E' grande la delusione in casa Italia. E il gruppo accusa...

| 25/09/2005 | 00:00
''Gli italiani in corsa? Non erano 9, erano 50...''. Quando riferiscono al presidente federale Renato Di Rocco la battuta finale della conferenza stampa di Tom Boonen, neo campione del mondo di ciclismo, con la quale in pratica accusava l'Italia di aver 'comprato' tanti corridori di altre nazioni per farsi aiutare, il capo del ciclismo italiano si e' indispettito. ''Per fortuna... s'e' visto come e' andata. Nessuno del clan italiano e' mai stato autorizzato a 'trattative' del genere, anzi: a me invece in corsa sembrava che c'erano tanti corridori belgi...''. Ma l'accusa di aver, inutilmente, chiesto 'l'aiuto' interessato di altre nazionali, vedi inglesi e sloveni, argentini, non e' venuto solo dai belgi. ''50? Esagerati, erano solo 35'', ha scherzato ma non troppo lo spagnolo Mancebo. Il fatto e' che dopo una batosta insensata del genere sul campo, si e' cercato anche di infierire sul clan italiano. Che ha fatto di tutto per farsi ridicolizzare. ''Qualcosa non ha funzionato in tutti i sensi - ha ammesso Di Rocco - Ragioneremo a mente lucida e prenderemo decisioni piu' avanti. A Bettini non si puo' rimproverare niente. Certo, se Petacchi avesse detto che non stava bene a due giri dal termine sarebbe cambiato tutto''. ''A Bettini non possiamo dire nulla - ha rintuzzato il presidente del Coni Gianni Petrucci, ospite di Spazio Italia - Ha vinto un campione vero, cerchiamo di portare anche nel ciclismo la cultura della sconfitta''. L'ora del resoconto deve ancora venire, e non sara' una passeggiata di salute, ma una serie di nodi che verranno al pettine. ''Mi sono mancate le gambe, non era una giornata super come alla Sanremo, ma se fossi arrivato in volata avrei vinto lo stesso - ha confessato Petacchi - Stavo bene, poi ho sentito il calo e l'ho detto''. Purtroppo troppo tardi. ''Petacchi? Ma no, hanno lasciato troppo solo Bettini, gli e' mancato un uomo'', ha ribattuto lo spagnolo Perdiguero, che conosce molto bene gli italiani. ''A qualcun'altro saranno mancate le gambe per entrare nel gruppo dei 13, o per infilarsi nel gruppone che ha riportato Boonen in volata - ha mestamente detto il ct azzurro Ballerini - la corsa l'abbiamo persa per non essere riusciti ad entrare in quel gruppetto. Non mi aspettavo che Petacchi si sciogliesse nel finale, aveva vinto qui una settimana fa e durante la Vuelta aveva fatto cose esagerate''. Si fa strada quindi la certezza che l'uomo su cui puntare per il mondiale fosse Bettini e non Petacchi: ''Quando abbiamo saputo che Alex non si sentiva bene - ha detto Lombardi - a quel punto Bettini ci ha provato, ma era troppo tardi per fare una volata con Boneen''. Traduzione: se ce lo avesse detto prima era meglio. E lo stesso neo campione iridato Boonen ha detto che ''Io Petacchi negli ultimi 2 giri non l'ho proprio visto. So solo che nel finale avevo Aerts, Leukemans e Van Petegem che mi sono stati vicini e hanno lavorato per me''. Tre gregari, anche di lusso: esattamente quello che e' mancato a Bettini.
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