
A breve tempo dal successo di Goronichev nell’internazionale di Montecassiano, lo squadrone toscano dell’Hopplà Vega Truck Italia Valdarno trionfa di nuovo nel maceratese con l’acuto vincente di Nicola Testi nella “37^ Classica di Colbuccaro”, una gara di antica tradizione che si svolge sempre nel giorno del martedì di Pasqua nella tranquilla località collinare di Colbuccaro di Corridonia. La battaglia è divampata per tutti gli oltre 150 chilometri della contesa ma anche in questa occasione, come è successo il più delle volte, a decidere sono stati gli ultimi 90-80 metri della micidiale erta, lunga poco più di un chilometro, che porta al traguardo di Colbuccaro. E in vista dello striscione d’arrivo, che dall’ultima curva sembra vicino ma che fa sudare le proverbiali sette camicie prima di essere finalmente raggiunto, è venuto fuori di prepotenza Nicola Testi, un ragazzo di qualità che compirà 22 anni tra qualche giorno, risolvendo con chiara autorevolezza a proprio favore l’accesissima contesa. Dietro di lui il portacolori marchigiano Matteo Di Serafino, del Team Vega Montappone, già vincitore a Colbuccaro l’anno scorso, ha colto una significativa piazza d’onore dopo un serrato duello con lo scalatore veronese Edoardo Zardini, del Team Colpack, mentre sulla loro scìa al quarto posto ha concluso, ancora una volta tra i primissimi, il fanese Matteo Belli, che ha completato il trionfo del team Hopplà, precedendo a sua volta Federico Scotti, della Cicl. Malmantile, il campione regionale marchigiano Matteo Ciavatta, della S.C. Monturano Civitanova Cascinare, e la fila molto sgranata degli altri ex-componenti di un gruppo che solo un chilometro prima, all’inizio dell’impennata che porta a Colbuccaro, era ancora molto numeroso e compatto.
Quella di Colbuccaro si è confermata anche in questa edizione come una manifestazione sempre di altissimo livello e in effetti la folta schiera degli spettatori ha potuto assistere ad una competizione interessantissima dal punto di vista tecnico per la qualità dei partecipanti e per l’ardore profuso per tutto l’arco della contesa dai concorrenti, che al via dalle Piane di Colbuccaro erano 163, per 21 squadre tra le quali un buon numero del Nord e della Toscana. La gara quest’anno non era più ufficialmente nazionale ma il livello effettivo è stato di assoluta rilevanza nazionale e questo ha dato grande soddisfazione ai bravissimi organizzatori della Polisportiva Colbuccaro, guidati da Paolo Bertini, e della SCAP Prefabbricati Foresi, con in testa il presidente Pennacchioni, oltre che al Comune di Corridonia, che ha dato il suo patrocinio alla manifestazione.
I corridori dovevano effettuare 4 giri di km. 31, tutti con la salita finale di Colbuccaro, e altri due, molto più brevi, di km. 6 ciascuno, con la discesa da Colbuccaro e la successiva risalita.
Intorno al km. 2°, dopo Petriolo, andavano in avanscoperta in sei, il locale Cacciamani, Ciccanti, portacolori del team organizzatore, Antonino Puccio, Maddaluno, Rubakha e Zuhokovskyi, che in breve guadagnavano più di 2 minuti.
Il tentativo caratterizzava per molti chilometri la gara. Poi sulla seconda salita di Colbuccaro cedeva Zukovskyi mentre intorno al km. 100 dai battistrada si staccavano anche Cacciamani e Rubakha.
Ma il gruppo era in forte recupero e riassorbiva di lì a poco anche Ciccanti e Maddaluno e per ultimo Antonino Puccio, alla fine del 3° giro lungo. Per il resto della gara c’era tanta bagarre ma senza esito. Ricordiamo così, durante il 4° giro, dei brevi attacchi di Fonzi, Rufo e Gargaro e poi di Barabesi e Di Francesco. A Colbuccaro scollinavano in testa al gruppo sfilato Gorodnichev e Di Serafino. Poi nella salita del 1° giro piccolo provava per poco l’assolo il tenace Zardini mentre, nel giro successivo, al suono della campana a Colbuccaro transitavano con poche lunghezze di vantaggio Ciavatta, Di Serafino, Scotti e lo stesso Zardini, che venivano però ripresi proprio all’inizio dell’erta finale da un gruppo di 35 inseguitori. Ancora una volta l’impennata finale di Colbuccaro doveva decretare la sentenza conclusiva e tutto si svolgeva all’insegna della massima incertezza con De Jeso, Mrozek, Pinaglia, Gaffurini e Ciavatta che cercavano di volta in volta di farsi largo finchè negli ultimi 80 metri emergeva di prepotenza su tutti Nicola Testi, che andava a raccogliere a braccia alzate gli applausi convinti del foltissimo pubblico presente nella piccola frazione di Corridonia. Di tutto rilievo anche il secondo posto di Matteo Di Serafiuno, del Team Vega Montappone, ma bravissimi comunque tutti gli altri migliori protagonisti della difficile gara.
C’è da dire che finalmente le Marche sono risultate propizie per Nicola Testi, che in passato in questa regione aveva avuto soltanto sfortuna; infatti qualche anno fa, nell’arrivo di una gara di Juniores a Campocavallo, egli era rimasto vittima di una brutta caduta mentre, all’inizio del 2011, nella gara di Molini di Tenna, aveva subìto una squalifica per aver allargato le braccia nello sprint conclusivo, senza peraltro danneggiare nessuno.
Nicola Testi è di Pozzo della Chiana, compirà 22 anni il prossimo 29 aprile, e quest’anno, dopo un 2011 sfortunato e da dimenticare, aveva iniziato subito alla grande, aggiudicandosi la gara di Torre di Fucecchio ma soprattutto di recente, in maglia azzurra, aveva ottenuto un eccellente sesto posto nelle Piccole Fiandre.
Ordine d’arrivo:
1°) Testi Nicola (Team Hopplà Vega Truck Italia Valdarno)
km. 152 ore 3.43’ media km. 40,897
2°) Di Serafino Matteo (Vega Prefabbricati Montappone)
3°) Zardini Edoardo (Team Colpack)
4°) Belli Matteo (Hopplà Vega Truck Italia Valdarno)
5°) Scotti Federico (Cicl. Malmantile)
6°) Ciavatta Matteo (S.C. Monturano Civitanova Cascinare)
7°) Da Castagnori Marco ((U.C. Pistoiese)
8°) Rufo Giuseppe (Ciclistica Sestese)
9°) Di Carlo Stefano (Aran D’Angelo & Antenucci)
10°) De Jeso Donato (Team Vejus) Partiti 163 – arr.ti 61.
Paolo Piazzini
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