.

Ore 13.35. Il vantaggio dei battistrada si è attestato sui 5'00".

Ore 13.40. Tante facce stanche in gruppo, anche in testa dove troviamo da qualche chilometro il brianzolo Angelo Pagani (Colnago), con i compagni Coledan e Colbrelli.

Ore 13.45. Stanno per iniziare i chilometri più duri di quest'edizione del Giro. Il gruppo si avvicina al Mortirolo in fila indiana guidato dai gregari di Hesjedal e Pozzovivo.

Ore 13.49. Invariato il vantaggio dei 14 di testa (5').

Ore 13.51. Joaquin Rodriguez questa mattina ha detto che prevede di perdere da Hesjedal 1'30"-2' a cronometro domani, quindi è costretto come tutti gli altri big ad attaccare il canadese.

Ore 13.57. Ritirati o probabilemente espulsi come Guardini, non ne abbiamo la certezza, anche Velasco (Euskaltel), Rollin (FDJ) e Hunter (Garmin).

Ore 14.00. I battistrada proseguono ad andatura costante, risparmiando qualcosa per il finale durissimo che li aspetta.

Ore 14.01. Dietro a tirare sempre i Colnago, che per certo puntano alla tappona di oggi, ma forse stanno pensando anche più in grande....

Ore 14.07. Abbandona la corsa anche Seubert della NetApp.

Ore 14.13. Manca un quarto d'ora al Mortirolo. Il gruppo maglia rosa,  guidato ora da Sacha Modolo, ha recuperato terreno ai 14 in fuga (3'40").

Ore 14.17. Serpa vince il traguardo volante di Tirano precedendo Clement e Vande Velde.

Ore 14.18. Il gruppo passa da Tirano a 3'30" dai fuggitivi. Mancano poco più di 70 km al traguardo.

Ore 14.20. All'arrivo il termometro segna 7,5°.

Ore 14.28. La strada ritorna a salire e i velocisti che non hanno ancora messo piede a terra si sono staccati inesorabilmente. Nel "gruppetto" Cavendish, Ferrari e tanti altri.

Ore 14.30. I fuggitivi iniziano il Mortirolo con poco meno di 3' sulla maglia rosa.

Ore 14.33. Quasi all'imbocco della salita anche il gruppo, si porta al comando la Liquigas. Basso attaccherà?

Ore 14.39. Esplode il gruppetto e Zauggi si avvantaggia da solo.

Ore 14.40. Spezialetti e Stetina in testa al gruppo a fare l'andatura. Basso al momento non ha compagni nelle prime posizioni.

Ore 14.41. Carrara è riuscito a prendere la ruota di Zaugg.  La maglia rosa è a 2'47".

Ore 14.43. Zaugg va più forte di Spezialetti: il vantaggio risale a 3 minuti.

Ore 14.46. I due battistrada hanno 28" di vantaggio su un gruppetto di ex compagni di fuga.

Ore 14.50. Kreuziger, vincitore ieri, è in difficoltà mentre Caruso sta facendo una bella azione e sta per agganciare le ruote di Zaugg e Carrara.

Ore 14.51. Carrara non riesce a reggere il ritmo, Zaugg si avvantaggia e ha 10 metri di vantaggio su Caruso.

Ore 14.52. Nuova coppia al comando: Olivier Zaugg e Damiano Caruso. Davvero bravo il siciliano della Liquigas Cannondale. Dietro, Spezialetti continua a scandire un passo non impossibile.

Ore 14.54. La coppia diventa un quartetto: si riagganciano anche Vandevelde e Serpa (che corre con una frattura alla mano!). Il vantaggio dei battistrada è di 3'44".

Ore 14.57. Scatto di Rodriguez! Hesjedal lo marca. Scarponi reagisce, Basso fatica di più.

Ore 14.58. Henao, Uran e Basso rientrano sui tre. Nuovo scatto della maglia rosa!

Ore 14.59. Basso e Uran tornano sotto. Hesjedal non molla. Manca Pozzovivo dalle prime posizioni del gruppo.

Ore 15.00. Il gruppo di big si ricompatta, adesso è Cataldo che fa l'andatura. Si stacca Cunego.

Ore 15.02. Gli Omega Cataldo e Pauwels stanno dando una bella mano a Hesjedal che al momento è rimasto solo.

Ore 15.04. Davanti intanto è Caruso che scandisce il passo del quartetto. Intanto, gli scatti del gruppo hanno permesso di recuperare 30 secondi. E Amador sta rientrando sul quartetto.

Ore 15.06. Nuovo attacco di Zaugg in testa alla corsa.

Ore 15.08. Tiralongo fatica a tenere le ruote del gruppo maglia rosa.

Ore 15.09. Oliver Zaugg comincia adesso il tratto più duro della salita, quello in cemento. 2'56" il vantaggio dello svizzero sulla maglia rosa.

Ore 15.13. Brutta caduta di Tiralongo, Bono lo investe, ma entrambi ripartono: il fatto accade nel breve tratto in discesa che precede il tratto più duro della salita.

Ore 15.15. Salita davvero impressionante, reda durissima dal cemento!

Ore 15.16. Zig zag di Zaugg per superare gli ultimi tornanti. Dietro Hesjedal tira in prima persona.

Ore 15.18. Difficioltà per l'ammiraglia della Garmin che si pianta in mezzo alla strada. De Gendt fa l'andatura nel gruppo dei big che raggiunge Kreuziger.

Ore 15.19. Zaugg è vicino al Gpm.

Ore 15.23. Attacco di Pozzovivo, Hesjedal insegue anche lui.

Ore 15.24. Zaugg primo sul Mortirolo, il gruppo maglia rosa transita con 2'37". Adesso è tempo di discesa fino a Grosio.

Ore 15.32. Zaugg solo anche in basso alla discesa, chiari i suoi cenni: è senz'acqua e solo adesso arriva la sua ammiraglia.

Ore 15.36. La Liquigas ferma Caruso: il siciliano fa rifornimento di borracce e riparte con calma, aspettando Ivan Basso.

Ore 15.40. Nel gruppo maglia rosa tutti pensano a rifornirsi, nessun tira. Ne approfitta Cunego per rientrare, scattare e riportarsi su De Gendt, Carrara e Losada.

Ore 15.41. Scatta anche Kangert dal gruppo maglia rosa.

Ore 15.38. Zaugg passa ora al cartello dei -40 alla fine.

Ore 15.42. Foratura di Pozzovivo, che rientra bene. Il gruppo della maglia rosa continua a pedalare lentamente, se ne vanno Izaguirre, Dupont, Frank mentre anche VandeVelde, come Caruso è stato fermato per aspettare il suo capitano. Rischia di fare più differenza questo tratto che porta a Bormio che non la salita...

Ore 15.47. Il gruppo maglia rosa è praticamente fermo. Non tira nessuno, si guardano tutti in faccia e vanno piano.

Ore 15.49. Per capire: Zaugg è primo con 5'48", attenzione al gruppetto di Cunego e De Gendt che hanno più di tre minuti e mezzo sulla maglia rosa e possono rientrare clamorosamente in classifica.

Ore 15.50. Finalmente Stetina ha recuperato terreno e Hesjedal l'ha messo davanti a tirare. È il canadese che corre da leader. L'olandese stamane era 8° a 5'40", ora ha quasi 4 minuti di vantaggio! Straordinario il lavoro svolto da Matteo Carrara.

Ore 15.51. Dietro a Zaugg si è formato ora un gruppetto di 9 corridori con Cunego, De Gendt, Carrara e Nieve, poi il gruppettodi Cataldo, Pauwels, Tschopp, Frank e Dupont e infine il gruppo della maglia rosa.

Ore 15.56. Zaugg soffre sulla salita che porta a Bormio. Sarà decisivo il lavoro di VandeVelde che adesso verrà raggiunto dal gruppo di Hesjedal.

Ore 15.57. De Gendt spinge a fondo, 4'16" il vantaggio del suo gruppetto sulla maglia rosa. A proposito, l'olandese non è per niente fermo a cronometro...

Ore 16.01. Il gruppetto di Cunego e De Gendt raggiunge Oliver Zaugg. 4'17" il vantaggio dei battistrada sul gruppo maglia rosa.

Ore 16.06. Il gruppo maglia rosa recupera un po' di terreno: 3'36" il distacco a 30 km dal traguardo. Fra otto chilometri comincerà la salita dello Stelvio.

Ore 16.10. Il gruppo maglia rosa riaggancia il gruppetto di Tschopp e Cataldo, sono sempre VandeVelde e Stetina a dettare il ritmo, anche se il distacco dai sette di testa resta di 3'52".

Ore 16.13. Il gruppetto di Cunego, De Gendt, Izaguirre, Nieve, Zaugg, Amador e Kangert è ora nel centro di Bormio. Tra poco si torna a salire.

Ore 16.15. Una cosa è certa, non si è mai vista la squadra della maglia rosa tirare tanto poco come ha fatto in questo Giro la Katusha.

Ore 16.16. Izaguirre ha finito il suo lavoro e si stacca dal gruppetto di testa. E come lui anche Zaugg lascia.

Ore 16.07. De Gendt scandisce il passo: onore all'olandese che sta cercando di far scoppiare il Giro.

Ore 16.18. Comincia anche per il gruppo maglia rosa l'ultima salita del Giro d'Italia.

Ore 16.20. VandeVelde tira in testa per Hesjedal, Tiralongo alza bandiera bianca come Bono e Flecha.

Ore 16.24. È di 3'37 il vantaggio dei battistrada a 17,5 km dal traguardo.

Ore 16.26. De Gendt attacca, solo Nieve gli resiste. Amador cede come Kangert, Cunego prova a recuperare.

Ore 16.27. Bravo Felline, il torinese si stacca solo adesso dal gruppo dei big.

Ore 16.29. Encomiabile in testa al gruppo, il lavoro di Christian VandeVelde che sta portando il plotone maglia rosa a recuperare terreno: 3'18" il distacco a 16 km dal traguardo.

Ore 16.36. Posizioni invariate dopo la seconda galleria: De Gendt e Izaguirre con 100 metri di vantaggio su Cunego e 3'43" sul gruppetto maglia rosa, dal quale si stacca anche Dario Cataldo.

Ore 16.38. Pedalata dopo pedalata, Cunego si sta riportando sotto ai primi due.

Ore 16.39. Appena Damiano Cunego rientra, De Gendt scatta ancora e lascia i due compagni di avventura.

Ore 16.45. Supera i 4 minuti il vantagguio di De Gend: il belga adesso è sul tratto più duro della salita.

Ore 16.48. De Gendt al cartello dei dieci chilometri al traguardo. Sale ancora il suo vantaggio! 4'54". È a meno di un minuto dalla maglia rosa.

Ore 16.52. Hesjedal sembra cercare alleati per inseguire De Gendt.

Ore 16.54. Siamo oltre quota 2000 metri. Hesjedal sembra agitarsi, il vantaggio di De Gendt sale sopra i 5 minuti.

Ore 16.55. Quello di De Gendt, anche per le sue implicazioni per la classifica generale, è il numero più bello del Giro d'Italia.

Ore 16.59. De Gendt sta per indossare la maglia rosa virtuale. Intanto scatta Gadret nel gruppo maglia rosa. È la Sky di Henao e Uran che vola adesso.

Ore 17.00. Gadret ripreso.

Ore 17.06. Gadret attacca ancora e nessuno lo segue. Hesjedal non è brillante come ieri.

Ore 17.07. Incredibile nel gruppetto, Hesjedal cerca collaborazione e nessuno naturalmente lo aiuta, così riprende a tirare. Ci sono Rodriguez, Pozzovivo, Scarponi, Henao, Uran, Basso e Dupont con il canadese.

Ore 17.10. Ripreso Gadret, ma riprende a crescere anche il vantaggio di De Gendt: siamo a 5'23".

Ore 17.13. Allunga Hesjedal, si staccano Pozzovivo, Uran e Basso.

Ore 17.14. Basso perde anche le ruote di Uran e Gadret.

Ore 17.15. Solo Scarponi e Rodriguez a ruota di Hesjedal. Se non attaccano, hanno perso il Giro.

Ore 17.16. Basso torna su Henao e Uran.

Ore 17.17. Attacca Scarponi!

Ore 17.18. Ultimo chilometro per De Gendt.

Ore 17.19. 400 metri per il belga.

Ore 17.21. Straordinaria impresa di Thomas De Gendt. Comunque finisca, la sua è la vera impresa del Giro 2012. Vittoria fantastica.

Ore 17.22. Damiano Cunego è secondo con un distacco di 56".

Ore 17.23. Continua il forcing di Scarponi.

Ore 17.24. Rodriguez attacca Hesjedal all'ultimo chilometro e salta anche Scarponi!

Ore 17.24. Al terzo posto Nieve con 2'50".

Ore 17.25. La maglia rosa arriva quarta è conquista la maglia rossa: il suo distacco è di 3'23". Scarponi perde 12" dallo spagnoo, Hesjedal 14.

Ore 17.26. Gadret arriva a 4'13", Uran a 4'51 con Henao e Basso. Deludente la prova di Pozzovivo che per oltre metà gara ha fatto lavorare a fondo la squadra.

Per la vittoria finale, Rodriguez dovrà difendere domani un vantaggio di 31 secondi su Hesjedal, di 1'51" su Scarponi, 2'18" su De Gendt e 3'18" su Basso per il quale anche il podio è ormai irraggiungibile. Energie al lumicino per tutto, ma si va verso un podio tutto straniero al Giro d'Italia.

dal Giro d'Italia, Giulia De Maio, Paolo Broggi e Pier Augusto Stagi

Ordine d'arrivo
1 Thomas DE GENDT VCD 6:54:41
2 Damiano CUNEGO LAM 56
3 Mikel NIEVE ITURALDE EUS +2:50
4 Joaquin RODRIGUEZ OLIVER KAT +3:22
5 Michele SCARPONI LAM +3:34
6 Ryder HESJEDAL GRM +3:36
7 John GADRET ALM +4:29
8 Rigoberto URAN URAN SKY +4:53
9 Sergio Luis HENAO MONTOYA SKY +4:55
10 Ivan BASSO LIQ +4:55
11 Domenico POZZOVIVO COG +5:39
12 Hubert DUPONT ALM +5:53
13 Ben HERMANS RNT +7:58
14 Gianluca BRAMBILLA COG +8:32
15 Roman KREUZIGER AST +9:10
16 Dario CATALDO OPQ +9:17
17 Johann TSCHOPP BMC +9:38
18 Christian VANDEVELDE GRM +11:00
19 Andrey AMADOR BAKKAZAKOVA MOV +11:00
20 Marzio BRUSEGHIN MOV +11:35
21 Jan BAKELANTS RNT +12:06
22 Francis DE GREEF LTB +13:16
23 Tanel KANGERT AST +14:04
24 Damiano CARUSO LIQ +14:04
25 Serge PAUWELS OPQ +16:18
26 Fabio FELLINE AND +16:24
27 Miguel Angel RUBIANO CHAVEZ AND +16:27
28 Thomas ROHREGGER RNT +16:39
29 Mathieu PERGET ALM +17:02
30 Juan Antonio FLECHA GIANNONI SKY +17:46
31 Peter STETINA GRM +18:11
32 Sylvester SZMYD LIQ +19:34
33 Sergio PARDILLA BELLON MOV +19:34
34 Diego ULISSI LAM +20:09
35 Enrico GASPAROTTO AST +20:42
36 Amets TXURRUKA EUS +21:27
37 Jon IZAGUIRRE INSAUSTI EUS +21:27
38 Paolo TIRALONGO AST +22:05
39 Tom Jelte SLAGTER RAB +22:17
40 Oliver ZAUGG RNT +22:50
41 Ben GASTAUER ALM +25:55
42 Guillaume BONNAFOND ALM +25:55
43 Geoffrey SOUPE FDJ +28:23
44 Daniel MORENO FERNANDEZ KAT +30:53
45 Jose Rodolfo SERPA PEREZ AND +35:39
46 Mathias FRANK BMC +36:08
47 Adam HANSEN LTB +36:31
48 Matteo CARRARA VCD +36:37
49 Alberto LOSADA ALGUACIL KAT +36:37
50 Matteo BONO LAM +36:37
51 Jack BAUER GRM +36:43
52 Bart DE CLERCQ LTB +36:43
53 Daniele RIGHI LAM +37:51
54 Danilo WYSS BMC +39:21
55 Alessandro BALLAN BMC +39:21
56 Alessandro SPEZIALETTI LAM +39:30
57 Mauro SANTAMBROGIO BMC +39:30
58 Brian BULGAC LTB +39:30
59 Fabio SABATINI LIQ +39:30
60 Stefan DENIFL VCD +39:30
61 Simone PONZI AST +39:30
62 Matteo RABOTTINI FAR +39:30
63 Juan Manuel GARATE RAB +39:30
64 Stef CLEMENT RAB +39:30
65 Andrey ZEITS AST +39:30
66 Sergey LAGUTIN VCD +39:30
67 Jackson RODRIGUEZ AND +39:30
68 Grischa NIERMANN RAB +39:30
69 Sandy CASAR FDJ +39:30
70 Gustav LARSSON VCD +39:30
71 Branislau SAMOILAU MOV +39:30
72 Martijn KEIZER VCD +39:30
73 Kevin SEELDRAEYERS AST +39:30
74 Przemyslaw NIEMIEC LAM +39:30
75 Marco PINOTTI BMC +39:30
76 Ivan SANTAROMITA BMC +39:30
77 Gatis SMUKULIS KAT +39:30
78 José HERRADA LOPEZ MOV +39:30
79 Victor CABEDO EUS +39:30
80 Sonny COLBRELLI COG +39:41
81 Alex RASMUSSEN GRM +39:41
82 Jan BARTA APP +39:56
83 Francesco FAILLI FAR +39:59
84 Aliaksandr KUSCHYNSKI KAT +39:59
85 Marco BANDIERA OPQ +40:14
86 Evgeny PETROV AST +40:21
87 Alexsandr DYACHENKO AST +40:21
88 Olivier KAISEN LTB +40:29
89 Matteo TOSATTO SAX +46:00
90 Luca MAZZANTI FAR +46:00
91 Ramunas NAVARDAUSKAS GRM +46:00
92 Jens KEUKELEIRE OGE +46:00
93 Gabriel RASCH FDJ +46:00
94 Volodymir GUSTOV SAX +46:00
95 Lars Ytting BAK LTB +46:00
96 Oscar GATTO FAR +46:00
97 Daniele PIETROPOLLI LAM +46:00
98 Emanuele SELLA AND +46:00
99 Sacha MODOLO COG +46:00
100 Jesse SERGENT RNT +46:00
101 Dennis VANENDERT LTB +46:00
102 Julien VERMOTE OPQ +46:00
103 Angelo PAGANI COG +46:00
104 Matteo MONTAGUTI ALM +46:00
105 Paolo LONGO BORGHINI LIQ +46:00
106 Juan Jose OROZ UGALDE EUS +46:00
107 Nelson Filipe SANTOS SIMOES OLIVEIRA RNT +46:00
108 Geraint THOMAS SKY +46:00
109 Eros CAPECCHI LIQ +46:00
110 Bartosz HUZARSKI APP +46:00
111 Ian STANNARD SKY +46:00
112 Nikolas MAES OPQ +46:00
113 Giacomo NIZZOLO RNT +46:00
114 Christian MEIER OGE +46:00
115 Pier Paolo DE NEGRI FAR +46:00
116 Adriano MALORI LAM +46:00
117 Pavel BRUTT KAT +46:00
118 Valerio AGNOLI LIQ +46:00
119 Benat INTXAUSTI ELORRIAGA MOV +46:00
120 Adrian SAEZ EUS +46:00
121 Jussi VEIKKANEN FDJ +46:00
122 Michal GOLAS OPQ +46:00
123 Bernhard EISEL SKY +46:00
124 Sébastien ROSSELER GRM +46:00
125 Michal KWIATKOWSKI OPQ +46:00
126 Stefano PIRAZZI COG +46:00
127 Julien BERARD ALM +46:00
128 Francis MOUREY FDJ +46:00
129 Mark CAVENDISH SKY +46:00
130 Mickael DELAGE FDJ +46:00
131 Anders LUND SAX +46:00
132 Maciej BODNAR LIQ +46:00
133 Mikhail IGNATYEV KAT +46:00
134 Lucas Sebastian HAEDO SAX +46:00
135 Cesare BENEDETTI APP +46:00
136 Miguel MINGUEZ AYALA EUS +46:00
137 Andreas SCHILLINGER APP +46:00
138 Angel VICIOSO ARCOS KAT +46:00
139 Daniel SCHORN APP +46:00
140 Pierre CAZAUX EUS +46:00
141 Matthias BRANDLE APP +46:00
142 Taylor PHINNEY BMC +46:00
143 Manuele BOARO SAX +46:00
144 Enrico BATTAGLIN COG +46:00
145 Svein TUFT OGE +46:00
146 Roberto FERRARI AND +46:00
147 Alessandro DE MARCHI AND +46:00
148 Luke ROBERTS SAX +46:00
149 Fumiyuki BEPPU OGE +46:40
150 Gregor GAZVODA ALM +46:45
151 Marco COLEDAN COG +46:45
152 Andreas DIETZIKER APP +46:59
153 Mirko SELVAGGI VCD +47:06
154 Jonas Aaen JÖRGENSEN SAX +47:06
155 Alexander KRISTOFF KAT +47:13
156 Cristiano SALERNO LIQ +47:18
157 Francisco José VENTOSO ALBERDI MOV +47:49
Dominique ROLLIN FDJ
Robert HUNTER GRM
Andrea GUARDINI FAR
Ivan VELASCO MURILLO EUS
DNF Timon SEUBERT APP
DNF Jack BOBRIDGE OGE

Classifica generale
1 Joaquin RODRIGUEZ OLIVER KAT 91:04:16
2 Ryder HESJEDAL GRM 31
3 Michele SCARPONI LAM +1:51
4 Thomas DE GENDT VCD +2:18
5 Ivan BASSO LIQ +3:18
6 Damiano CUNEGO LAM +3:43
7 Rigoberto URAN URAN SKY +4:52
8 Domenico POZZOVIVO COG +5:47
9 Mikel NIEVE ITURALDE EUS +5:56
10 John GADRET ALM +6:43
11 Sergio Luis HENAO MONTOYA SKY +7:20
12 Dario CATALDO OPQ +12:14
13 Johann TSCHOPP BMC +12:34
14 Gianluca BRAMBILLA COG +13:28
15 Roman KREUZIGER AST +18:09
16 Hubert DUPONT ALM +19:02
17 Marzio BRUSEGHIN MOV +24:32
18 Sergio PARDILLA BELLON MOV +26:47
19 Francis DE GREEF LTB +33:33
20 Daniel MORENO FERNANDEZ KAT +34:12
21 Diego ULISSI LAM +35:59
22 Christian VANDEVELDE GRM +38:27
23 Paolo TIRALONGO AST +40:15
24 Damiano CARUSO LIQ +48:00
25 Sandy CASAR FDJ +49:42
26 Tanel KANGERT AST +50:16
27 Peter STETINA GRM +52:01
28 Sylvester SZMYD LIQ +52:36
29 Andrey AMADOR BAKKAZAKOVA MOV +53:38
30 Tom Jelte SLAGTER RAB +56:53
31 Thomas ROHREGGER RNT +1:04:06
32 Sergey LAGUTIN VCD +1:09:50
33 Kevin SEELDRAEYERS AST +1:15:55
34 Jan BAKELANTS RNT +1:19:18
35 Juan Antonio FLECHA GIANNONI SKY +1:24:33
36 Gustav LARSSON VCD +1:24:57
37 Eros CAPECCHI LIQ +1:25:22
38 Benat INTXAUSTI ELORRIAGA MOV +1:25:52
39 Przemyslaw NIEMIEC LAM +1:31:02
40 Bart DE CLERCQ LTB +1:32:33
41 Amets TXURRUKA EUS +1:32:38
42 José HERRADA LOPEZ MOV +1:36:03
43 Marco PINOTTI BMC +1:36:17
44 Branislau SAMOILAU MOV +1:37:20
45 Emanuele SELLA AND +1:37:25
46 Stefano PIRAZZI COG +1:39:40
47 Serge PAUWELS OPQ +1:42:02
48 Jon IZAGUIRRE INSAUSTI EUS +1:47:21
49 Jackson RODRIGUEZ AND +1:51:28
50 Juan Jose OROZ UGALDE EUS +1:57:13
51 Fabio FELLINE AND +1:58:13
52 Ivan SANTAROMITA BMC +2:01:26
53 Mathieu PERGET ALM +2:06:53
54 Alberto LOSADA ALGUACIL KAT +2:10:39
55 Oliver ZAUGG RNT +2:17:58
56 Grischa NIERMANN RAB +2:18:43
57 Valerio AGNOLI LIQ +2:23:01
58 Francesco FAILLI FAR +2:23:43
59 Juan Manuel GARATE RAB +2:24:37
60 Miguel Angel RUBIANO CHAVEZ AND +2:26:41
61 Matteo RABOTTINI FAR +2:27:05
62 Evgeny PETROV AST +2:29:13
63 Volodymir GUSTOV SAX +2:31:18
64 Jan BARTA APP +2:33:07
65 Enrico GASPAROTTO AST +2:33:30
66 Nelson Filipe SANTOS SIMOES OLIVEIRA RNT +2:34:20
67 Ben GASTAUER ALM +2:36:31
68 Angel VICIOSO ARCOS KAT +2:37:25
69 Adriano MALORI LAM +2:37:55
70 Bartosz HUZARSKI APP +2:41:48
71 Stef CLEMENT RAB +2:44:30
72 Lars Ytting BAK LTB +2:51:31
73 Enrico BATTAGLIN COG +2:52:12
74 Ben HERMANS RNT +2:52:36
75 Stefan DENIFL VCD +2:54:43
76 Alessandro SPEZIALETTI LAM +2:56:30
77 Geoffrey SOUPE FDJ +2:56:52
78 Francis MOUREY FDJ +2:56:57
79 Fabio SABATINI LIQ +2:58:25
80 Geraint THOMAS SKY +3:00:33
81 Mathias FRANK BMC +3:01:44
82 Danilo WYSS BMC +3:02:10
83 Matteo MONTAGUTI ALM +3:02:31
84 Andrey ZEITS AST +3:04:23
85 Gatis SMUKULIS KAT +3:04:48
86 Mauro SANTAMBROGIO BMC +3:06:38
87 Simone PONZI AST +3:07:35
88 Guillaume BONNAFOND ALM +3:09:43
89 Jose Rodolfo SERPA PEREZ AND +3:09:44
90 Daniele PIETROPOLLI LAM +3:10:36
91 Julien VERMOTE OPQ +3:10:50
92 Francisco José VENTOSO ALBERDI MOV +3:11:17
93 Michal GOLAS OPQ +3:12:07
94 Adam HANSEN LTB +3:13:05
95 Pavel BRUTT KAT +3:16:39
96 Matteo CARRARA VCD +3:17:46
97 Angelo PAGANI COG +3:18:04
98 Matteo BONO LAM +3:20:11
99 Alessandro DE MARCHI AND +3:22:25
100 Sonny COLBRELLI COG +3:25:09
101 Daniele RIGHI LAM +3:26:13
102 Brian BULGAC LTB +3:26:56
103 Cristiano SALERNO LIQ +3:27:02
104 Matteo TOSATTO SAX +3:27:52
105 Alessandro BALLAN BMC +3:28:35
106 Cesare BENEDETTI APP +3:33:54
107 Nikolas MAES OPQ +3:35:02
108 Julien BERARD ALM +3:38:30
109 Andreas DIETZIKER APP +3:38:47
110 Paolo LONGO BORGHINI LIQ +3:39:59
111 Anders LUND SAX +3:43:59
112 Matthias BRANDLE APP +3:45:01
113 Oscar GATTO FAR +3:45:13
114 Jack BAUER GRM +3:49:55
115 Luca MAZZANTI FAR +3:55:14
116 Luke ROBERTS SAX +3:57:51
117 Maciej BODNAR LIQ +4:00:48
118 Pier Paolo DE NEGRI FAR +4:03:57
119 Aliaksandr KUSCHYNSKI KAT +4:04:46
120 Fumiyuki BEPPU OGE +4:05:28
121 Alexsandr DYACHENKO AST +4:06:05
122 Pierre CAZAUX EUS +4:07:51
123 Mirko SELVAGGI VCD +4:08:36
124 Daniel SCHORN APP +4:12:18
125 Martijn KEIZER VCD +4:13:57
126 Sébastien ROSSELER GRM +4:14:45
127 Jens KEUKELEIRE OGE +4:15:44
128 Victor CABEDO EUS +4:15:58
129 Lucas Sebastian HAEDO SAX +4:16:34
130 Dennis VANENDERT LTB +4:17:05
131 Christian MEIER OGE +4:19:19
132 Manuele BOARO SAX +4:19:23
133 Giacomo NIZZOLO RNT +4:19:47
134 Gregor GAZVODA ALM +4:20:13
135 Ian STANNARD SKY +4:20:27
136 Michal KWIATKOWSKI OPQ +4:24:05
137 Sacha MODOLO COG +4:24:34
138 Ramunas NAVARDAUSKAS GRM +4:24:51
139 Jesse SERGENT RNT +4:29:03
140 Marco BANDIERA OPQ +4:29:47
141 Olivier KAISEN LTB +4:33:52
142 Jonas Aaen JÖRGENSEN SAX +4:34:09
143 Mickael DELAGE FDJ +4:38:48
144 Mikhail IGNATYEV KAT +4:39:17
145 Mark CAVENDISH SKY +4:45:13
146 Jussi VEIKKANEN FDJ +4:47:11
147 Roberto FERRARI AND +4:48:28
148 Alexander KRISTOFF KAT +4:48:42
149 Svein TUFT OGE +4:52:53
150 Gabriel RASCH FDJ +4:54:13
151 Bernhard EISEL SKY +4:55:07
152 Alex RASMUSSEN GRM +4:56:33
153 Marco COLEDAN COG +5:01:30
154 Andreas SCHILLINGER APP +5:03:32
155 Taylor PHINNEY BMC +5:13:03
156 Adrian SAEZ EUS +5:13:11
157 Miguel MINGUEZ AYALA EUS +5:25:01

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COMMENTI
incredibile
26 maggio 2012 15:24 nikko
la rai si scollega con sigla di chiusura e poi dinuovo sigla di apertura nel bel mezzo dello scollinamento del mortirolo......persi i vari scatti di pozzovivo...
rai di tutto di più............e io pago.......

26 maggio 2012 17:36 azalai
ONORE A DE GENDT, L'UNICO DI QUESTO GIRO AD ONORARLO PER D'AVVERO CON L'ESSENZA DEL CICLISMO, LA FUGA, L'IMPRESA, GLI ALTRI TUTTI LI CON LE CARTUCCE CONTATE, A CALCOLARE CON LA PAURA DI SALTARE.
P.S. SONO TORNATE ALL'ARRIVO QUELLE ODIOSE BANDIERE DELLA LEGA.. IO DICO...MA NON SI VERGOGNANO?

Ma che cambino mestiere
26 maggio 2012 17:43 venetacyclismo
Oggi proprio si è visto l'incapacità dei tecnici , icredibile, in primis...la Liquigas , Giro da cancellare, sempre a tirare e per chi? quando serviva non cera nessuno, povero Basso, Lampre ...troppi direttori, si sono accontentati di fare secondo, ma incredibile....Colnago, ma daiii su ragazzi , ma che ci si prende queste responsabilità, una squadra cosi deve correre in difesa e basta, sfruttare e agire,forse l'aria di montagna non fa ragionare bene.
Lezione di tecnica, dai direttore stranieri, eravamo i migliori e anche li ora uno sfacello, si rischia di non avere un Italiano al podio, sbagli incredibili, meglio riflettere un po'.
Vergognoso quando nessuno aiutava la Cervelo nel finale, era interesse per tutti, altra lezione di comportamento e antisportività.
W il ciclismo

Una tappa bellissima.....
26 maggio 2012 19:49 Bartoli64
...... con un degnissimo vincitore.

Peccato solo per la visuale dell'arrivo rovinata dai soliti 4 imbe*illi che, assoldati per una pentola di fagioli cadauno, sono saliti sin lassù all'ordine dei loro capi-rione a sventolare senza vergogna i loro stracci bianco/verdi, nel miserabile tentativo di dar ancora fiato ad una regione mai esistita e ad un partito ormai estinto.

Bartoli64

MA CHE CICLISMO E'?
26 maggio 2012 20:02 jaguar
Mi auguro che il Giro venga vinto da uno di questi due corridori:Hesjedal ovvero De Gendt con una preferenza per il primo.Hesjedal è l'unico che ha lottato ed è stato l'unico che ha osato e questo dal primo giorno di gara e poi De Gendt che senza apparire molto è stato sempre lì ed oggi ha fatto il numero da vero ciclista di altri tempi....Gli altri il solito scattino per guadagnare qualche secondo ma a 600 700 metri dal traguardo poi sempre a succhiare le ruote senza mai una iniziativa e senza un po’ di coraggio....ecco perchè Pantani resterà perennemente nella storia del ciclismo?Infiammava le folle e gettava il cuore oltre l’ostacolo.Tutti gli altri ?…ma per favore…..faranno anche fatica ma che cavolo di ciclismo praticano? Magni diceva la fuga delle dieci pedalate!!!!!Stanno sempre lì al risparmio e si accontentano solo di quei pochi secondi……non parliamo di Basso che ha portato in carrozza tutti fino allo Stelvio belli freschi e poi l’ha pagato lui lo sforzo “massacrando” letteralmente i suoi gregari che si sono dimostrati dei veri giganti e forse sono loro i veri campioni e sacrificando giovani come Caruso che poteva vincere tranquillamente la maglia bianca.Direttori tecnici che non capiscono un’acca di ciclismo ma hanno una boria che levati e trovano pure fior di sponsor che gli regalano denaro a palate…..ma che c.u.l.o spudorato che hanno!!!!!!Rodriguez sarà anche bravo e simpatico ma non è possibile che la sua corsa si infiamma solo a dieci metri dal traguardo e questo avviene sempre e da tempi immemorabili… poi non parliamo della polemica sul comportamento di Cunego che secondo certi cervelloni quando è scattato Scarponi per fare i soli 600 700 metri a tutta si doveva fermare per aiutarlo……ma aiutarlo a fare che ? che non è riuscito a tenere neanche quel piccolo scatto!!!! Il povero Cunego che ha fatto per chilometri e chilometri un’azione di attacco faticando come “una bestia” si sarebbe dovuto fermare per aspettare un succhia ruote? E comunque siano andati i fatti spero che nessuno abbia osato chiedere a Cunego di fermarsi e nel caso sia stata fatta la richiesta indecente spero che alla radiolina Cunego li abbia mandati a quel paese tutti quanti!!!!! Ii grandi campioni se vincerà uno di questi specialisti della “fuga delle dieci pedalate” si rivolteranno nella tomba!!!!!!!

I discorsi li porta via il vento
26 maggio 2012 20:20 Per89
Così dicono i Toscani e non c'è nulla di più vero... Credo che tutti i Ds stamattina alla partenza abbiano dato dei compiti precisi, detto ai capitani dove attaccare, dove far saltare il banco, ai gregari dove tirare, dove staccarsi.... Ma i discorsi come già detto li porta via il vento.... Il problema è che bisogna far conto con le energie rimaste con le gambe che sono di marmo pronte ad essere scolpite, è facile parlare di coraggio di fermare Cunego, ma se non ne hai c'è poco da fare... De Gent oggi ha fatto un numero secondo me perchè i migliori l'hanno un po' sottovalutato credendo di poterlo andare a riprenderlo quando volevano invece erano tutti al lumicino... ll livello è questo tutti avevano dei colpi in canna, ma erano a salve e non a pallettoni si è visto se si tolgono gli abbuoni presi nelle tappe da Rodriguez si vede che i distacchi effettivi non sono immensi.....

Colpa di tutti.....?
26 maggio 2012 21:27 trentiguido
Se le "famose radioline" funzionano.....oggi si nota molto bene quante LACUNE ci sono nel ciclismo Italiano!!!! E' ora di finirla di prendere "ds" perché portano sponsor o sono raccomandati.....se il limite è questo si dovrebbe fare come nel calcio licenziare il tecnico che commette errori madornali.....e gestisce nel modo sbagliato la squadra!!!! Troppo facile incolpare sempre i corridori!!! E' ora di finirla con "ds" raccomandati e che portano sponsor solo per GUIDARE l'ammiraglia il vero professionismo è un'altro!!! Buona serata.

VIVA L'INCERTEZZA...
26 maggio 2012 22:28 stargate
Se l’incertezza sul nome del vincitore rende bella e appassionante una competizione come il Giro d’Italia, non vi sono dubbi: questa edizione è stata bellissima. L’incertezza regna (forse, a questo punto, regnava) sovrana, per la gioia di Beppe Conti che non ha fatto altro che magnificare l’equilibrio della corsa rosa di quest’anno. Se, invece, si analizzano i valori tecnici in campo, il discorso cambia totalmente. Degnissimo vincitore oggi De Gendt (ha avuto il coraggio, a rischio di saltare, che avrebbero dovuto avere i cosiddetti “grandi”); molto più che onesto Hesjedal, certo più che un semplice buon corridore. Ma, con tutto il rispetto che si deve ad atleti che compiono fatiche sovrumane, i due, fino a qui, non hanno fatto sognare gli appassionati con le loro imprese. Questo è l’indicatore inequivocabile del livello del Giro, sempre più relegato a corsa non di primissimo piano, nonostante il fascino, il prestigio, la storia. I campioni veri, insomma, latitano. E’ vero che il ciclismo vive anche delle imprese dei comprimari, ma la ciliegina è sempre messa dal campione, come l’anno scorso fece Contador. Salire per decine di chilometri quasi guardandosi negli occhi, non avere il coraggio di tentare una parvenza di azione se non a due chilometri dal traguardo, per poi magari cedere dopo settecento metri, la dice lunga su quanto, per interessi di bottega (leggi: promozione dell’evento), siano stati sopravvalutati diversi atleti. La cosa triste è che, al termine della tappa odierna, si sia aperto un accesso dibattito sul perché non sia stato fermato Cunego. Tatticismo esasperato, insomma, che ha pervaso anche il ciclismo, con direttori sportivi che pretendono di guidare i loro atleti come robot. Per la verità, pare anche inoppugnabile che questi atleti non abbiano le gambe e il coraggio di tentare l’assolo da una distanza che possa consentire di creare distacchi importanti. Se si guardano i loro nomi, non c’è da meravigliarsi: Scarponi è stato “creato” leader per necessità, ma non ne ha la stoffa: la sua dimensione è quella del buon ciclista che va bene in salita, ma senza grandi voli. Basso ha ormai dato il meglio di sé, che non è stato poco. Forse, nel momento della maturazione completa, è stato danneggiato dalla (sacrosanta) squalifica, ma dal ritorno ha corso bene solo il Giro 2010. Rodriguez è uomo da pendenze impossibili (ad esempio Montelupone), che però devono essere brevi e nelle vicinanze del traguardo. Non mi pare abbia il passo per lunghe cavalcate solitarie. Rimane Pozzovivo, bravo e combattivo, ma il suo motore non è all’altezza. Il panorama è alquanto desolante. Per carità, non è che al Tour vada sempre molto meglio, ad onor del vero, ma lì capita che ogni tanto i favoriti se le diano di santa ragione. Per restare al 2011, ricordo l’impresa di Andy Schleck, la risposta di Evans il giorno successivo, il tentativo disperato di Contador, che ancora era in classifica, con un attacco da lontanissimo, con la quasi certezza di affondare, come è avvenuto, ma con la consapevolezza e l’orgoglio di averci tentato. Tutte cose che al Giro non accadono quasi più. Però, per la soddisfazione di Beppe Conti, c’è incertezza. (Alberto Pionca – Cagliari)

Damiani vai a casa!!!!
26 maggio 2012 22:43 lattuga
si sa che due galli nel pollaio non possono convivere ma la Lampre ha provato a sfatare questo luogo comune mettengo i due galli di casa, Cunego e Scarponi nel pollaio del Giro. Risultato: i due galli a becco asciutto spennati di brutto. Non solo, la tattica di oggi che nessun direttore sportivo alle prime armi sbaglierebbe ha messo il suggello all'incompetenza di Damiani che dovrebbe fare le valigie da solo prima che un saggio Saronni lo sbattesse fuori!

Azalai
26 maggio 2012 23:02 pickett
Non ce l'ho con te,ce l'ho con tua mamma che quando sei venuto al mondo non ti ha gettato subito dalla finestra.

Pickett....
27 maggio 2012 14:41 Bartoli64
..... io, invece, ce l'ho con la tua che non ti ha buttato direttamente NEL CE*SO!!

Bartoli64

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