Ecco le novità del Giro di Lombardia del Centenario

| 19/09/2005 | 00:00
Sabato 15 ottobre si parte dal centro di Mendrisio per raggiungere Como dopo 246 km in cui i corridori scaleranno l’Intelvi, il riproposto Tartavalle, poi il Ghisallo prima dell’arrivo sul lungolago dopo il San Fermo affrontato dalla vecchia strada. Già annunciati al via Cunego, Basso e Di Luca. La corsa gemellata con altri quattro grandi eventi sportivi giunti felicemente al giro di boa del primo secolo: il calcio (Chelsea), il tennis (Open d’Australia), il golf (il Club di Sanremo), il rugby (prima volta della Haka, la danza propiziatoria dei nazionali neozelandesi, gli All Blacks) Il ciclismo si stringe abitualmente attorno ai suoi eventi più significativi e, in prossimità di una ricorrenza importante – un Centenario lo è sempre, a maggior ragione se i festeggiamenti si protraggono nel tempo, vivono sino al 2006 – non può che avere attenzioni particolari. E’ il caso del Giro di Lombardia, nato nel 1905 e felicemente approdato, quest’anno, al Centenario della data di effettuazione ma in procinto di annotare, nel 2006, la centesima edizione. Tutto dipende dalle due edizioni non disputate per la guerra (1943 e 1944), per cui sabato 15 ottobre, con partenza da Mendrisio e arrivo a Como, va in scena la 99.a edizione della “classicissima delle foglie morte”. Il cast di partecipanti è annunciato agguerritissimo: aldilà degli stranieri per i quali occorre attendere le iscrizioni ufficiali (entro la prossima settimana) sono bastati i nomi di Damiano Cunego, ultimo vincitore, di Ivan Basso e Danilo Di Luca, fieri avversari, per scatenare le migliori fantasie dei tifosi. In una giornata, quella odierna, molto autunnale, la splendida Villa Olmo, a Como, ha ospitato dirigenti ciclistici e autorità che si sono dati appuntamento per celebrare al meglio l’evento: presenti l’assessore regionale Gianluca Rinaldin, l’assessore allo sport del Comune di Como Francesco Scopelliti, il deputato cantonale Rolando Peternier, Renzo Bordogna presidente del comitato organizzatore del Mendrisiotto e, in rappresentanza di quello comasco, Paolo Frigerio e Fabio Ferretti, Angelo Zomegnan, direttore del ciclismo di Rcs Sport, ha fornito le coordinate tecniche dell’evento, le novità e le iniziative che faranno da degno contorno all’evento. Il tracciato (di 246 km) ricalca nella sostanza quello dell’anno passato. Le variazioni sono semplici messe a punto: invece che dal lungolago di Mendrisio si parte dal centro del borgo, ben più scenografico, così come il rientro in Italia dopo pochi chilometri in territorio ticinese avviene non già dal valico di Maslianico ma da Bizzarrone. Dopo aver reso omaggio ad alcuni centri del Comasco la corsa procede verso Cernobbio e la Val d’Intelvi per poi scendere a Menaggio, Colico e Lecco. Variante di quest’anno, non ci si avventura più verso la Val Varrone, ma viene riproposto il Tartavalle per andare verso Esino e ricongiungersi al tracciato del 2004. Si affronta poi il Ghisallo e, nell’estremo finale, il San Fermo per la vecchia strada, molto suggestiva. L’arrivo è fissato a Como 50 metri oltre quello dello scorso anno, nei pressi di piazza Cavour. Primo approccio al festeggiamenti, sono stati individuati eventi e realtà dello sport internazionale che festeggiano anch’essi il centenario, per un gemellaggio ideale. Nel 1905 è nato il Chelsea football club, il Golf Club di Sanremo, l’Open d’Australia di tennis e per la prima volta nella loro storia gli All Blacks, i nazionali neozelandesi di rugby, eseguirono la Haka, la loro rituale danza propiziatoria, prima di un incontro.
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