| 03/02/2012 | 11:48 Nel freddo che avvolge la penisola la Liquigas-Cannondale domani debutterà sulle strade italiane correndo il Gran Premio Costa degli Etruschi, prova in linea di 195 chilometri che da San Vincenzo porterà a Donoratico. Elia Viviani, vincitore dell’edizione 2011 e di una tappa al Tour de San Luis settimana scorsa, si presenterà al via con i gradi di capitano supportato da una formazione compatta e, in parte, già rodata: Tiziano Dall’Antonia ha già corso in Argentina; Stefano Agostini, Federico Canuti, Kristijan Koren e Daniele Ratto in Australia, mentre per Moreno Moser, Dominik Nerz, Maciej Paterski e Juraj Sagan si tratterà dell’esordio stagionale. «Il percorso è disegnato per rispettare la tradizione e un arrivo in volata sembra l’esito più probabile – afferma il diesse Alberto Volpi, che guiderà la squadra dall’ammiraglia -. Viviani è il nostro uomo migliore per queste situazioni e la squadra sarà motivata per aiutarlo. La presenza di Petacchi alleggerirà il peso della responsabilità e potrebbe avvantaggiare Elia. Il “Peta” è il principe di questi arrivi e merita ampio rispetto ma Viviani si è dimostrato capace di grandi cose: sarà un bellissimo duello». «Le sfide con i grandi velocisti mi motivano e non mi spaventano – afferma Viviani -. Arrivo a questo appuntamento con un buon rodaggio e tanta serenità. Il Tour de San Luis è stata una trasferta molto positiva: ho potuto lavorare in corsa su percorsi impegnativi e, nonostante sapessi dei limiti nella condizione, sono riuscito a centrare anche una vittoria. Non potevo chiedere esordio migliore. Negli ultimi due giorni mi sono allenato in pista e la forma atletica è migliorata ancora. Il lavoro di fondo è stato fatto e si vede, ora bisogna migliorare la brillantezza. Il GP Costa degli Etruschi segna un nuovo passo in questo senso ma non corro certo per allenarmi: sarò al via per essere protagonista, conscio che un avversario come Petacchi non sarà facile da battere. Ho comunque imparato a convivere e a gestire sia le aspettative che le responsabilità: ora non resta che testare le gambe sulla strada».
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