| 11/06/2011 | 09:23 Il Giro di Toscana si correrà tra una settimana, ma ha già un vincitore. Sembra assurdo e invece è proprio così. Si tratta di Daniele Colli, il corridore milanese a cui lo scorso novembre è stato diagnosticato un tumore al ginocchio, per il quale rischiava seriamente di perdere l'uso della gamba sinistra, e che invece domenica sarà di nuovo al via di una corsa di ciclismo, con la grinta e la simpatia che neanche una salita così impegnativa gli hanno tolto.
Pronto a riattaccare il numero sulla tua maglia Geox TMC? «Prontissimo. Finalmente il momento che da tanto aspettavo è arrivato. Tornare a correre nella massima categoria non è facile, ma mi sento rinato. Sei mesi fa sembrava impossibile e invece, anticipando di ben tre mesi i tempi previsti, eccomi qui. Il recupero durissimo, ma più breve del previsto, ha una spiegazione ben chiara: sono un ciclista. L'hanno detto i dottori: "il ciclismo ti ha abituato a soffrire, a tener duro e a non mollare in nessun caso"».
Quanto sono stati difficili questi mesi? «Ora è tutto un ricordo, ma solo chi mi è stato vicino sa cosa ho passato. Dopo che il male è stato rimosso, sono uscito dall'ospedale con 28 di ematocrito e non mi ricordavo neanche come si facesse a camminare. Ho vissuto per quattro mesi con le stampelle, affrontando giorno dopo giorno terapie su terapie. La prima volta che sono risalito in bici, ai primi di febbraio, è stato allo stesso tempo un massacro e una gioia indescrivibile. Con grande fatica sono riuscito a fare 10 km, erano davvero pochi, ma erano quelli che portavano al traguardo più importante della mia vita». Ora fisicamente come stai? «Bene e mi sembra incredibile. Ovviamente dovrò continuare a sottopormi ai soliti controlli di routine per due anni. Ogni volta che mi aspetta la risonanza ho l'angoscia, mi sembra di rivivere tutto quello che ho passato come in un flashback. Ormai il peggio è passato quindi penso ai miei prossimi appuntamenti in bici. Dopo il Giro di Toscana, prenderò parte al campionato italiano e andrò per un periodo in altura. In base alla condizione decideremo poi a quali corse prendere il via. Mi piacerebbe andare alla Vuelta...». Chi ti è stato vicino? «Sai, quando stai bene tutti ti sono attorno, ma nel momento del bisogno ti rendi conto di chi tiene davvero a te. Per questo ci tengo a ringraziare, oltre alla mia famiglia, due amici speciali come Bruno Arena dei Fichi d'India e Fabrizio Macchi. Il primo è quasi un fratello per me: a lui non interessa che io sia un ciclista professionista e a me non interessa che lui sia un comico famoso; il secondo scherzando mi diceva che avremmo corso assieme e mi ha aiutato molto a venire in contatto con ottimi medici. Un grazie anche a Marco Bellavia, presentatore, uomo di spettacolo (ex Bim Bum Bam), soprattutto un grande amico. Fondamentali per il mio recupero sono stati la MWM Italia del professor Morelli e il centro europeo fisioterapico di Roma di Salvatore Flaminio. Devo un ringraziamento anche alla mia mental coach Paola Pagani e alla mia squadra, che mi ha dato fiducia e cercherò di ripagare dando il mio meglio in sella. Per quanto riguarda i miei colleghi mi ricordo i tanti che mi hanno scritto, ma anche quelli che non mi hanno mandato neanche un sms». Dopo tutto quello che hai passato cosa ti resta? «Come ha detto Lance Armstrong: "Ho battuto un maledetto tumore, ora sono in grado affrontare qualsiasi cosa". A parte la bellissima citazione, io di certo non vincerò sette Tour de France (sorride, ndr), ma sono convinto di poter tornare a far bene già da quest'anno. Una grande vittoria nella vita l'ho centrata, ora penso a pedalare, con qualche consapevolezza in più. La vita è un dono prezioso, che va sfruttato al cento per cento, e le medicine devono servire solo ai malati, che sono i soli ad averne davvero bisogno». Come ti immagini il tuo rientro? «Guardando il video del ritorno in campo di Éric Abital (difensore del Barcellona che ha avuto la meglio su un tumore al fegato, ndr), accolto da un'ovazione al Camp Nou, ho avuto la pelle d'oca. Le nostre storie ci accomunano, chissà magari anche l'affetto dei tifosi. Domenica, ne sono certo, sarà un'emozione vera».
Credo che in questo articolo ci sia tutto, non serve fare alcun commento ma solo leggere e riflettere, questo è lo sport e questa è la vita. Daniele ha vinto e tutti noi gli dobbiamo un grazie per il messaggio e la testimonianza che ci ha dato.
Grazie
ESSERE UOMINI
11 giugno 2011 12:49stargate
Bravo, Daniele. Non vincerai sette Tour, ma puoi dare (anzi, hai già dato) una bella lezione di vita. Ti attendiamo in sella. (Alberto Pionca - Cagliari)
Grandissimo
11 giugno 2011 13:43ertymau
Bravo Daniele , la tua testimonianza e una speranza per
tantissima gente , ti dobbiamo dire grazie.
ciao da Maurizio
Bravo Daniele,coraggio e AVANTI!!!
11 giugno 2011 13:52magico47
Hai onorato le nostre 2 corse,nel 1999 hai vinto la prova di Campione Italiano Juniores in linea nella nostra corsa Gran Premio dell'Arno a Solbiate Arno Va. Nel 2010 da professionista hai fatto una corsa da Campione andando in fuga con Ivan Basso dove la sua forma ha prevalso negli ultimi Km.Sei andato sul podio e il 3° gradino ti stava un po' stretto,hai così onorato il nostro impegno per queste corse che anno dopo anno hanno sfornato dei veri CAMPIONI.
Buon rientro in gruppo che la mia terra di Toscana ti porti fortuna.
Loriano Gragnoli Dir. di Org.S.C.Carnaghese
SPLENDIDO
11 giugno 2011 14:09superw
Bravo Daniele, ti auguro tutto il bene possibile e di vincere tutto e di più.Ma la vittoria più bella l'hai gia ottenuta sconfiggendo il BASTARDO. AUGURIIIIIIIIIIIIII.............................IN BOCCA AL LUPO
Ben Tornato
11 giugno 2011 19:54az46
Sono felicissimo che finalmente puoi tornare in gruppo e dimostrare il tuo valore di atleta e uomo. Hai appena ottenuto la più grande vittoria nella vita. Ora ti aspettiamo a Carnago per rivederti magari sul podio perchè tu sei abbonato ai podi delle nostre gare. Ricordi il titolo italiano Juniores a Solbiate Arno?
Auguri e arrivederci.
Adriano Zanzi segretario S.C. Carnaghese
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Kasper Asgreen è un corridore straordinario, uno di quelli che ha lottato contro tutto e tutti per diventare un ciclista, perché la sua famiglia voleva che diventasse un cavaliere. Ma dopo anni di tira e molla, Asgreen è sceso dal...
Kasper ASGREEN. 10 e lode. Ancora un danese, ancora un cacciatore di classiche, in questo Giro che invita alla battaglia e esalta chi ha nel proprio Dna il gusto della sfida. Parte fin dal mattino con Marcellusi e Maestri, Meintjes...
Stiamo tanto a discutere di percorsi, di tattiche, di strategie, di alimentazione, di postura, di materiali, poi basta metterci un po' di porfido bagnato e si sconvolge la storia del Giro, soprattutto di un Giro privo d'altri ostacoli. Sarà bene...
La Due Giorni Marchigiana si apre con il trionfo di Francesco Parravano. Il ciociario, della MG Kvis Costruzioni e Ambiente Colors for Peace, firma una vittoria prestigiosa battendo in volata Matteo Ambrosini della MBHBank Ballan CSB Colpack e Alex Tolio...
La tappa più piatta del Giro ridisegna la classifica e la storia della corsa rosa numero 108. Avrebbe dovuto essere un festival dei velocisti, la Treviso - Nova Gorica / Gorizia di 190 chilometri, ed invece la combinazione di gocce...
La pioggia, il pavé, una strettoria al centro del paese, un marciapiede alto, una sbandata improvvisa - il primo a cadere sembra essere un uomo della Bahrain Victorious - e in tanti finiscono a terra. Tra loro, più di metà...
L’organizzazione informa che Cassani, quotidianamente inchiodato dai tifosi alle transenne per un selfie, non viene smontato dai transennisti dopo la tappa. La Lidl Trek chiarisce che la torta in faccia a Pedersen durante la cena è...
Alessio Magagnotti conquista il successo al 4° Gran Premio Ecotek - 4° Gran Premio MC Assistance, prima prova della Due Giorni di Brescia e Bergamo, gara nazionale riservata alla categoria Juniores, abbinata anche al Giro della Franciacorta. Il corridore della...
Marlen Reusser ha vinto in solitaria la terza e penultima tappa della Vuelta Burgos Feminas. La svizzera del Team Movistar si è imposta al termine dei 95 chilometri in programma tra Valle de Valdebezana e Picón Blanco anticipando di 40”...
Successo del colombiano Juan Felipe Rodriguez nella quarta tappa dell Ronde de L'Isard, la Espéraza-Pla de Soulcem di 124 chilometri. Il corridore del Team Sistecredito ha superato l'irlandese Liam O'Brien della Lidl-Trek Future Racing e Jarno Widar della Lotto Development...
TBRADIO
-
00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA