PREMIO SPORT E CIVILTA'. Merckx, una vita per lo sport

| 15/11/2011 | 08:54
Nell'anno in cui Parma si eleva a Città Europea dello Sport, il Regio è ancora una volta sublime teatro di una 35esima edizione del Premio Internazionale Sport Civiltà che ha celebrato grandi campioni, importanti dirigenti ed illustri giornalisti che hanno fatto la storia dello sport italiano.
"Quando 35 anni fa nasceva questo premio, venivamo al mondo anch'io e John Elkann  - esordisce Andrea Agnelli, che ha ricevuto dalle mani del Presidente del Parma Tommaso Ghirardi il Premio Sport e Lavoro - mi sono emozionato a vedere sullo schermo le immagini dell'inaugurazione del nuovo stadio, perché io quel giorno ero troppo impegnato per godermi il momento. Quello dello Juventus Stadium è un sogno che si avvera dopo 15 anni: adesso, spero solo che la Juve impieghi meno tempo a vincere lo scudetto rispetto ai tempi impiegati per costruire lo stadio!" .
La serata, organizzata come sempre dall'Unione Nazionale Veterani dello Sport di Parma, ha poi visto sul palco due grandi Campioni del Mondo di questa stagione: Paolo Pizzo, fresco iridato della Spada ai Mondiali di Catania e Stefano Tempesti, portiere e capitano della Nazionale di pallanuoto, oro quest'anno ai Mondiali di Shangai. "Quella di Catania - racconta il catanese Pizzo - è stata per me una doppia vittoria dopo la sconfitta, in gioventù, del tumore maligno al cervello. Al mondiale giocavo in casa e questo mi ha tolto il sonno molte notti, ma alla fine mi ha giocato a favore perché sapevo dove andare a concentrarmi e rifugari prima di ogni gara: la mia spiaggia, i miei amici, il solito bar. Sono felice di essere qui stasera a ricevere questo prestigioso premio".
"A Londra - racconta invece Tempesti - non saremo più l'effetto sorpresa come lo stiamo stati all'Europeo dello scorso anno e in Cina quest'anno, anzi arriveremo da favoriti e quindi la vita per noi sarà po' più complicata. Io ho iniziato a giocare a pallanuto dopo Barcellona '92 perché ero stato galvanizzato da quel Settebello, e spero tanto che la nostra vittoria sia da stimolo anche per una nuova generazione!".
Premiato anche il "cannibale" del ciclismo Eddy Merckx, che ha ricevuto il premio "Una vita per lo sport". "Quando sono arrivato in Italia ho subito avuto un grande maestro, il professor Vittorio Adorni (oggi presidente della Giuria del Premio), mio compagno di squadra e di camera. Lo chiamo 'professore' perché mi ha insegnato molte cose, prima fra tutte mangiare. La prima volta che abbiamo condiviso la camera io ero arrivato dal Belgio con tre valige piene di biscotti e cioccolato e lui mi ha subito rimproverato dicendomi che il cibo nutrirsi poco e bene era uno dei segreti per vincere". Smentita poi sul palco da Massimo De Luca, conduttore assieme a Francesca Strozzi della serata, la leggenda che il cannibale abbia fatto vincere il compagno Adorni al Giro del 1968. Sempre in tema ciclismo, è stata premiata anche la famiglia Moser (Francesco, Aldo, Diego, Moreno ed Ignazio) una delle dinastie che più ha dato al ciclismo e allo sport italiano.
La serata è proseguita poi con due grandi giornalisti come il Presidente della Rai Paolo Garimberti, che ha ricevuto il Premio Radio e Televisione, e il direttore del Corriere dello Sport Alessandro Vocalelli insignito del Premio Stampa, con il presidente del Cip Luca Pancalli che ha ricevuto il Premio Dirigente, la sciatrice Celina Seghi (Benemerenza Sportiva) e il bomber Roberto Boninsegna (Premio Ambasciatori dello Sport). Protagonista dello sport parmense è stato invece l'ultramaratoneta Paolo Bucci (Premio Ercole Negri). Momenti di emozione, infine, per Chantal Borogonovo, moglie di Stefano e che, a nome dell'omonima fondazione, ha ricevuto il Premio Sport Solidarietà.
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COMMENTI
Cavendish....
15 novembre 2011 13:57 gelatoalcioccolato
Ho preso un'ora di permesso dal lavoro perchè era annunciata in pompa magna la presenza di Cavendish ma del campione del mondo nemmeno l'ombra...

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