ATTACCHI & CONTRATTACCHI. Giù le mani anche da Zomegnan

| 24/05/2011 | 17:33
di CRISTIANO GATTI    -  

Poi dice che è tutta colpa di Zomegnan. E come no: a dodici ore dal Crostis i team manager Riissosi gli tendono un’imboscata ed è colpa di Zomegnan. Adesso il prefetto di Milano gli sconvolge il percorso dell’utima crono, sbattendola fuori dal centro cittadino, ed è ancora colpa di Zomegnan.
Lo dico sinceramente: non mi piace fare il difensore d’ufficio del patron. Prima di tutto non ne ha bisogno, in secondo luogo mi imbarazza il solo pensiero. Però nella vita coltivo un’ambizione estrema, la più difficile di tutte: essere giusto. Ci provo sempre, con risultati alterni. In questo caso, sforzandomi di essere giusto, trovo molto ingiusto addossare a Zomegnan anche colpe che non ha. Voglio dirlo chiaro e tondo: in questo Giro stranissimo, che ha dovuto farsi strada tra mille insidie e tra duemila insidiosi, prontissimi a ficcargli bastoni tra le ruote, Zomegnan non è carnefice, ma vittima.
Certo, se uno si fida di Cainero e accetta il Crostis va a cercarsi rogne. In questo senso, diciamo che nel pasticcio friulano Zomegnan è vittima al cinquanta per cento, perché comunque è andato a ficcarsi in una situazione ad alto rischio, favorevolissima agli agguati esterni, come difatti poi è avvenuto (a tanta brava gente, tra i team manager, non è parso vero organizzare dispetti facendosi forza della sicurezza e della regolarità di gara…).
Superando il caso Crostis, quello di Milano risulta invece un agguato che non può essere minimamente attribuito all’estetica estremista e sadica dello Zom. Dall’anno scorso Milano sa che il Giro finirà con un’aristocratica cronometro per le vie del salotto cittadino. Un assessore, Alan Rizzi, ha fatto di tutto per preparare la città all’evento. Improvvisamente, a cinque giorni dall’ora X, in Prefettura si accorgono che domenica è giornata di ballottaggio elettorale. Grande scoperta. Notoriamente, le elezioni s’improvvisano dalla sera alla mattina, come una bicchierata tra vecchi compagni del liceo: un giro di telefonate e via, facciamo le elezioni del sindaco. Così, di fronte a questa improvvisata, il signor Prefetto lancia il suo proclama: ci sono esigenze di ordine pubblico, dobbiamo garantire ai cittadini il diritto di voto, il Giro d’Italia faccia il piacere di levarsi dai piedi. Passi l’arrivo in piazza Duomo, ma via tutto l’ambaradan della partenza in piazza Castello e il percorso suggestivo per le vie del centro storico.
E Zomegnan? Adesso c’è chi parla già di organizzazione scandalosa, di dilettantismo e di pressapochismo, di Giro sempre sottosopra, come se il patron fosse più o meno un criminale masochista, che gode a farsi del male, togliendo a sorpresa dal suo percorso le parti più belle e più prestigiose. Sinceramente, stavolta non ci sto. Quando c’è da rompere le scatole, non mi tiro indietro. Ma nel caso di Milano sfregiata, difendo Zomegnan. Certo, vederlo nei panni della vittima è molto singolare. Non fa per lui. Ma stavolta è così. Se Zom è un dilettante allo sbaraglio, vogliamo parlare di quelli che hanno scoperto l’altra sera il ballottaggio elettorale?

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COMMENTI
Parole Sante
24 maggio 2011 18:20 valentissimo
Da condividere parola per parola!!!!!

Bisognerebbe chiedere se...
24 maggio 2011 19:00 magico47
Bisognorebbe chiedere al Sig. prefetto di Milano,se si trattava di una finale di campionato di calcio se avrebbe negato tale ingresso ai tifosi,giocatori e pinco pallino nel centro di Milano.La delibera era già in mano all'RCS mesi orsono come si fa a rinnegare un permesso.Essendo un organizzatore capisco che queste "persone" si scagliano sempre sulle parti più "vulnerabili" dello sport.IL CICLISMO non ha mai creato disordini in nessun luogo,si dovrebbero vergognare!..e pensare veramente a chi ne crea di disordini tutte le domeniche negli stadi.

Loriano Gragnoli DCI

Sempre noi.....
24 maggio 2011 22:09 claudio58
Difendo a spada tratta " il Maestro ".
Purtroppo ci sono dirigenti incapaci nel ciclismo ( e difatti stiamo sempre cadendo più giù ) ma anche persone mediocri in importanti posti di comando nella cosiddetta società civile.
Sempre di più ci accorgiamo che vengono date grosse responsabilità a persone che non sanno programmarsi nemmeno le ferie.
Mi dispiace per il Maestro e per il Giro d'Italia ma avanti Zomegnan il Giro è nei nostri cuori così come questo meraviglioso sport e non saranno quattro banditi drogati o un dirigente incapace che ci fermerà.

Zomegnan va sempre a cercare rogne,ecco la verità.
24 maggio 2011 23:35 pickett
Avete fatto il conto di quante tappe sono state annullate o stravolte da quando lui è Direttore del Giro?Che bisogno c'é di andare a cercare le montagne + estreme,o di salire oltre i 2000 metri di quota,con tutte le bellissime salite che abbiamo in Italia,su strade perfettamente asfaltate e sotto i 2000 metri?Che a Milano il 29 giugno ci sarebbero state le elezioni,avrebbe dovuto saperlo anche lui,e tenerne conto.E dopo l'ultima esperienza del Giro a Milano,col traffico aperto in senso contrario alla marcia dei corridori e le macchine parcheggiate ovunque,avrebbe dovuto trarre le sue conclusioni,e non mettere mai + piede nella metropoli lombarda. Chi va a cercare guai col lanternino,é fatale che li trovi.

Concordo con Gatti...
25 maggio 2011 08:29 The rider
Anche secondo il mio modesto parere Zomegnan non ha colpe per il tiro mancino che gli ha tirato il prefetto di Milano.
Il problema è che Milano non merita il Giro d'Italia...

Voglio solo ricordare a Picket (come al solito anonimo) che Milano è la città natale della Gazzetta dello Sport (che organizza il Giro) e del Giro d'Italia (partenza in piazza Loreto del primo Giro), quindi si presume che la conclusione degna di ogni Giro d'Italia sia Milano, come Parigi per il Tour e Madrid per la Vuelta.

Ponti M.

Giu le mani anche Da Ricco
25 maggio 2011 08:56 Francoss
Ricco e l unico rivale di CONTADOR spero adesso che rientra inizio giugno nel gruppo giu le mani e piu rispetto per i Fans e tifosi i due grandi sono Ricco e CONTADOR noi vogliamo vedere alla VUELTA .

25 maggio 2011 12:05 azalai
il "dissociato picket" non sa proprio quello che dice

x Pickett
25 maggio 2011 12:45 mdesanctis
va bene che siamo in democrazia, ma tutti i giorni, su questo sito, leggere le c....te sparate da chi vuole sempre insegnare a tutti come si fanno le cose...
Se hai problemi a capire qual'è il progetto che Zomegnan sta portando avanti, non c'è problema. Ti facciamo i disegnini come si fa con i bambini.
mdesanctis

Per Ponti
25 maggio 2011 14:09 pickett
Ovviamente non rispondo ai due villani che mi hanno insultato,perchè non ne vale la pena.Alla critica civile di Ponti rispondo che lui stesso scrive che Milano non merita il Giro.Sono pienamente d'accordo.E allora perchè dopo 2 righe sostiene il contrario?Non capisco.Il paragone con Parigi lasciamolo stare,perché i Campi Elisi sono uno scenario unico al mondo,Viale Certosa e Corso Sempione direi proprio di no.Comunque i risultati del "progetto" di Zomegnan sono sotto gli occhi di tutti:ogni giorno un casino.E l'anno prossimo voleva far partire il Giro da Washington!

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