
Isaac DEL TORO. 10 e lode. Cosa gli vuoi dire? E soprattutto, alzi la mano chi pensava che oggi il bimbo messicano potesse reagire in questo modo. In molti già lo pensavano tramortito, piegato sulle ginocchia, ciondolante e barcollante, aggrappato al manubrio della sua Colnago come un disperato che cerca di non finire in un precipizio. Niente di tutto questo, il bimbo messicano è vivo e lotta insieme a noi. Altro che sulle ginocchia: il ragazzo ha buone gambe. Ha buona testa. Ottima tenuta. Certo, sul Colle delle Finestre salterà per aria, Carapaz è più scalatore… è stato già detto tutto, hanno già detto tutto, però bisogna vedere se è d’accordo Isaac.
Romain BARDET. 9. È al suo ultimo Giro di giostra, e lo fa con assoluta classe, con il rispetto che lui merita dal ciclismo e che il transalpino ha per questo sport e la nostra corsa. Lotta come un leone: le sue unghie sono ormai spuntate, ma le sue movenze sono anche da re della foresta.
Richard CARAPAZ. 9. È suo l’attacco sul Mortirolo. Un allungo secco che fa male, ma non malissimo. Una rasoiata troppo ritardata, che gli consente di guadagnare solo una manciata di secondi sugli immediati inseguitori, che in discesa rientrano con relativa facilità. Forse era solo una prova del nove, prima delle prove definitive.
Simon YATES. 7. Non è brillantissimo, ma brilla difendendosi.
Giulio PELLIZZARI. 7,5. Corre con baldanza e spavalderia. È un ragazzo che ha l’argento vivo in corpo, ma è chiaramente un ragazzo d’oro.
Derek GEE. 7,5. Oramai è lì, e lì resta, per affrontare la recita finale, che ha un epilogo tutto da scrivere, e questo ragazzo canadese qualcosa ha ancora da dire.
Damiano CARUSO. 8. La cosa bella è che lui è il primo a sorprendersi di quello che sta facendo: io no. Lui è come l’oro: investimento sicuro.
Einer RUBIO. 7. Guadagna tre posizioni nella generale e adesso è 8°. Il colombiano della Movistar ha regolarità e determinazione: doti che portano in alto.
Max POOLE. 7. Il 22enne della Picnic conferma di essere elemento di grande interesse: in mezzo ai grandi.
Afonso EULALIO. 7. Il 23enne portoghese della Bahrain si butta nella mischia e cerca di trovare un varco, ma lo stoppano. Però bravo, almeno ci prova.
Thomas PIDCOCK. 5,5. Aveva apparecchiato la tavola, poi ha deciso di fare digiuno.
Egan BERNAL. 5. Era la mia grande illusione, rivederlo ai suoi livelli, poterlo riapplaudire come merita, dedicargli una standing ovation: non posso farlo, ma in ogni caso lo farò.
Lorenzo FORTUNATO. 8. È in fiducia e fa tutto quello che sente di fare con grande facilità e convinzione. Fa incetta di punti “azzurri”, per lui va bene così.
Antonio TIBERI. S.V. Il suo Giro è probabilmente finito sabato scorso, con la scivolata di Gorizia, che è costata cara anche a Giulio Ciccone. Non so se per lui sarebbe stata una corsa, sicuramente dovremo valutarlo in un altro Giro.
Juan AYUSO. S.V. Si stacca quasi subito, dopo pochi chilometri di corsa. È chiaro che il valenciano non sia più commentabile. Fisico ferito, mente intossicata, non è più giudicabile il corridore dell’UAE Team Emirates-XRG.