CASO INTEGRATORI. Alcune precisazioni di Enervit S.p.A.
| 09/04/2011 | 10:04 «E' abbastanza triste leggere ancora notizie e informazioni sbagliate sul tema dell'integrazione sportiva, facendo confusione fra doping e integrazione - ha detto Paolo Calabresi, direttore marketing di Enervit SPA -. Nella nostra Azienda, fondata sulla ricerca e lo sviluppo di prodotti per soddisfare le necessità degli sportivi amatoriali o professionistici, da sempre si investe comunicazione importanti energie e passione per una corretta divulgazione rispetto ad un attento e serio uso degli integratori. La serietà di questa azienda ci è riconosciuta quotidianemente nel rapporto diretto con gli sportivi attivi che è alla base di tutto. E devo dire che questo è uno degli aspetti più affascinanti e di soddisfazione per chi ha la fortuna di lavorare in questo settore: il contatto sul campo, infatti, fa capire l'esigenza e l'utilità di Enervit, chiarisce la nostra missione, che è prima di tutto soddisfare i bisogni di chi vuole fare sport per divertirsi e stare bene. E vincere, anche. Mi spiace che ancora oggi, per vari motivi, si tenda a fare confusione su questo tema scottante (il doping) che però non ci riguarda. Soprattutto mi spiace che si cerchi spesso di scaricare sugli integratori sportivi, generalizzando fra l'altro, una responsabilità che è di altri. Il nostro fondatore, il dottor Paolo Sorbini, amato dalla carovana e chiamato al Giro d'Italia "Dottor Giro", sosteneva che il miglior doping per uno sportivo fosse il cibo. Ed era un uomo di scienza, di ricerca, all'avanguardia su tutto. Sapeva anche che l'uso corretto degli integratori fa la differenza. E sosteneva questo principio lavorando per migliorare nutrizione e integrazione sportiva, un campo che ha fatto grandi passi. E noi proseguiamo su quella strada perché è la strada seria e corretta, perché naturalmente non ha nulla a che vedere col doping. L’integratore contiene semplicemente sostanze di cui il fisico ha bisogno e che non riesce a reintegrare con la normale dieta o a produrre da solo. Per questo è comunque importante commisurare l’assunzione dei prodotti con il tipo di attività che si svolge. Fra l'altro, Enervit sconsiglia da sempre l’impiego di integratori per chi ha meno di 14 anni, non perché possano avere controindicazioni, ma perché fino a quell’età l’impegno sportivo non deve essere eccessivo e dovrebbe bastare una dieta bilanciata per le necessità dell’organismo».
«Fra l'altro vorrei sottolineare come i nostri prodotti siano certificati e rispondano ai requisiti necessari (come prevede il Ministero della salute) tanto che Enervit è considerata sia da atleti singoli che da squadre o da Federazioni un punto di riferimento per quanto riguarda la sicurezza, per la serietà e l'attenzione anche di quanto indicato in etichetta. Per questo i dati ci dicono che sono fra i più richiesti perché garantiscono la sicurezza e la tutela degli sportivi anche da questo punto di vista».
«Poi ci sono integratori che possono rispondere meglio alle esigenze di rifornimento energetico rispetto ad altre soluzioni. Una barretta di carboidrati in un’attività sportiva prolungata nel tempo può essere più indicata di un panino poiché si assimila prima, ma in ogni caso noi come Enervit, ed anche altre aziende serie, specifichiamo chiaramente che i nostri prodotti non sono da intendersi sostitutivi di una dieta variata e corretta».
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