PREMI. Anche Cavendish lunedì allo "Sport & Civiltà"

| 11/11/2011 | 14:08
Sarà un serata dedicata a grandi Campioni del Mondo come Mark Cavendish, Paolo Pizzo e gli azzurri della Pallanuoto maschile, quella che avrà luogo lunedì 14 novembre al Teatro Regio di Parma (inizio ore 17) in occasione del 35° Premio Internazionale Sport Civiltà. Anche quest’anno la Giuria del Premio, presieduta da Vittorio Adorni, ha deciso di conferire i suoi importanti riconoscimenti a personaggi che hanno fatto e stanno facendo la storia dello sport in Italia e nel mondo, grandi imprenditori come Andrea Agnelli e John Elkann, dirigenti sportivi come Luca Pancalli, importanti giornalisti come Paolo Garimberti e Alessandro Vocalelli, campioni senza tempo come Eddy Merckx, la famiglia Moser, la sciatrice Celina Seghi e il bomber Roberto Boninsegna e protagonisti dello sport parmense come l’ultramaratoneta Paolo Bucci. La serata, organizzata dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport di Parma, sarà condotta da Massimo De Luca e da Francesca Strozzi.

Di seguito, alcuni cenni biografici dei campioni e i riconoscimenti loro assegnati.

Soprannominato il “cannibale delle volate” per la sua forza negli sprint finali, il ciclista britannico Mark Cavendish è la grande rivelazione di questi ultimi anni, capace di vincere tappe a Giro d’Italia, Tour e Vuelta, ed ottenendo la sua definitiva consacrazione proprio nel 2011, quando a Copenhagen si è laureato Campione Mondiale su strada. Ha inoltre vinto la Milano-Sanremo nel 2009, e vive e si allena da tempo in Toscana. Suo il premio “Atleta dell’anno”.

Paolo Pizzo è stata la sorpresa più bella degli ultimi Mondiali di Scherma di Catania: in quell’occasione lo spadista azzurro, che giocava in casa, è stato capace di un’impresa storica divenendo iridato e mandando in visibilio il pubblico di casa, dopo una carriera che l’aveva visto sempre vicino ai vertici, ma mai sul gradino più alto del podio. Una favola, quella di Pizzo, soprattutto quando è riuscito a 13 anni a sconfiggere un tumore benigno al cervello, e tornando ben presto ad essere competitivo nel suo grande amore: la scherma. Per lui, la giuria del premio ha assegnato il riconoscimento “Atleta dell’anno”.

La Nazionale Italiana di Pallanuoto maschile, dopo un periodo difficile, è tornata ai vertici mondiali vincendo pochi mesi fa il Campionato del Mondo di Shanghai. L’opera di ricostruzione attuata sapientemente dal Commissario Tecnico azzurro Alessandro Campagna ha dato i suoi frutti, e adesso fa sognare in vista delle Olimpiadi di Londra con un gruppo di giocatori di altissimo livello. Per loro, il premio “Atleta dell’anno”.

Andrea Agnelli, presidente della Juventus e figlio di Umberto, e John Elkann, azionista di riferimento come presidente Fiat e nipote di Gianni Agnelli, sono i protagonisti della “rinascita Juve”, che dopo le vicissitudini degli ultimi anni sta tornando tra le grandi protagoniste in Italia e in Europa. Per questa importante opera di rinnovamento, ma anche per la grande e continua vicinanza della famiglia Agnelli alla Juventus riceveranno il premio «Sport e Lavoro».

Eddy Merckx, il “cannibale” del ciclismo che tra il 1965 e il 1978 ha ottenuto la bellezza di 426 vittorie tra i professionisti, tra cui 5 Giri d’Italia (uno davanti al suo compagno di stanza Vittorio Adorni), 5 Tour De France, 4 Campionati Mondiali e ben 7 Milano-Sanremo. Ha inoltre detenuto per 12 anni il Record dell’Ora in pista con 49,432 km. Considerato da molti il più forte ciclista di sempre, a Parma riceverà il premio “Una vita per lo sport”.

Quella dei Moser è una delle famiglie che più ha dato al ciclismo e allo sport italiano. I fratelli Aldo, Enzo, Diego e Francesco, tutti corridori professionisti a cavallo tra gli anni ’50 e gli anni ’80, hanno scritto lunghe pagine di storia. Il più famoso è stato Francesco Moser, capace di vincere il Mondiale su strada nel ’77 e il Giro d’Italia nel 1984, e nello stesso anno di migliorare il Record dell’Ora su pista fino a 51,151 km strappandolo proprio al “cannibale” Eddie Merckx. Una dinastia che ancora continua, quella dei Moser, grazie anche ai promettenti Moreno e Ignazio in procinto di affacciarsi al professionismo, e che riceverà il premio “Ambasciatori dello Sport”.

Roberto Boninsegna è stato uno dei più grandi calciatori italiani di sempre, attaccante potente e prolifico che ha fatto la fortuna di squadre come Cagliari, Inter e Juventus e della Nazionale Italiana, di cui si ricorda soprattutto la prima rete nella storica semifinale ai Mondiali del ’70, Italia-Germania 4-3. Boninsegna è stato poi una valido allenatore, e adesso è un apprezzato opinionista televisivo. La Giuria gli ha conferito il premio “Ambasciatori dello Sport”.

Celina Seghi è stata assieme a Zeno Colò tra “pionieri” dello Sci italiano. Presente nel circuito internazionale dal 1937 al 1954, compresi gli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale, ha partecipato a due Olimpiadi Invernali: St. Moritz nel 1948 e Oslo 1952 con due quarti posti rispettivamente nella Combinata e nello Slalom Speciale. Sempre nello “Speciale”, è stata bronzo ai Mondiali di Aspen del 1950 ed ha ottenuto molti altri trofei internazionali, e a Parma riceverà il premio “Benemerenza Sportiva”.

Luca Pancalli è stato una promessa del Pentathlon Moderno, ma un incidente a cavallo gli ha cambiato la vita costringendolo su una sedia a rotelle. La sua grande forza d’animo, però, gli ha permesso di abbattere tutte le barriere, divenendo prima una leggenda dello sport paralimpico vincendo 15 medaglie (di cui 8 d’oro) nel nuoto nell’arco di 4 Paralimpiadi, e poi un apprezzato dirigente sportivo, dal 2009 presidente del Comitato Paralimpico Italiano e soprattutto Vice-Presidente del Coni dal 2005. A Parma riceverà il premio “Dirigente”.

Paolo Garimberti, attuale presidente della Rai, è una delle più grandi firme italiane. Nato giornalisticamente al “Corriere Mercantile” di Genova, è stato poi corrispondente da Mosca e direttore di redazione per “La Stampa”, direttore del Tg2, editorialista e poi vicedirettore di “Repubblica” e direttore del magazine “Venerdì” fino alla nomina alla presidenza della Rai. Il suo forte legame con lo sport si è mantenuto grazie alla rubrica “I diari della bicicletta” dedicata al ciclismo come sport amatoriale ma anche all’uso della bici come mezzo di locomozione cittadino tenuta per molti anni nell’edizione di Milano di “Repubblica”. A Parma, Garimberti riceverà il premio “Radio e televisione”.

Alessandro Vocalelli è uno dei più apprezzati giornalisti sportivi italiani, ed è da sempre legato a doppio filo al “Corriere dello Sport”: arrivato nel 1980 come praticante in cui ha seguito soprattutto il calcio tra Roma, Lazio e Nazionale, è stato poi redattore, inviato, caporedattore, vice-direttore ed infine direttore dal 2003. Sotto la sua direzione, il “Corriere dello Sport” ha toccato cifre record di vendita, ed è inoltre stato lanciato il sito internet corrieredellosport.it. Proprio per questo, la giuria ha deciso di conferirgli il premio “Stampa”.

Paolo Bucci, parmense doc, è stato da sempre un amante dello sport e della corsa. La sua vera passione per le lunghe distanze è sbocciata dieci anni fa, quando ha iniziato a partecipare con successo a grandi classiche di ultramaratona come la “100 km del Passatore”, la “Marathon des Sables”, la “Nove Colli” e ultimamente la “Spartathlon”, 246 km in terra greca conclusa il mese scorso. L’UNVS Parma lo ha scelto quest’anno per il premio “Ercole Negri”.

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