REBELLIN. «Torno da pulito con la voglia di insegnare ai bimbi»
| 26/04/2011 | 10:15 Compirà 40 anni il 9 agosto, ma sin da giovedì potrà ritornare in gruppo dopo la squalifica per uso di cera-eritropoietina nella finale olimpica di Pechino 2008, quando conquistò l’argento dietro lo spagnolo Samuel Sanchez: stiamo parlando del veneto Davide Rebellin, che ieri si è recato in auto dalla sua Montecarlo, dove ha la residenza, sino in Spagna, perché ieri sera ha firmato il suo nuovo contratto agonistico con la spagnola andalucia-Caja Granada.
Rebellin, che effetto fa rientrare alla bella età di 40 anni? «Ho una gran voglia di ricominciare e una rabbia dentro che spero si concretizzi in risultati positivi».
E’ vero che firmerà con un team spagnolo? «Mi sto accasando con l’Andalucia-Caja Granada, una squadra Professional, e spero non ci siano intoppi dell’ultima ora». Ieri sera è arrivata la conferma della firma».
Quando la rivedremo in gruppo? «Mi auguro di essere al via sin dalla Vuelta Asturias da giovedì».
E qualche corsa in Italia? «Mi piacerebbe molto, ma devo discutere i programmi con i dirigenti iberici. Come obiettivo dovremmo avere anche la Vuelta».
Che ambiente ha trovato attorno a sé? «Tanta solidarietà soprattutto dai miei colleghi: Gilbert, Hushovd, Ballan, Tosatto, Pozzato... ».
A proposito di Gilbert: ha visto che il vallone ha eguagliato il suo record con il tris Amstel, Freccia e Liegi? «Sì. E sono molto contento per lui. Pensi che mi ha chiamato domenica sera dopo l’impresa nella Doyenne, manifestandomi la sua solidarietà e dicendomi che un po’ gli dispiaceva di avermi raggiunto. Philippe è un amico, nonché un fedele compagno di allenamento. Partendo da Montecarlo abiamo pedalato tante volte insieme».
E con i rappresentanti dei media che rapporto ha avuto in questi due anni tribolatissimi? «Ho cercato di stare per conto mio e salvo rare eccezioni non mi ha cercato nessuno».
Con quale stato d’animo rientra? «Sono sereno e a posto con la mia coscienza. Risalgo in bici non perché non sappia farne a meno, ma per tutti coloro che mi vogliono bene, compresi i tanti tifosi che mi sono stati vicini e su Facebook mi hanno inviato messaggi confortanti».
Lei si è sempre professato innocente. Lo conferma adesso, alla fine della squalifica? «Sì, certo. Sono innocente, ma ho sbattuto contro un muro: dapprima ero incredulo e ho ho tentato in tutti i modi di reagire e di combattere, ma poi mi sono reso conto che la sentenza era già stata scritta definitivamente e mai sarebbe potuta cambiare. A quel punto, ho incominciato ad aspettare la fine della squalifica, continuando ad allenarmi come se dovessi correre il giorno seguente».
Si è mai chiesto che cosa è accaduto dopo Pechino? «Sì, più volte. E un’idea me la sono fatta ma per adesso la tengo per me. Un giorno, però, racconterò veramente quello che mi è accaduto».
Che cosa le ha insegnato questa sua disavventura? «Che ci vorrebbe più chiarezza e maggiore precisione, nonchè regole più giuste. Ritornare alla soglia dei quarat’anni è una grande soddisfazione personale».
Ha mai pensato a quello che farà una volta appesa definitivamente la bici al chiodo? «Sì, credo che resterò nell’ambiente perché il ciclismo è la mia vita e la mia passione».
E intanto come pensa di affrontare le ultime fatiche agonistiche? «Con una mentalità nuova, perché in Spagna e poi in Costa Azzurra voglio aprire una scuola di ciclismo per i giovanissimi, con tanto di intervento di uno psicologo. Sarà un’iniziativa nuova, che affronterò in parallelo con la nuova società sportiva per la quale sto firmando. Sarà un modo anche questo per restare fedele al ciclismo».
da «Tuttosport» del 26 aprile 2011 a firma Paolo Viberti
Poteva rientrare giusto in un club spagnolo...
Ma cosa potrebbe insegnare ai giovanissimi? Personalmente, se avessi un figlio non lo metterei di certo nelle mani di queste persone!!!
Ponti M.
Ma una domanda vera una?
26 aprile 2011 11:49FrancoBui
Pretendere dall'intervistatore UNA SOLA domanda che inchiodi questo signore alle sue responsabilità è troppo? La positività ad analisi e contronalisi e la sentenza del TAs non contano nulla? Insegnare ai bambini? Ma cosa? Questo è giornalismo complice.
ciclismo giovanile
26 aprile 2011 12:44vittoriogalimberti
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=38148, questo link porta all'ultimo articolo in cui si sintetizza l'intervento di numerosi Generali Federali a favore del ciclismo giovanile. Spero che quando si tratterà di concedere il tesserino a questo aspitante DS, i Generali sappiano prendere la decisione giusta e qualcuno si ricordi che anche se gli ex professionisti possono accedere direttamente ai corsi per il 3 Liv...... NON POSSONO fare i DS nel settore giovanile senza aver fatto TUTTA la trafila .. 1-2-3 liv
Vittorio
Giovani???
26 aprile 2011 13:00gass53
Ma perchè ci sarebbero anche dei Genitori SCIAGURATI che gli affiderebbero i loro figli???
Mi auguro propio di no!
Diritto di cronoca.
26 aprile 2011 13:08magico47
Amici, esiste il diritto di cronaca,sia per le cose positive che per quelle negative.Poi ognuno può commentare come crede.
Loriano Gragnoli DCI
MAH....
26 aprile 2011 14:20stargate
Quando fondata su presunzioni, che per loro natura possono essere variamente interpretate, una sentenza può anche essere criticata, ma non nel caso di prova "certa e diretta", quali sono i risultati di analisi e controanalisi che hanno fatto emergere la pisitività di Rebellin. La frase "...mi sono reso conto che la sentenza era già stata scritta definitivamente e mai sarebbe potuta cambiare" è di gravità inaudita, perchè implica non l'ipotesi, ma l'accusa esplicita di un complotto. In altri termini, sarebbero state manipolati le analisi, o i loro risultati. Nascondendosi dietro la volontà di non svelare ora ciò che sarebbe accaduto veramente, Rebellin rimanda a un dopo indefinito... Onestamente, non penso gli si possa dar credito, perchè contro certi abusi è ammesso pure il ricorso alla giustizia ordinaria. Non ha fatto nulla, perchè? Visto che, scontata la squalifica, è del tutto legittimo che torni e che trovi una squadra che gli dia credito, meglio avrebbe fatto ad ammettere serenamente la pratica illecita. Qualcuno, me compreso, l'avrebbe considerato diversamente. (Alberto Pionca - Cagliari)
Rebellin
26 aprile 2011 14:28ciano90
Io credo a Rebellin, non perchè ne sono tifoso ma per 5 motivi principali:
1.I risultati delle analisi sono il frutto di un numero dispari di provette (7 se non ricordo male), cosa impossibile perchè per ogni prelievo ci sono 2 campioni (A e B);
2.La maggior parte dei corridori è vicina a Rebellin (a differenza del caso Riccò);
3.Non credo che un campione del calibro di Gilbert possa credere a Rebellin se non fosse veramente convinto della sua innocenza;
4.E' perlomeno poco probabile che Rebellin inizi a doparsi alla sua età e da qui si delinenano due strade: o si è sempre dopato e l'hanno beccato solo ora oppure in Cina hanno fatto un gran casino con le provette (forse volutemente per coprire qualcun altro);
5. Adesso non avrebbe più interesse di continuare a negare visto che la pena è stata scontata.
Questo è il mio punto di vista poi mi posso anche sbagliare.
Insegnante per Bimbi
26 aprile 2011 15:16Andy77
Caro Davide,
Ti auguro di tornare, firmare il contratto con la squadra che desideri.
Per quanto riguarda il tuo futuro da insegnante, no grazie.
Troppo comodo
26 aprile 2011 16:05Ruggero
Questo Signore dovrebbe anche darci dei chiarimenti sui video di qualche anno fa,non solo sulla questione cera
Abbiamo bisogno di te!!!
26 aprile 2011 18:18StefanoRetis
Mi accorgo che tutti sono contrari alla tua scelta... io però non la penso così. Se tu vuoi ricominciare a correre.... beh, la vita è tua..... vada come vada... alla fine sono solo affaracci tuoi. Poi per il discorso di entrare nel mondo dei giovanissimi........ qui c'è posto per tutti.... CI SONO SEMPRE MENO SBANDIERATORI AGLI INCROCI.... DAVIDEEEEEE VIENI CON NOIIIIII!!!!!!!!!!
poca fantasia
27 aprile 2011 07:09SoCarlo
In due anni poteva mettere insieme una scusa piu' credibile di un fantomatico motivo da rivelare a data da destinarsi.
Se accettasse di fare lo sbandieratore magari altro un altro po di tempo lo avrebbe a disposizione e se nel frattempo Gilbert diventa I'll procuratore dell'antidoping, chissa' che non venga anche risarcito.
La possibilita' di dimostrarsi innocente l'ha avuta.
Ora parlare di complotti (o altro equivalente) e' come lamentarsi di aver avuto una multa con l'auto in Italia: "cosi' fan tutti, perche' han multato solo me?" E' un approccio infantile. Se si ritiene discriminato, faccia nomi e fatti e poi ne riparliamo.
27 aprile 2011 15:40corvo
Guarda Davide lascia perdere non tornare per cortesia fai piú bella figura, personaggio molto ambiguo da sempre.........(vedi vecchi filmati ecc ecc....), pessima idea.
a lavurà!
29 aprile 2011 19:18defe91
rebellin vai a lavorare che fai + bella figura!
Forza Davide
29 aprile 2011 22:22warrior
Io sono dalla Tua parte. Forza Davide.
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