Proposta a Ciampi: "Alfredo Martini senatore a vita"

| 05/10/2005 | 00:00
Alfredo Martini senatore a vita. E’ la proposta presentata dalla parlamentare toscana Onorevole Monica Baldi, unitamente ad altri colleghi, al Capo dello Stato. La nomina - ai sensi dell’articolo 59 secondo comma della Costituzione - sarebbe un meritato riconoscimento agli “alti meriti nel campo sociale e nello sport” di Martini, “il quale rappresenta ed onora il ciclismo italiano nel mondo”. Oggi Presidente onorario della Federazione Ciclistica e supervisore delle squadre nazionali, Martini è stato, come ricorda l’Onorevole Architetto Monica Baldi, per un quarto di secolo al comando della nazionale azzurra: “Commissario tecnico della nazionale di ciclismo per ventitre anni consecutivi, dal 1975 al 1997, ha conquistato 6 medaglie d’oro ai mondiali, 7 d’argento e 6 di bronzo. Ma prima ancora Martini, nato a Firenze il 18 febbraio 1921, stella d’oro al merito sportivo del Coni, ha corso dall’età di 14 a quella di 36 anni - professionista dal 1942 al 1957 - e ha vinto un Giro d’Italia in qualità di direttore sportivo. La nomina di Martini a senatore a vita sarebbe anche un riconoscimento per il ciclismo italiano che “ha svolto sin dal secolo scorso una alta funzione sociale e pedagogica”. L’ex campione e ct del pedale potrebbe “ben rappresentare uno spaccato d’Italia al senato e nel Paese”. Tra l’altro, conclude l’On. Monica Baldi scrivendo al Presidente Carlo Azeglio Ciampi, la nostra regione – dopo la scomparsa del poeta Mario Luzi – non ha rappresentanti tra i senatori a vita. Ecco la lettera inviata dall’Onorevole Baldi al Presidente della Repubblica Signor Presidente, ai sensi dell’articolo 59 secondo comma della Costituzione, unitamente ai colleghi che, insieme con me, qui di seguito si sottoscrivono, si intende sottoporre alla Sua attenta valutazione la possibilità di nominare senatore a vita Alfredo Martini, Presidente onorario della Federazione Ciclistica Italiana e stimatissimo supervisore delle squadre nazionali. Questa richiesta tiene conto degli alti meriti nel campo sociale e dello sport del Signor Martini, il quale rappresenta ed onora il ciclismo italiano nel mondo. Alfredo Martini è fautore e testimone vivente di quelle eroiche imprese, come i noti duelli tra Bartali e Coppi, che nell’immediato dopo guerra hanno rappresentato per tutti gli italiani quel ciclismo dalle strade bianche che non era solo una sfida sportiva, ma un autentico e prezioso messaggio di speranza. L’Italia usciva martoriata dalla seconda guerra mondiale e le gesta di questi grandi campioni che con tenacia, coraggio, lealtà, fatica e spirito di sopportazione raggiungevano grandi traguardi sono stati esempio di rinascita per tutti coloro che avevano sofferto anni di atrocità. Alfredo Martini è stato per un quarto di secolo al comando della nazionale azzurra; ha seguito trentaquattro mondiali, commissario tecnico della nazionale di ciclismo per ventitre anni consecutivi, dal 1975 al 1997, conquistando 6 medaglie d’oro, 7 d’argento e 7 di bronzo. Nato a Firenze, il 18 febbraio 1921, stella d’oro al merito sportivo del CONI, ha corso dall’età di 14 a 36 anni, professionista dal 1942 al 1957, e ha vinto un Giro d’Italia in qualità di direttore sportivo. Il ciclismo ha svolto sin dal secolo scorso una alta funzione sociale e pedagogica. È presente nella memoria di tutti il gruppo dei bersaglieri in bicicletta che avanzano al suono della fanfara; viva è l’immagine degli operai che a cavallo della loro bicicletta varcano i cancelli del Mirafiori, immagine della nascita in Italia di una grande civiltà industriale. È nostro sentito convincimento che Alfredo Martini rappresenti la patria per altissimi meriti nel campo sociale e possa ben rappresentare uno spaccato d’Italia al Senato e nel Paese. Si ricorda, inoltre, che con la recente scomparsa del poeta Mario Luzi la terra di Toscana non ha rappresentanti fra i senatori a vita. On Monica Baldi On.li: Paolo Romani, Gianpaolo Dozzo, Gianantonio Arnoldi, Marida Bolognesi, Cesare Campa, Carla Castellani, Giovanni Deodato, Giuseppe Fanfani, Perfrancesco Gamba, Pietro Gasperoni, Luigi Gastaldi, Franco Grotto, Roberto Guerzoni, Renzo Innocenti, Giorgio Lainati, Anna Maria Leone, Renzo Lusetti, Giovanni Marras, Graziano Mazzarello, Francesco Monaco, Carmen Motta, Rolando Nannicini, Giampaolo Nuvoli, Giancarlo Pagliarini, Nitto Palma, Ugo Parolo, Lorenzo Ria, Carla Rocchi, Guido Rossi, Ruggero Ruggeri, Piero Ruzzante, Daniela Santanchè, Giampietro Scherini, Giulio Schmidt, Nino Strano, Carlo Taormina, Giacomo Ventura, Michele Ventura, Luana Zanella, Pierantonio Zanettin, Stefano Zara, Michele Zuin.
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