TOUR. Sarà volata a Cap Frehel?

| 06/07/2011 | 09:17
La quinta tappa del Tour de France 2011 è tutta bretone, e porta la carovana dopo 164.5 km da Carhaix-Plouguer alla riserva ornitologica di Cap Frehel.
Dopo una giornata difficile e nervosa come quella di ieri, la tappa odierna dovrebbe permettere ai corridori, esclusi i compagni dei velocisti, di rifiatare un po’.
La grande incognita rimane il vento anche perché buona parte degli ultimi 80 km di gara si svolge in riva al mare, che in questo tratto di costa è il Canale della Manica o, comunque, molto vicino ad esso.
Si dice che Carhaix, luogo di partenza, fosse una delle basi francesi di Tristano, l’eroe del mito Tristano ed Isotta, e la stessa cittadin bretone ha dato i natali al cosiddetto “La Tour d’Auvergne”, uno dei guerrieri più coraggiosi della seconda metà del settecento e uno degli eroi della Rivoluzione Francese. Ai giorni nostri Carhaix, pur essendo una cittadina di non più di 10.000 abitanti, ogni estate ospita il festival musicale “Vieilles Charrues” (Vecchi Aratri) con artisti di fama internazionale facendo arrivare fino a 240.000 appassionati.
Il percorso poi si sviluppa tutto in Cotes d’Armor e dopo un GPM di 4° categoria e lo sprint intermediario a Goudelin, arriva dopo 110 km a Saint Brieuc, paese caro a Filippo Pozzato, che ha vinto nel 2004, e Thor Hushovd, primo nel 2008.
Continuando a costeggiare la baia di Saint Brieuc i ciclisti entreranno nella riserva protetta di Cap Frehel dove sarà la volta delle ruote veloci.
Mark Cavendish resta il favorito numero uno, anche se l’impressione avuta a Redon è che la non vittoria di Cannonball sia l’obiettivo minimo di tutti gli altri velocisti. In ogni caso se oggi pomeriggio Goss e Renshaw gli prepareranno, come sanno fare alla grande, bene la volata sarà difficile battere l’inglese. Gli avversari sono quelli: da Farrar a Greipel, da Feillu alla sorprendente maglia verde Rojas, con Hushovd a fare da chioccia al vincitore di Redon e Petacchi che cerca prima se stesso e poi una vittoria.

da Carhaix, Francesco Cerruti
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