DOPING. Tre dilettanti francesi positivi all'Epo

| 25/11/2011 | 09:51
Tre dilettanti francesi - Grégory Barteau, Carl Naibo (nella foto) e Joann Ruffine - sono risultati positivi all’Epo: a darne l’annuncio in anteprima è L'Equipe.
Grégory Barteau, risultato positivo ad un controlo in occasione del Circuit des Remparts, negli ultimi annio ha sostenuto stage con la Landbouwkrediet. A 27 anni ha vinto quest’anno la Paris-Chauny.
Carl Naïbo, 29 anni, ha chiuso la stagione con nove vittorie. Ex prof con Bretagne-Jean Floc'h, AG2R-La Mondiale e Team Differdange, qualche settimana fa ha annunciato l’intenzione di chiudere la sua carriera.
Joann Ruffine, 24 anni da compiere, ha vinto 4 tappe e la classific afinale del Tour de Guyane, e una tappa del Mémorial Paulin Chipotel ed è campione della Guadalupa.

da directvelo
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COMMENTI
allons enfants à la patrie....
25 novembre 2011 10:09 superpiter
la Francia s'è desta....

25 novembre 2011 11:28 foxmulder
Niente di strano. Lo strano è che li abbiano controllati... Credo che tra i dilettanti Italia, Francia, Spagna, Belgio... Se venissero fatti i controlli ne verrebbero fuori delle belle...

Bravi francesi!!
25 novembre 2011 13:18 Cim
Ma non sono mica quelli puliti loro??? Sempre che parlano i francesi!!

Nessuna sorpresa
25 novembre 2011 14:17 pickett
Se i ciclisti di una Nazione per 10 anni fanno ridere i polli,a tutti i livelli,e poi in un paio d'anni dominano tra i dilettanti e tra i professionisti sfornano una dozzina di corridori da corse a tappe,non ci vuole molto a capire come mai.Attenzione,lo stesso discorso vale per gli olandesi.

X PICKETT
25 novembre 2011 14:24 ale63
AVEVI RAGIONE! I CUGINI HANNO PROPRIO CAMBIATO REGISTRO... STUFI DI FARE DA COMPARSE... ALE

Francia, nazione sempre all'avanguardia nellla lotta al doping.
25 novembre 2011 15:13 Bartoli64
La positività di questi tre dilettanti (discreti corridori ma non certo “fenomeni”) rappresenta un brutto colpo per il movimento ciclistico francese che, specialmente nelle categorie giovanili, sta mietendo successi su successi.

Per i post che precedono questo mio neanche li voglio commentare perché, pur conoscendo bene CERTI blogger (e NON ho detto tutti), ancor oggi mi viene il voltastomaco nel leggere con quanta becera rozzezza e con quanto pressapochismo da bar sport vengono commentati certi fatti.

Credo che i successi mondiali di Demare, Petit, Lecuisinier e compagni siano oltremodo limpidi, anche perché figli di una programmazione ed un’innovazione tecnica sugli atleti in cui la Francia si sta dimostrando molto più avanti rispetto alle altre nazioni.

Se a ciò aggiungiamo anche l’abbondanza di talenti di cui possono oggi disporre fra Juniores e Under 23 penso che non ci voglia molto a comprendere perché i “galletti” vanno per la maggiore in campo ciclistico.

Anche per i risultati di questi test nulla di nuovo…….. laddove non ci sono controlli adeguati, norme univoche e certezza delle pene, la disonestà umana è sempre pronta ad insinuarsi solo che - specialmente in Francia - tali “paraculate” trovano qualche obiettiva difficoltà in più visto che questa nazione era, e rimane ancora, all’avanguardia nella lotta al doping.

Questi tre, probabilmente, fidavano sul fatto che il correre in qualche ex colonia francese li preservasse dai controlli dell’integerrima ed efficientissima A.F.L.D. ma mal gliene incolse, evidentemente.

Per questi sciagurati credo che la strada dell’abbandono si sia già aperta - dritta e ben larga - davanti a loro.

Bartoli64


mha....
25 novembre 2011 19:12 soloio
QUESTI MI PARE CHE PIU CHE DILETTANTI SIANO ........ NONNI ... SBAGLIO O LEGGO CHE UNO HA 29 ANNI L'ALTRO 27 E SOLO UNO 24 ....... e uno di loro aveva dichiarato che quest'anno chiudeva la carriera ed e' stato anche prof... MHA....la colpa credo sia di chi ancora li fa correre o faceva correre tra i DILETTANTI .......

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