BUFERA NEL CICLISMO. Saronni pronto a lasciare, ecco Damiani
| 16/04/2011 | 12:38 Per uscire dal guado dello scandalo doping, la Lampre è pronta a varare
una rivoluzione. La frase sussurrata dal team manager Giuseppe Saronni
al presidente federale Di Rocco («Sono pronto a farmi da parte, per il
bene del movimento» ) avrà un seguito. Al posto dello storico dirigente
della squadra è destinato ad arrivare Roberto Damiani, il d. s. di
riferimento della belga Omega Pharma, che era stato già coinvolto nel
progetto di rinnovamento della Lampre lo scorso inverno, dopo una
stagione travagliata in cui (oltre alla mancanza di risultati) già
s’intravedevano le ombre dell’inchiesta della Procura di Mantova.
Sponsor Damiani, l’uomo del rinnovamento, a questo punto dovrà essere
l’uomo della rivoluzione. In casa Lampre si è molto riflettuto negli
ultimi giorni. Saronni ha discusso con la famiglia Galbusera, sponsor
storico, e con gli altri partner della squadra, in particolare la marca
di bici Wilier Triestina dei Gastaldello. L’idea della svolta è stata
condivisa. Entro una o due settimane il cambio al vertice della
Lampre-Isd dovrebbe diventare realtà. In modo da presentarsi al Giro
d’Italia con un’altra veste. Condizione essenziale per l’immagine del
team e per la prosecuzione del rapporto con gli sponsor.
Salvataggio
Nell’operazione salvataggio, Damiani è disposto anche a mettersi in
discussione, rischiando qualcosa. Lo farebbe per amore del ciclismo
italiano e per coerenza con il lavoro intrapreso già a settembre,
quando fu firmata l’intesa tra il Centro Mapei di Aldo Sassi (morto a
dicembre per un tumore al cervello) e la Lampre di Saronni. La figura
di Damiani avrebbe dovuto fungere da referente per un rilancio
all’insegna della trasparenza. Poi il d. s. varesino è stato trattenuto
per clausole contrattuali alla Omega Pharma, dov’è tuttora. L’ostacolo
non è superato e potrebbe richiedere un’azione legale. Ma il
trasferimento di Damiani alla Lampre adesso pare più facile, visto che
i rapporti con i belgi sono cambiati: valga per tutti l’episodio
dell’ultima Sanremo, quando il d. s. fu lasciato a piedi e in
ammiraglia salì Sergeant.
Giovani Per ripartire Damiani punterebbe sui
giovani, suo pallino dai tempi del vivaio Mapei, con Pozzato e
Cancellara. Tra i nomi per il futuro certamente gli emergenti Diego
Ulissi e Adriano Malori. Mentre a livello tecnico la scelta cadrebbe
sul nuovo arrivato Orlando Maini, con l’uscita di Fabrizio Bontempi e
Maurizio Piovani, pure loro coinvolti nell’inchiesta di Mantova. C’è
addirittura la possibilità che la Lampre scenda in campo con una
formazione «giovane» già al Giro, a parte il leader Scarponi (toccato
dall’inchiesta di Padova sul dottor Ferrari) e Petacchi (a meno che non
sia giudicato prima dalla Procura Coni per la vicenda Bernucci).
Il
codice Per il resto, visti i contratti in essere, sembra impossibile
escludere la vecchia guardia, capitanata da Damiano Cunego, che risulta
tra i 14 corridori indagati dal pm Antonino Condorelli. L’accusa, per
tutti, è di avere assunto farmaci o sostanze (di provenienza illecita)
destinati ad alterare le prestazioni e «individuati, di volta in volta,
con linguaggio convenzionalmente criptico, come "magliette bianche",
"bianchine", "ciucciotto", "uovo", "culatelli con la cordina o
fettuccina gialla", "flaconcini Topo Gigio"» . Stando ai documenti, si
tratta di Androgel testosterone, Efedrina, Dynatrope (ormone della
crescita), eritropoietina ricombinante, Igf1, gonadotropina,
anabolizzanti, clenbuterolo, Dhea e Kenacort. Per Alessandro Ballan,
passato nel frattempo alla Bmc, c’è poi l’accusa di essersi sottoposto
a trasfusione di sangue tra aprile e maggio 2009 a Mariana Mantovana e
a Montichiari. In quelle occasioni, secondo gli inquirenti, operarono
in concorso il farmacista Nigrelli, Gelati e il medico Bonazzi. Pesante
anche la posizione di Saronni, accusato in concorso con Nigrelli,
Gelati, i d. s. Piovani e Bontempi e il massaggiatore Fabio Della
Torre, di aver «procurato, somministrato o favorito» l’utilizzo delle
sostanze già citate per alterare le prestazioni di 14 corridori della
Lampre. In pratica il doping di squadra. Per molto meno, la T-Mobile nel 2007 decise di fermarsi.
da «La Gazzetta dello Sport» del 16 aprile 2011 a firma Luca Gialanella e Luigi Perna
Sarebbe veramente una buona notizia,visto come si è comportato(sopratutto in questi ultimi 2 anni)con diversi corridori della Lampre.
incredibile.....
16 aprile 2011 13:35maxmari
incredibile e cio che riescono a scrivere certi giornalai sempre gli stessi verso certe squadre ghisalberti ,stagi ,forse bisognerebbe ogni anno offrire a loro 2 settimane di vacanza x far scrivere cose sensate. vi pare possibile che un professionista possa far uso di quell'arsenale citato ? i corridori citati sono sottoposti a controlli periodici ed a sorpresa con una frequenza incredibile alcuni di loro arrivano a 40 controlli annui cioe uno ogni 15 giorni . mi spiegate come tutti i laboratori del mondo non siano capaci di trovare quest'arsenale ha questi corridori ? la cosa e surreale non credete .. inviti gli appassionati a diffidare di cio che alcuni giornalai iene scrivono
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